RWC 2011, gli Azzurri schiantano la Russia

Toniolatti vola in meta Missione compiuta. Agli Azzurri servivano quattro mete per assicurarsi il punto di bonus, ne hanno marcate nove. Non venga sminuito il 53-17 con cui l’Italia si sbarazza della Russia, certamente inferiore per lignaggio e caratura tecnica. Tutti i match della Rugby World Cup 2011 hanno finora mostrato grandi prestazioni delle cosiddette piccole capaci di mettere in crisi le squadre più blasonate.

Vanno onorate, dunque, l’attenzione e l’intensità con cui gli Azzurri sono scesi in campo e si sono assicurati il vantaggio.

Il calo nella seconda frazione è fisiologico, considerato che già dopo 24′ i ragazzi di Mallett raggiungono l’obiettivo con la quarta meta segnata da Toniolatti.

Prima di lui apre le danze il capitano Parisse al 6′ imitato dallo stesso Toniolatti al 14′, bravo a finalizzare una delle migliori azioni del match e confermatosi la migliore ala italiana del momento anche nella fase difensiva.

Passa solo un minuto e Benvenuti firma il tabellino grazie a una intuizione di Pratichetti lesto ad approfittare di un’indecisione difensiva russa.

Al 22′ arriva la quarta meta, seconda per Toniolatti presente nel sostegno e a sfruttare il pregevole assist di Parisse autore di una percussione verticale che spacca in due la linea difensiva russa.

Al 28′ arriva anche il giusto premio per il pacchetto di mischia italiano capace di dominare quello degli avversari per tutto il match.

Introduzione di Gori ai 5 metri russi, per due volte la prima linea degli Orsi crolla sulla insopportabile pressione di Perugini e Cittadini.

Alla terza l’arbitro Barnes ne ha abbastanza e fischia la mete tecnica al centro dei pali, la trasformazione di Bocchino fissa il 31-0.

A questo punto gli Azzurri mollano quello che basta ai russi per segnare la prima meta della loro difficile giornata con Yanyushkin.

Soprattutto, emerge il vecchio difetto mostrato già nel test pre-mondiale con il Giappone.

La linea difensiva non sale a fare pressione sui portatori di ovale avversari che trovano così lo spazio per le proprie giocate.

Al 35′ una bellissima combinazione Parisse – Mc Lean – Gori spedisce il ventunenne n.9 sotto ai pali e il primo tempo si chiude sul 38-7.

In apertura di seconda frazione di gioco Benvenuti firma la propria personale doppietta e la settima segnatura italiana, mentre Ostroushko al 49′ va in meta sfruttando un mancato intercetto di Pratichetti.

Mc Lean al 64′ passeggia tra i birilli russi e Zanni chiude il festival al 77′, avanti così.

ITALIA – RUSSIA 53-17
Martedì 20 settembre, ore 9.30 – Trafalgar Park, Nelson
Italia:
15 Andrea Masi (60′ Alberto Sgarbi), 14 Giulio Toniolatti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Matteo Pratichetti, 11 Luke McLean, 10 Riccardo Bocchino (73′ Gonzalo Canale), 9 Edoardo Gori (56′ Pablo Canavosio), 8 Sergio Parisse (57′ Alessandro Zanni), 7 Mauro Bergamasco (35′ Tommaso D’Apice), 6 Paul Derbyshire, 5 Marco Bortolami (47′ Cornelius van Zyl), 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Fabio Ongaro (46′ Mauro Bergamasco), 1 Salvatore Perugini (47′ Martin Castrogiovanni).
Russia: 15 Igor Klyuchnikov (32′ Yury Kushnarev), 14 Vasily Artemyev, 13 Andrey Kuzin, 12 Alexey Makovetskiy, 11 Vladimir Ostroushko, 10 Konstantin Rachkov, 9 Alexander Shakirov (27′  Alexander Yanyushkin), 8 Victor Gresev , 7 Andrey Garbuzov (69′ Mikhail Sidorov), 6 Vyacheslav Grachev (59′ Artem Fatakhov), 5 Adam Byrnes (65′ Denis Antonov), 4 Alexander Voytov, 3 Ivan Prishchepenko (76′ Vladimir Botvinnikov), 2 Vladislav Korshunov (60′ Valery Tsnobiladze), 1 Vladimir Botvinnikov (54′ Alexander Khrokin)
Arbitri: Wayne Barnes; Steve Walsh, Chris Pollock; Shaun Veldsman
Marcatori: 5′ m. Parisse tr. Bocchino, 14′ m. Toniolatti, 15′ m. Benvenuti, 22′ m. Toniolatti tr. Bocchino, 28′ m.t. Italia tr. Bocchino, 33′ m. Yanyushkin tr. Rachkov, 35′ m. Gori tr. Bocchino, 43′ m. Benvenuti, 49′ m. Ostroushko, 64′ m. McLean, 70′ m. Makovetskiy, 77′ m. Zanni
Cartellini gialli: 32′ Ongaro

 


One Response to “RWC 2011, gli Azzurri schiantano la Russia”

  • Bruno Says:

    Non riesco ad entusiasmarmi più di tanto. Prendere tre mete dalla russia deve far riflettere, e non condivido discorsi del tipo “…tanto la partita era chiusa”.
    Quella della linea difensiva che non sale poi, è una vecchia tara che ci portiamo dietro da sempre. Purtroppo sono meccanismi che vanno acquisiti e che non possono essere attivati solo quando serve. O la squadra è predisposta a farlo automaticamente oppure no. In questo c’è ancora da lavorare ma suppongo che in alcuni atteggiamenti il lavoro vada svolto fin dalle giovanili, dopodiché è sempre difficile metterci una pezza. Quando spesso mi riferisco al fatto che l’alto livello lo si costruisce dalla base investendo nelle giovanili e nei tecnici piuttosto che spendere a spandere in oriundi e vecchi tromboni, mi riferisco anche a questo. Stiamo raffinando (celtic league inclusa) un parco giocatori che è già formato con i propri pregi e difetti, e questo significa che non abbiamo più tanto margine di miglioramento. Mallett ha fatto molto (pur con errori e contraddizioni) ma questo è quello che passa il convento. Se servirà ad arrivare nei quarti lo vedremo. Probabilmente no, ma mi auguro di sbagliare. Dopo il mondiale dovremo però affrontare un ricambio generazionale piuttosto laborioso e forse arriveranno al pettine alcuni nodi volutamente trascurati in questi anni.

    Contento di vedere Tommy e Giulio al mondiale, embrione di quella che poteva essere la rappresentanza dei “Praetorians”.
    Ricordo di aver urlato un giorno al tre-fontane, a seguito di una sua bella azione individuale, un “Giulio in nazionale !!!” quando era di fatto stato emaginato dal giro azzurro.
    Fece un sorriso ed un gesto come per dire…”io ce la metto tutta”. Spero di avergli portato fortuna. Se la merita.

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