RWC 2011, annunciati i XV di Italia – Irlanda. Mallett commosso

Azzurri vero la Rugby World Cup A 48 ore dalla partita che vale una finale nella Rugby World Cup 2011 per il rugby italiano gli allenatori di Italia e Irlanda che si affronteranno domenica all’Otago Stadium di Dunedin (ore 9.30, diretta tv su Skysport2 HD) hanno annunciato le formazioni che si daranno battaglia. Nessuna sorpresa, considerato che già da ieri avevamo preannunciato l’intenzione di Declan Kidney di schierare O’Gara nel ruolo di mediano di apertura. Mallett recupera Masi e conferma quella che, per lui, è la squadra ideale del momento.

Con l’ariete aquilano ad estremo la coppia dei centri sarà formata da Garcia-Canale, con Mirco Bergamasco e Benvenuti a completare il triangolo allargato.

Orquera e Semenzato saranno i mediani dietra al formidabile pack guidato dal capitano Parisse con Zanni e Mauro Bergamasco flanker e la coppia di seconde linee “sudafricane” Geldenhuys – Van Zyl.

In prima linea il trio delle meraviglie Castrogiovanni – Ghiraldini – Perugini.

In conferenza stampa al Mercure Hotel, sede del ritiro italiano, un Mallett commosso ha tenuto ad onorare i suoi quattro anni alla guida di un gruppo che sente finalmente suo proprio ora, a un passo dall’addio:“Siamo entusiasti di poter giocare questa partita – spiega il tecnico degli Azzurri – a cui arriviamo dopo aver fatto quello che ci eravamo prefissati.

Abbiamo battuto Russia e USA con il bonus, era fondamentale dopo la vittoria dell’Irlanda sugli Wallabies: oggi abbiamo le stesse possibilità degli irlandesi di passare il turno e questo non può che rendermi orgoglioso”.

“So che potrebbe essere la mia ultima partita, per questo ho già voluto parlare con la squadra e ringraziarli per quanto abbiamo fatto e condiviso in questi anni.

Farlo domenica, indipendentemente dal risultato, mi avrebbe emozionato troppo e non ho voluto distrarre i giocatori.

E’ importante che restino concentrati solo sulla gara di domenica, non su quello che verrà dopo.

E’ il loro Mondiale, sono loro che sono arrivati sin qui e che adesso hanno la possibilità di fare la storia del rugby italiano”.

“Questi ragazzi sono stati straordinari in questi quattro anni, hanno capito che non ho mai fatto mancare loro il mio sostegno nei momenti difficili ed hanno fatto lo stesso.

Sono un gruppo coraggioso, che ha sempre reagito con entusiasmo alle avversità ed ha saputo conquistarsi il rispetto degli avversari di tutto il mondo e l’amore dei tifosi italiani, che sono a loro volta unici.

La capacità di reagire alle difficoltà è la cosa che mi ha sempre emozionato più di ogni altra in questa squadra”.

“Non sarà facile lasciare questa squadra – ha concluso Mallett visibilmente commosso – perché questi ragazzi sono stati la mia famiglia in Italia per questi quattro anni.

E’ molto complicato, per me: questi ragazzi sono diventati quasi dei figli”.

ITALIA

15 Andrea MASI (Aironi Rugby, 63 caps)

14 Tommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 11 caps)*

13 Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 71 caps)

12 Gonzalo GARCIA (Benetton Treviso, 24 caps)

11 Mirco BERGAMASCO (Racing-Metro Paris, 84 caps)

10 Luciano ORQUERA (Aironi Rugby, 26 caps)

9 Fabio SEMENZATO (Benetton Treviso, 7 caps)

8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 82 caps) – capitano

7 Mauro BERGAMASCO (87 caps)

6 Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 57 caps)

5 Cornelius VAN ZYL (Benetton Treviso, 5 caps)

4 Quintin GELDENHUYS (Aironi Rugby, 24 caps)

3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 81 caps)

