Berbizier:”Dobbiamo ancora pagare per essere la piccola Italia”

Il protagonista del dopo-partita è lui. Alessandro Troncon si ferma un attimo di più sull’erba di Twickenham(mentre gioca l’Italia femminile contro l’Inghilterra, 23-0 per le inglesi il risultato finale):”Lo vedo da qui per l’ultima volta…” prima di andare a rispondere alle domande dei giornalisti. Tronky è consapevole che è vicino alla fine di una carriera straordinaria e non vuole perdersi nulla, questi ricordi lo aiuteranno a smettere tra un anno quando scadrà il contratto con il Clermont.


La soddisfazione si legge nei suoi occhi, ma lui pensa al gruppo:”La squadra veniva da un momento difficile e oggi ha dimostrato un grande carattere giocando una bella partita.

Io leader? Oggi ognuno è stato leader di sé stesso, io ho solo dato il mio contributo nel rispetto del piano di gioco.”

Un bacio a Dallan infortunato, un incoraggiamento al primo errore del giovane Pratichetti appena entrato.

Il peso di Troncon non è solo tecnico:”Ho cercato di far sentire la mia presenza in campo in vari modi, fa parte del mio essere giocatore al servizio della squadra.”

Pierre Berbizier punta il dito contro la direzione di gara:”Forse essere la “piccola” Italia ci obbliga a pagare qualche prezzo di troppo.

Oggi l’arbitro è stato molto fiscale contro di noi, ed è risultato determinante in occasione del giallo a Bortolami, decisione esagerata.

Speriamo – ha continuato Berbizier – di essere più fortunati in seguito.”

Anche per Bortolami:”L’arbitro ci ha penalizzati. La squadra ha reagito bene ed ha dimostrato di poter confrontarsi ai massimi livelli, ora dobbiamo continuare.”

Il Torneo delle Sei Nazioni osserverà una settimana di pausa per riprendere il 24 febbraio, l’Italia cercherà la prima vittoria a Murrayfield, ad attenderla la Scozia di Frank Hadden.


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