Magners Celtic League, è scontro

Shane Williams, protagonista della Celtic League Lo scontro è aperto. Da Roma l’on. Marcello De Angelis (PdL), che ha “benedetto” la candidatura  Lazio-Rugby Roma-Capitolina insieme con il collega Claudio Barbaro, ha chiarito che “lasciare fuori la Capitale dalla Magners Celtic League sarebbe un atto contro ogni logica e che richiederebbe una piena  assunzione di responsabilità”. Dalle pagine de La Padania l’on. Fava (Lega Nord), viadanese, ha risposto che il rugby “è molto più padano che romano”, a sostegno delle due candidature di Treviso e, appunto, Viadana-Parma.

Ma vediamo di fare ordine.

 Dopo una lunga attesa la Magners Celtic League (a parte spieghiamo cos’è) ha chiesto alla FIR di Dondi di preparare due nuove squadre da far entrare nel campionato professionistico.

L’occasione per il movimento italiano è ghiotta.

Il massimo campionato (Super10) ha fallito tutti i suoi obiettivi ed oggi ha costi abnormi per ciò che produce sia in termini di crescita dei giocatori che di resa commerciale.

C’è, finalmente, la possibilità di riformare il giocattolo, riportare il campionato ad un piano più coerente con il movimento e di creare un livello intermedio professionistico in cui far confluire le forze migliori del rugby italiano.

Dondi ha ufficialmente presentato le candidature di Treviso, Viadana-Parma, Calvisano e Roma al presidente della Magners Hussey il quale, in una dichiarazione all’Irish Times, ha fatto capire che Treviso e Roma sarebbero le preferite dai Celti, quelli veri, ingolositi soprattutto dai movimenti turistici.

Del resto, a parità di copertura finanziaria, un criterio di equa  distribuzione territoriale vedrebbe una squadra a Roma, dove sono a disposizione il Flaminio e il progetto del nuovo Tre Fontane, e l’altra al di sopra della Linea Gotica.

Il resto è propaganda politica.


5 Responses to “Magners Celtic League, è scontro”

  • Can’t get there from here | breakfast at murrayfield Says:

    [...] and if all of the above doesn’t seem enough, please welcome *drumroll* the ever present Italian politicians who must have their say in pretty much everything bar stuff actuall…: this time they’re arguing on where the selection Italy’s supposed to send to Magners [...]

  • M-URC Says:

    Da questo articolo sembrerebbe che sono i responsabili della Celtic League che dovranno decidere quali saranno le squadre scelte per partecipare al loro campionato. Ho capito bene? perche a me sembrava che fosse la FIR a dover fare una scelta.
    Inoltre sono 3 giorni che gira la voce che l’entrata delle squadre italiane non sarà per il 2009 ma a partire dal 2010. E’ veritiera come notizia?

  • Alessandro Says:

    L’iter formale sarà questo : la Celtic ha ricevuto dalla FIR le candidature italiane con la preghiera di accelerare il processo. Hussey le sottoporrà al Board che dovrà dare parere positivo alla FIR. A questo punto Dondi convocherà il Consiglio Federale che dovrà decidere le due sedi. Ovvio pensare che la Celtic inderettamente esprimerà un gradimento (come emerge nel pezzo uscito sull’Irish Times nei confronti di Treviso e Roma)ma la parola spetta al Consiglio FIR e, dunque, a Dondi. Grazie per l’intervento e a presto!

  • M-URC Says:

    Grazie Alessandro per la dettagliata spiegazione. Adesso è tutto più chiaro.

  • Alessandro Cossu Says:

    Poveri noi… non solo diamo spettacolo con queste beghe da cortile, ma dobbiamo anche assistere all’ignoranza di questo Fava, che non conosce proprio la storia del rugby italiano e sembra credere che il rugby romano sia un’invenzione di qualche perfido politico romano. Da che pulpito, poi, viene la predica… Viadana!

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