Il Super14 si prepara alla rivoluzione.L’Australian Rugby Union apre ai giocatori stranieri, presto nuove franchigie in USA e Giappone?

Wycliff Palu contro gli All BlacksDopo diversi rumors e anticipazioni più o meno confermate l’ARU (Australian Rugby Union) ha ufficializzato la possibilità per le franchigie australiane di ingaggiare due giocatori stranieri. La Union ha fatto seguito alle sempre più pressanti richieste di annullare il blocco che impediva di contrattualizzare giocatori ineleggibili per l’Australia.


Le squadre potranno anche ingaggiare un giocatore “di sviluppo”, developing player, che non abbia cioè ancora esordito in alcuna rappresentativa straniera a qualsiasi livello senior.

Tali elementi, dunque, potrebbero poi essere convocati dall’Australia dopo tre anni di residenza, costituendo così un patrimonio cui attingere per la maglia oro.

Conoscendo la cornica penuria di piloni che affligge l’Australia, pensate che aste per giocatori come Castrogiovanni, Perugini o Cittadini

Resta inteso che ciascuna franchigia sarà libera di scegliere di ingaggiare due giocatori di sviluppo qualora non avrà ingaggiato alcun giocatore straniero “internazionale”.

Infine, ogni giocatori straniero ingaggiato potrà avere un contratto di massimo due anni, contratto che dovrà, in ogni caso, essere approvato dall’ARU, ciò a protezione dei programmi di sviluppo della Union rispetto ai talenti locali.

Misure intelligenti ed aperte in linea con un professionismo che debba però tener conto del rispetto delle regole volte a proteggere le radici di ciascun paese e la crescita dei giovani di casa, senza rinunciare allo sviluppo commerciale.

Anche per l’Italia si avvicina il momento delle scelte forti rispetto alla riforma del rugby di vertice, sarebbe intelligente cominciare a studiare i modelli offerti dai paesi più evoluti dal punto di vista rugbistico.

Questa decisione si inquadra, poi, in un più ampio quadro di sviluppo commerciale del Super14 che ha visto le Unions targate SANZAR avviare una serie di contatti esplorativi per capire le possibilità esistenti in Canada, USA, Giappone e Argentina in vista di un allargamento del campionato e, conseguentemente, del mercato interessato.


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