2 Leonardo GHIRALDINI (Benetton Treviso, 40 caps)

1 Salvatore PERUGINI (Aironi Rugby, 82 caps)

a disposizione

16 Fabio ONGARO (Benetton Treviso, 79 caps)

17 Andrea LO CICERO (Racing-Metro Paris, 90 caps)

18 Marco BORTOLAMI (Aironi Rugby, 87 caps)

19 Paul DERBYSHIRE (Benetton Treviso, 15 caps)

20 Edoardo GORI (Benetton Treviso, 8 caps)*

21 Riccardo BOCCHINO (Estra I Cavalieri Prato, 11 caps)*

22 Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 32 caps)

*è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato” di Tirrenia

IRLANDA

15 Rob Kearney

14 Tommy Bowe

13 Brian O’Driscoll (cap)

12 Gordon D’Arcy

11 Keith Earls

10 Ronan O’Gara

9 Conor Murray

8 Jamie Heaslip

7 Sean O’Brien

6 Stephen Ferris

5 Paul O’Connell

4 Donncha O’Callaghan

3 Mike Ross

2 Rory Best

1 Cian Healy

 

 

a disposizione

16 Sean Cronin

17 Tom Court

18 Donnacha Ryan

19 Denis Leamy

20 Eoin Reddan

21 Jonathan Sexton

22 Andrew Trimble

 

 

 

 

 

 


2 Responses to “RWC 2011, annunciati i XV di Italia – Irlanda. Mallett commosso”

  • Bruno Says:

    Un grosso “in bocca al lupo” ai ragazzi e a Mallett, a cui vanno riconosciuti diversi meriti (e qualche pecca) nel bilancio della sua gestione tecnica. Rimane purtroppo la consapevolezza che personaggi del calibro di Berbizier e Mallett abbiano dovuto lavorare “confinati” nell’ambito della nazionale, laddove avremmo invece bisogno di una mente grigia che ripensasse l’intero movimento rugbystico italiano, visto che all’interno della federazione non ci sono persone all’altezza.
    Finché la FIR non sarà “ripulita” e non si metterà mano seriamente al rugby di base in Italia, il nostro obbiettivo massimo rimarrà quello di barcamenarci tra il 10 e il 12 posto nel ranking mondiale, senza davvero poter insidiare chi ci precede. Ma questo è, più o meno, il ruolo che avevamo raggiunto al momento dell’ingresso nel 6 nazioni. Un decennio fà le aspettative di crescita erano però ben diverse. Non sono davvero sicuro che questi anni siano stati spesi così bene dunque. Ma tant’è.

    In quanto alla formazione. Siamo lì. Questo è il gruppo. Rimango perplesso su Orquera, ma ormai non c’è più tempo per gli esperimenti o i cambi. Ma tanto per giocare un pò a fanta-rugby dico che per come stà migliorando, spostare Semenzato all’apertura potrebbe offrire qualche garanzia in più.

  • M-URC Says:

    Io dividerei questi 4 anni di Mallett in Italia in 2 periodi. I primi 2 anni e mezzo sono stati secondo me non il massimo. Avevo la sensazione che non avesse la situazione in mano. Probabilmente gli esperimenti, troppi, partivano dal presupposto che con quei giocatori difficilmente, facendoli giocare sempre alla stessa maniera, nei propri ruoli, avrebbe potuto ottenere di più. Forse non aveva tutti i torti ma non è riuscito a far fruttare le sue idee. Sembrava, neanche troppo velatamente, che perdessimo colpi rispetto agli avversari che invece andavano avanti a maggiore velocità. Poi c’è stato l’ultimo anno e mezzo in cui le situazioni, anche grazie all’ingresso delle squadre italiane in CL, sono cambiate. E’ stata quella la svolta decisiva. Certo, sperare di vincece contro l’Irlanda e qualificarsi per i quarti sarebbe un sogno ma comunque vada l’obiettivo di giocare alla pari anche con le 3 o 4 squadre che ci precedono nel ranking mondiale, a mio parere è stato raggiunto. Finalmente.

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