Primi volti nuovi al Tre Fontane, la Rugby Roma si muove
In un mercato difficilissimo per le note vicende che stanno stravolgendo il rugby italiano (crisi economica ampiamente annunciata e non gestita dalla FIR, rinunce, prossima riforma dei campionati, Celtic League, etc.) poche società danno impressione di solidità. La Rugby Roma sembra una di queste. Evitati proclami roboanti nei momenti di massima confusione, messa a punto una strategia di saggio ridimensionamento per il prossimo disastrato Super10, il sodalizio bianconero continua a lavorare con la grande concretezza del DS Umberto Montella e può annunciare i primi, interessanti acquisti.
Tre i giocatori che compaiono nel comunicato ufficiale della Roma.
Si tratta di Lance Persico, Celestino “Tino” Paoletti e Tommaso D’Apice.
Lance Persico, 185 centimetri per 96 kg. di peso, terza linea proveniente dal Viadana, è nato a Lower Hutt (NZ) il 22 dicembre 1982.
Per lui si tratta di un ritorno in bianconero dopo l’esperienza romana vissuta nella stagione 2005/06.
Celestino “Tino” Paoletti, 183 centimetri per 124 kg. di peso, pilone proveniente dal Petrarca Padova, è nato a Firenze il 28 novembre 1977.
L’esperto atleta toscano vanta 17 caps in azzurro e nella sua lunga carriera ha anche militato nel campionato francese con La Rochelle ed in quello inglese con i club del Plymouth Albion e Newcastle.
Tommaso D’Apice, tallonatore di 183 centimetri x 104 kg. di peso, proveniente dal Calvisano, è nato a Benevento il 30 giugno 1988 e rappresenta il prospetto più interessante tra i tre, anche in chiave Praetoriani.
Elemento nel giro azzurro, risponde a parametri di gioventù, territorialità e interesse nazionale, proprio quelli che dovranno possedere gli atleti che verranno chiamati a formare la franchigia qualora sabato prossimo 18 luglio il Consiglio Federale dovesse scegliere i Praetoriani Roma Rugby per rappresentare l’Italia in Celtic League.
“In questa campagna trasferimenti non semplice stiamo cercando di coniugare tra i componenti della squadra un giusto mix di esperienza e promesse del rugby italiano -commenta Corrado Capradossi, direttore generale bianconero- gli innesti di Persico, Paoletti e D’Apice sono stati fortemente voluti proprio perché potranno accrescere il valore tecnico e l’esperienza di tutto il gruppo che si sta formando“.