Una schiarita per il Tre Fontane

Alessandro Cochi  Finalmente una schiarita nella vicenda dell’assegnazione del Tre Fontane dopo la scomparsa della Rugby Roma. Grazie alla mediazione del presidente del Municipio XII Calzetta su invito del Delegato alle Politiche Sportive di Roma Capitale Alessandro Cochi si sono incontrate a più riprese alcune realtà del rugby di Roma sud che, a vario titolo, avanzavano diritti sull’impianto. Alla fine l’indicazione del presidente Calzetta è ricaduta sulla Nuova Rugby Roma, la società cui aderisce la gran parte del settore giovanile bianconero, a patto che offra disponibilità ad accordarsi con le altre realtà che lo richiedano.

Così un primo accordo si è manifestato tra la Nuova Rugby Roma e i rappresentanti della Rugby Roma 1930 che non erano riusciti a salvare il vecchio sodalizio “ereditato” dall’ex presidente Abbondanza.

Se si proseguirà su questa via gli oltre 300 ragazzi del settore giovanile potranno riprendere presto l’attività insieme con una squadra Seniores che ripartirà dalla serie C.


7 Responses to “Una schiarita per il Tre Fontane”

  • birillo Says:

    Caro Alessandro Fusco Lei e’ un buon giornalista ma…non crede che dovrebbe smentire..qualcosa

  • Alessandro Says:

    Caro Sig. Birillo, grazie per l’intervento!
    Rispondendo alla sua cortese richiesta le rispondo che no, non credo di dover smentire qualcosa, naturalmente fino a prova contraria.
    In merito al pezzo in questione credo sia, a quanto mi risulta, una fotografia del momento che, per comodità, le riassumo qui :
    A) l’Amministrazione ha invitato tutte le realtà che si agitano attorno al Tre fontane dopo la scomparsa della Rugby Roma a trovare un accordo;
    B) il Presidente del Municipio XII Calzetta si è offerto di mediare un ulteriore incontro, al termine del quale ha chiesto alla Nuova Rugby Roma di rimanere aperta ad accordarsi con tutte le altre realtà che ne avessero fatto richiesta, cosa che – sempre a quanto mi risulta, starebbe avvenendo – e che consentirebbe di alimentare uno spirito di collaborazione tra le realtà in questione;
    C) nel pezzo, tanto per sgomberare il campo dagli equivoci, non c’è scritto che il Tre Fontane sia già stato assegnato, se la lingua italiana ha ancora un senso.

    Ecco, Sig. Birillo, questo è quanto mi consta ma, come sempre, sono pronto a pubblicare nuove notizie o smentite ufficiali da parte dei protagonisti qualora si presentino.
    A lei, a questo punto, mi sento di chiedere una cortesia : sono certo che non avrà problemi a firmarsi con un nome attendibile (possibilmente lo stesso con cui è registrato all’anagrafe), così come faccio io con tutti i miei articoli.
    Grazie ancora per l’intervento e a presto!

  • Francesco Says:

    Una squadra seniores che riparta dalla C ? Neanche uno straccio di posto in B riescono a prendere ? Non è il massimo

  • Alessandro Says:

    Caro Francesco, bentornato!
    A quanto ne so la Nuova Rugby Roma è intenzionata a varare una Seniores che, per regolamento, deve partire per forza dalla C. Poi se qualcuno dovesse rinunciare alla B non so se si potrebbero aprire delle possibilità, ma mi pare tutto molto prematuro.

