RBS Sei Nazioni 2010, solo un migliaio i biglietti disponibili per Italia-Scozia. Flannery e Wyn-Jones, addio Torneo

Alun Wyn-Jones C’è la prima pausa dell’RBS Sei Nazioni 2010 di mezzo, ma nessuno vuole rimanere fuori dal Flaminio il prossimo 27 febbraio, giorno di Italia – Scozia. Sono circa un migliaio i tagliandi ancora disponibili, con le curve esaurite, ed è presumibile che finiranno nel giro di un paio di giorni.

Intanto, le nostre avversarie continuano a perdere pezzi.

Jerry Flannery, tallonatore dell’Irlanda, dice addio al Torneo in virtù delle sei settimane di squalifica rimediate per il calcione rifilato al francese Palisson.

 Giusta la severità con cui è necessario intervenire per reprimere sul nascere questi atteggiamenti degni di esempi sportivi che in Italia vediamo tutte le domeniche…

Anche il Galles paga il suo tributo in termini di infortuni lasciando ai box il fondamentale Alun Wyn-Jones, seconda linea e leader di un pack che mostra più di qualche crepa.

Inoltre, Gatland deve fare a meno anche di Powell, sorpreso ubriaco a guidare una golf-car su una statale (!), e ai due tallonatori Rees e Jenkins.

Non si devono dimenticare, infine, le assenze che affliggono i nostri prossimi avversari della Scozia.

Il piede di Paterson, fuori per un colpo al rene, è vitale per il gioco di Robinson, mentre Thom Evans e Rory Lamont lasciano sguarnito il reparto dei tre-quarti.

La maggiore velocità del gioco e l’incremento della fisicità dei giocatori cominciano a mietere vittime.


3 Responses to “RBS Sei Nazioni 2010, solo un migliaio i biglietti disponibili per Italia-Scozia. Flannery e Wyn-Jones, addio Torneo”

  • Dario Says:

    E a noi manca Parisse, tra l’altro sostituito da uno Zanni sorprendente (e questa è veramente una bella notizia).

    Mi sembra giusta la squalifica di Flannery, mentre mi dispiace per le assenze di Scozia e Galles.
    Anche se “teoricamente” queste assenze potrebbero limare (poco poco) il gap tra noi e le altre squadre, non è mai una bella cosa affrontare avversari con formazioni di emergenza o senza i migliori interpreti.
    E’ anche vero che l’Italrugby ha bisogno di qualche vittoria al 6nazioni, rimanere 2 anni senza battere nessuno potrebbe creare qualche problema…
    Forza Azzurri!

  • Michele Says:

    Un movimento ben organizzato può sopperire ad assenze anche importanti. Purtroppo se all’Italia manca Parisse, non abbiamo sostituti degni. Irlanda e Galles hanno giovanili decisamente superiori alle nostre. La Scozia arranca, ma sempre a livelli superiori a quelli italiani. L’assenza di Paterson si può far sentire.
    Condivido l’importanza di qualche vittoria. Creano morale e fiducia nei propri mezzi.

  • Francesco Says:

    Mi sembra che stia emergendo un ulteriore livello di usura fisica nelle partite. Alla fine probabilmente prevarrà chi, Francia ed Inghilterra in primis, hanno un parco giocatori più ampio a cui attingere.
    Per ora a noi è andata di lusso

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