Ciao Nick, arriva Brunel

Mallett scruta le stelle E alla fine è arrivato anche l’annuncio ufficiale, dopo la Rugby World Cup del prossimo settembre Nick Mallett non sarà più il coach dell’Italrugby. Già prima dell’ultimo Sei Nazioni si era diffusa la notizia dei contatti tra il presidente della Federugby Dondi e il futuro allenatore della Nazionale, il francese Jaques Brunel (già firmato un pre-contratto), attualmente allenatore del Perpignan e che sarà alla guida dell’Italia dal prossimo ottobre.

Ieri la FIR ha diffuso un comunicato che ufficializza la notizia dell’addio al sudafricano, dopo l’incontro avvenuto a Parma tra Mallett e Dondi in cui il presidente ha riferito al coach la decisione, presa nell’ultimo Consiglio Federale all’inizio di aprile. “Ringraziamo Mallett per quanto fatto finora ma la nostra esperienza ci insegna che dopo quattro anni è giusto cambiare – ha spiegato Dondi – è stato così con Coste e con Berbizier, consideriamo che debba essere così anche con Mallett”.

Il coach, che alla fine del Sei Nazioni aveva dichiarato che la sua volontà era quella di rimanere ha confermato la sua idea ma ha reagito con signorilità:”Avrei preferito rimanere ancora un paio di stagioni per completare questo ciclo, ma rispetto la decisione del Consiglio e del presidente.

Sono grato all’Italia per questa splendida esperienza e la notizia non influirà sul mio rendimento per il mondiale”.


3 Responses to “Ciao Nick, arriva Brunel”

  • M-URC Says:

    Penso che all’inizio il nostro Mallett abbia avuto il demerito di credere poco nel suo gruppo e per questo si è imbarcato in improbabili esperimenti (inizio difficile ed irritante). Poi c’è stata la lunga fase “difendiamo e basta”. Anche questa è stata una fase piuttosto irritante e aggiungerei noisa. Ed oggi, almeno per quello che abbiamo visto dai test macth di giugno in poi, abbiamo visto un’Italia che oltre a difendere sa anche giocare e quando lo fa gli riesce anche molto bene. Penso che sia riuscito a sviluppare e a far crescere un gruppo portandolo a giocare un buon rugby. Non sono contento che vada via anche se credo che la federazione abbia fatto la scelta giusta.

  • Alessandro Says:

    @M-URC :
    D’accordo, anche se aggiungo che sui primi due anni ha avuto una forte influenza negativa l’opera di Carlo Checchinato, cui Mallett ha avuto la colpa di adeguarsi. Negli ultimi mesi Nick ha trovato la sua strada comprendendo meglio alcune dinamiche “politiche”, come ha sottolineato lui stesso con le dichiarazioni rese alla Gazzetta dello Sport l’altro giorno, e sono convinto che altri due anni adesso alla guida della Nazionale sarebbero stati molto proficui. Resto dell’idea originaria che la scuola francese si adatti meglio di altre alla nostra realtà e, dunque, benvenuto Brunel, ma Mallett poteva restare ancora per concludere un ciclo.
    Grazie e a presto!

  • Alex Says:

    Anche a me dispiace che se ne vada, perche’ al di la’ dei risultati, la nazionale ed il movimento avevano giovato della sua opera e e presenza.
    E? stato il primo tecnico NON francese che abbia dato alla nazionale un apporto concreto.
    Buon proseguimento Nick

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