  • Francesco Says:

    Alessandro, grazie del saluto
    Ieri ho avuto il tempo di sentirmi la puntata radio del 28 luglio con Missori e Caccamo e mi sono cadute le braccia
    Ora, a parte i giornalisti presenti, che non possono o non vogliono o non sanno fare domande vere, sono emersi fatti veramente inquietanti da far rivoltare qualcuno nella tomba
    Ne elenco tre
    1)Barilari : Missori lo ha accusato, carte in mano, di voler trasformare la Nuova RR in una società affiliata, al massimo con una partnership privilegiata, della principale, e non nella sua divisione giovanile. Ed ha ragione da vendere, perchè la prelazione sui giocatori usciti dalla Giovanile non esiste se sei parte di un gruppo.
    Domando a te : su che basi sarebbe stato preso il nuovo accordo ?
    2) Missori e soci : la circostanza inquietante che emerge è che, dopo che Bernabò spiega (perchè il Segretario FIR non lo sa !) che vanno garantiti con fideiussione anche i debiti in scadenza, ossia quelli dei lodi in fieri, anzichè costituire una fideiussione da 300.000 Euro (75.000 a testa) per iscrivere con calma la squadra, decidono di provare a negoziare il debito con i giocatori
    Questo vuol dire che
    a) non erano disposti a rischiare di tasca loro (manco a metterci senza ritorno) 75.000,00 Euro a testa, il che mi sembra far quadra con le dichiarazioni di Bernabei uscendo dalla società, che accusa di questo gli altri
    b) non sapevano che i giocatori erano furiosi se non esacerbati ; ora, che non lo sappia Missori passi, ma che non lo sappia Montella, ex GM sino a tre stagioni fa, è ridicolo o dilettantesco ; vuol dire non leggersi nemmeno i post sui siti di rugby !
    Pensare di farsi belli senza metterci un euro o quasi mi sembra troppo
    3) Caccamo : è quello che ci fa la figura peggiore, perchè quello che ne emerge è o si fa come dico io, ossia comando io perchè DICO che ci metto i soldi (dico …) o non se ne fa nulla. Missori afferma che venerdì 23 ha chiesto a Caccamo se poteva stoppare i lodi curati dal suo avvocato e dei giocatori (ossia Fabrizio Schiavone) per evitare l’allargamento della fideiussione e Caccamo non risponde nemmeno.
    Coerente, perchè nel momento in cui Abbondanza non gli regala la squadra e la FIR non la dà a lui per meriti sportivi che non ha affatto (come gli farà presente Missori in fine dibattito, 12 anni di attività giovanile e nessun risultato vero, andasse da quelli che hanno cominciato o ricominciato dopo di lui per prendere appunti, va bene anche la RR U16) punta solo ad una cosa, la distruzione della società, non fa nulla per salvarla.
    Obiettivo : mettere le mani sul 3 Fontane
    Scelta legittima, ma per favore non nominasse il nome di Speziali invano, si tenesse il suo modesto giocattolino e cercasse di capire che per comandare o hai i soldi veri o collabori, non puoi fare una squadra in Eccellenza con forse 500.000,00 Euro e agire come fossi il re sole.
    Alessandro, ci vediamo all’Acqua Acetosa

  • e.baronti Says:

    caro alessandro se vuoi publicare tra le risposte al tua articolo “una schiarita per le tre fontane” , (‘lappello che ho gia’ fatto sul sito di maurizio) mi fai una cortesia. speravo di suscitare un onda di buon senso nella maggior parte degli attori interessati nella questione riguardante il futuro della Rugby Roma e delle Tre Fontane. Evidentemente non e’ stato cosi’…….prevale sempre l’egoismo e ambizioni personali……. Firmo volentieri il di sotto in quanto trovo che in questi momenti se uno e’ onesto ed in buona fede deve metterci la faccia.
    Saluti Emanuele


    Ciao a tutti quelli che hanno versato sangue per la RR,

    Ciao a tutti coloro che non hanno versato sangue ma che vogliono bene ugualmente alla RR.

    Ciao a tutti quelli che dicono di voler salvare la nostra societa’,

    Ciao a quegli ex giocatori e dirigenti che dicono di avere un progetto di rinascita per la RR.

    Ciao a tutti, quelli che negli ultimi mesi si sono riempiti la bocca dicendo di amare la RR e la sua storia.

