Robbie Deans mette Henry nei guai

Wycliff Palu contro gli All Blacks Pochi vorrebbero trascorrere la prossima settimana nei panni del ct degli All Blacks Graham Henry. Dopo la netta sconfitta, 34-19, patita oggi dalla Nuova Zelanda per mano dell’Australia a Sidney nel quarto turno del Tri-Nations, si può scommettere sul processo mediatico cui verrà sottoposto in patria. Aggravante nel giudizio sarà il fatto che a guidare i canguri è, per la prima volta nella storia, un neozelandese. Proprio quel Robbie Deans che avrebbe potuto sostituirlo dopo il fallimento all’ultima World Cup 2007.


Il match, ancora uno spettacolo reso entusiasmante dall’interpretazione delle nuove regole, è rimasto in equilibrio per tre quarti e, va detto, è passato nettamente nelle mani dei wallabies solo dopo un marchiano errore dell’arbitro sudafricano Joubert che non ha concesso una meta tecnica solare alla Nuova Zelanda per il placcaggio subito senza palla da Sivivatu.

Errori arbitrali a parte, l’Australia ha vinto soprattutto per essere stata cinica fino in fondo e aver saputo mantenere una costante superiorità territoriale che ha costretto gli All Blacks a ripartire sempre da troppo lontano.

Due mete per parte nel primo tempo, Cross al 10’ e Hynes al 31’ per i canguri e Muliaina al 24’ e Hore al 39’ per gli ospiti, raccontano dell’equilibrio nel gioco.

La differenza nel punteggio al riposo, 17-12, la fa la precisione nei calci di Giteau (5/5 al termine dalla piazzola).

La ripresa si apre con la meta di Ellis (45’) propiziata da un fantastico break di Dan Carter sostenuto da Nonu.

Tutti Neri in vantaggio per la prima volta con la trasformazione di Carter, 17-19.

Per gli uomini di Henry è il momento migliore ma gli australiani li schiacciano nei loro 22 metri e producono le mete di Elsom, splendido al 55’, e di Horwill al 74’, oltre al drop di Giteau al 67’.

Menzione di merito per la coppia di playmaker Giteau-Barnes.

Un vecchio adagio del rugby dice che nel gioco c’è chi sposta il piano e chi lo suona, loro ieri hanno fatto – benissimo – entrambe le cose.

AUSTRALIA-NUOVA ZELANDA 34-19
Australia:
Mete: Cross, Hynes, Elsom, Horwill
Tr.: Giteau 4
CP: Giteau
Drop: Giteau

Nuova Zelanda:
Mete: Muliaina, Hore, Ellis
Tr.: Carter 2

Yellow card: Thorn (NZ) – high tackle, 5

Australia: 15 Adam Ashley-Cooper, 14 Peter Hynes, 13 Ryan Cross, 12 Berrick Barnes, 11 Lote Tuqiri, 10 Matt Giteau, 9 Luke Burgess, 8 Wycliff Palu, 7 George Smith (c), 6 Rocky Elsom, 5 Nathan Sharpe, 4 James Horwill, 3 Al Baxter, 2 Stephen Moore, 1 Benn Robinson.
A disp.: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 Matt Dunning, 18 Daniel Vickerman, 19 Phil Waugh, 20 Sam Cordingley, 21 Timana Tahu, 22 Drew Mitchell.

Nuova Zelanda: 15 Mils Muliaina, 14 Anthony Tuitavake, 13 Richard Kahui, 12 Ma’a Nonu, 11 Sitiveni Sivivatu, 10 Dan Carter, 9 Andy Ellis, 8 Jerome Kaino, 7 Daniel Braid, 6 Rodney So’oialo (c), 5 Ali Willliams, 4 Brad Thorn, 3 Greg Somerville, 2 Andrew Hore, 1 Tony Woodcock.
A disp.: 16 Keven Mealamu, 17 John Afoa, 18 Anthony Boric, 19 Sione Lauaki, 20 Jimmy Cowan, 21 Stephen Donald, 22 Conrad Smith.

Referee: Craig Joubert


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