Tre Fontane, non c’è l’accordo

Cronaca di un fallimento annunciato. La vicenda che ha per oggetto la riapertura dell’impianto del Tre Fontane, storicamente dedicato al rugby nella zona di Roma sud, non riesce a trovare una soluzione che soddisfi l’unica cosa che dovrebbe contare : il ritorno dell’attività sportiva all’interno della struttura. Dopo il fallimento della Rugby Roma le chiavi dei campi all’Eur sono tornate in possesso del CONI che, ancora per una stagione, ne detiene la concessione da parte del Comune di Roma, proprietario.

Le istituzioni sono intervenute nella diatriba che si è sviluppata tra i vari soggetti che sono sorti dopo la scomparsa del sodalizio bianconero proponendo loro un consorzio a quattro comprendente la Rugby Roma 2000, l’associazione di ex-giocatori Cavalieri Old, l’associazione “Rugby e altro” e la Nuova Rugby Roma, l’ex-settore giovanile della defunta Rugby Roma che annovera oltre 230 tesserati e sta svolgendo attività, tra mille difficoltà, su altri campi a Corviale e sulla via Ostiense.

Bene, quest’ultimo soggetto è l’unico che ha aderito al consorzio inviando ieri, ultimo giorno utile, la propria disponibilità:”Non è responsabilità del Comune o della Coni Servizi se l’impianto è ancora chiuso – ha affermato il delegato alle politiche sportive di Roma Capitale Alessandro Cochi – ho chiesto alla Coni Servizi di convocare quanto prima i quattro club nella speranza che ricomincino il dialogo e trovino un’intesa»


Leave a Reply