    Ciao a tutti veramente.

    Sono amareggiato da quello che leggo sull’ andamento delle trattative per l’assegnazione della gestione delle 3 fontane , mi sembra veramente una vera guerra tra poveri per spartirsi un orticello gia’ piccolo e spoglio all’apparenza , solo per ambizioni personali o per interessi diversi dal rugby (fatico a crederci…..) , a meno cosi’ sembra a chi vede da fuori .

    Mi sembra veramente misero continuare a dividere anziche’ ampliare la nostra base, spezzettandone la nostra storia.
    .

    Sono rattristito da come persone , tante delle quali sono state miei compagni di battaglia in campo e fuori , non riescano per una volta a mettere da parte l’ ambizione personale cercando di trovare un compromesso che sia favorevole a tutti con l’ unico scopo di far rinascere
    un’ unica Rugby Roma sia per il bene del rugby che della tanto amata Rugby Roma.

    Ragazzi.. E’ imperativo che le 3 fontane rimangano alla rugby roma come societa’ unica . Vi rendete conto che se per accontentare tutti questi ”amanti” della RR venisse deciso di spezzettare la disponibilita’ dei campi tra varie societa’ , cosa succederebbe alla Rugby Roma ?
    La risposta e’ la morte . Diventeremo come l’acqua acetosa che e’ un bordello come tutti ben sanno.

    Si dice da anni che abbiamo bisogno di un luogo di aggregazione, di un club stile inglese…… mi sembra che stiamo andando nella direzione opposta.

    Se le cose continuano cosi’ quel progetto non nascera’ mai……………..

    Chi vi scrive e’ un ex giocatore della RR che ha avuto l’onore di giocare in prima squadra ed anche di capitanarla nei tempi romantici .Il rugby e la Rugby Roma mi hanno dato moltissimo e gliene saro’ sempre grato e riconoscente . Mi ha dato amicizie vere , quelle che durano una vita, dei valori che mi hanno aiutato nella vita familiare e professionale , la forza e la voglia di lottare per le cose in cui credo anche quando la lotta sembra impari, mi ha insegnato a camminare a testa alta e ad essere fiero di aver giocato e vissuto in questo ambiente.

    Sono orgoglioso di far sapere a tutti che ho giocato a rugby e voglio che i miei figli , i nostri figli, crescano con gli stessi valori indipendentemente dal livello agonistico che riescano a raggiungere.
    Nonostante tutto , il vero nocciolo del rugby e’ ancora questo………..

    Dunque vi prego di mettervi d’accordo, di far vedere a tutte le istituzioni che siamo uniti… Cercate di creare una societa’ unica dove possa entrare a far parte il piu’ grande numero possibile di persone , il cui presidente sia super partes e goda della stima di tutti e il cui unico interesse sia il bene della Rugby Roma.
    Fate un consiglio composto in prevalenza di vecchi giocatori ( e’ fondamentale che i ragazzi giovani abbiamo degli esempi da seguire) , fate entrare i genitori (solo quelli che hanno capito il nostro messaggio e che apprezzino veramente la nostra etica , gli altri mandiamoli ai centri calcio…….)

    Se speriamo sempre in un cavaliere bianco si tirera’ solo a campare. La Rugby Roma deve continuare independentemente da chi la presieda. La continuita’ di un progetto deve essere garantita.
    Vi prego ….. cerchiamo di remare tutti nella stessa direzione…… a parole sembrerebbe cosi
    ma di fatto le trattative non vanno avanti.
    Io sono sicuro, anzi sicurissimo, che se questo progetto venisse attuato , sarebbe facile ottenere fondi dalle istituzioni e altresi credo che tanti ex giocatori e genitori metterebbero a disposizione della societa’ sia la propria esperienza e sarebbero altresi disposti a mettere la mano in tasca e dare un contributo economico concreto.

    Vi rendete conto che il rugby e’ l’unico sport in Italia dove l’interesse continua a crescere nonostante che non ci siano brillanti risultati delle nostre nazionali ! cosa vi dice questo?
    la risposta e’ : A tutti piace il messaggio che il rugby trasmette .
    Non perdiamo anche questo treno.

    Emanuele Baronti

  • Alessandro Says:

    @ tutti gli amici che seguono questo argomento :
    Intorno all’argomento oggetto di questo post e dei commenti susseguenti si sono scatenate alcune polemiche frutto di diverse visioni del problema ma anche di divergenze personali.
    Chi segue questo blog sa che non vogliamo in alcun modo entrare nel merito di queste polemiche auspicando un accordo – il più largo possibile – tra le varie realtà che ruotano intorno al Tre Fontane affinchè riparta al più presto qualcosa che sia in grado di raccogliere l’eredità della Rugby Roma ormai, lo scriviamo con la morte nel cuore, definitivamente scomparsa.
    Abbiamo già ospitato l’appello/sfogo di Emanuele Baronti, ex giocatore della RR, oggi riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato diffuso da Fabrizio Pollak che potete leggere di seguito. Grazie a tutti.

    C’e’ una grande confusione, un’ombra che rende opaco ciò che dovrebbe essere puro e cristallino.
    Il rugby uno sport di valori da noi tutti condivisi e perciò ”sacri”, viene oggi rappresentato malamente da mediocri accaparratori, da confusi gestori del nulla.
    Ho assistito con qualche perplessità alle patetiche, peraltro millantate, rappresentazioni di questi giorni.
    Un lungo peregrinare senza alcun orgoglio, senza la memoria di ciò che la RUGBY ROMA ha rappresentato e DEVE rappresentare per i molti vecchi e giovani di tutta Italia.
    Il tutto, apparentemente solo per la utilitaristica gestione delle Tre Fontane.
    Sono stato a lungo alla finestra, mentre i mugugni dei vecchi giocatori, non più ingannabili da questi non nuovi gestori, si facevano più forti e allora con Marco Lupo , abbiamo deciso, attraverso la “Rugby ed altro”, di dar voce alla memoria, all’orgoglio dell’ appartenenza e soprattutto al riscatto del nome. Ho avuto la fortuna di crescere con gran parte degli old della Rugby Roma: uomini veri e leali con cui sono certo e fiero di condividere questo progetto…
    E’ evidente che l’aspetto economico rappresenta una delle variabili per il raggiungimento di qualunque scopo, ma, la mercificazione deve essere contemperata dalle reali finalità educative ed aggregative di questo sport, altrimenti perché chiamarlo con questo nome?
    Per tale motivo, perché disperdere la potenzialità degli odierni e futuri pretendenti???!!!! Per non rimanere nel vago mi riferisco al gruppo Caccamo, al gruppo Barillari , Missori ed a chiunque altro abbia a cuore veramente la Rugby Roma ed il suo futuro chiamasi Nuova Rugby Roma, Rugby Roma 1930 , Rugby ed altro… Sappiamo gia’ tutti che le istituzioni hanno auspicato una soluzione del genere (intendo una realta’ Unica e non lo spezzatino).
    All’ultima riunione tenutasi in municipio ci e’ stato chiesto di fare un passo indietro creare una ATI, per cercare di lavorare insieme questi nove mesi che ci separano dal bando, ma…qualcuno questo passo indietro non l’ha voluto fare… Allora quando si dice: “ a Pollak e’ stato offerto di entrare nella associazione”, oppure a tizio o caio… si racconti la verità , di come e’ andata la riunione veramente, e poi esprimere pareri. Io ho la coscienza a posto e continuerò a percorrere la mia strada… basta polemiche.
    La continua diffamazione e l’elogio del falso rappresentano solo gli autori dello stesso.
    Saluti Fabrizio Pollak

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