Magners Celtic League, comunicato dei Praetoriani Roma Rugby

Praetorians Roma Rugby Sui fogli veneti imperversa la polemica che, pian piano, sta cambiando obiettivo. Fino a ieri nel mirino dei terribili calamai della Serenissima c’era la candidatura romana, oggi l’obiettivo sembra essere la FIR. Chissà perchè nessuno rileva che, in base ai parametri richiesti dal Board della Magners Celtic League e dando per buono il lavoro dell’Advisor che ha riconosciuto le quattro candidate meritevoli di partecipare alla votazione, qualche anomalia potrebbe presentarla la candidatura degli Aironi.

Per esempio, la Celtic League pretende che le franchigie (franchigie, amici trevigiani, non singoli club…) abbiano un’ampia rapresentatività territoriale, siano situate al centro di un vasto bacino commerciale e di pubblico, uno stadio di livello, un aeroporto internazionale, etc.

Sarà interessante, quando il polverone padano si sarà posato, vedere come reagirà il Board della Celtic League alla presentazione delle candidate.

Intanto, i Praetoriani Roma Rugby, lontani dal farsi coinvolgere nella gazzarra, producono un comunicato che riportiamo integralmente:

I Praetoriani Roma Rugby esprimono vivo compiacimento e soddisfazione per la decisione votata dal Consiglio Federale tenutosi lo scorso sabato 18 luglio a Bologna che ha indicato negli stessi  Praetoriani una delle due realtà che rappresenteranno l’Italia nella Magners Celtic League dalla stagione 2010-2011.

Tale scelta riconosce la vitale rilevanza per l’intero movimento del rugby italiano dell’area centro-sud, capace di esprimere :

  • - numerosi atleti di interesse nazionale, come dimostra la provenienza di molti tra quelli inseriti dalla FIR nelle tre fasce di merito;
  • - una crescita esponenziale di tesserati e club affiliati che ha fatto del Lazio una delle regioni leader dell’intero movimento;
  • - una tradizione storica dalle profonde radici testimoniata dalla storia della Lazio (fondata nel 1927) e della Rugby Roma Olimpic (fondata nel 1930);
  • - una costante presenza delle squadre laziali nelle finali dei campionati giovanili.

I principi di rappresentatività territoriale, di professionalizzazione del rugby italiano, di profonda collaborazione tecnico-organizzativa con la FIR rimangono al centro dell’opera che i Pretoriani hanno già cominciato a porre in essere, così come espresso nei precedenti documenti prodotti.

Preso atto di alcune reazioni alla decisione del Consiglio Federale pubblicate a mezzo stampa i Praetoriani Roma Rugby esprimono stupore e indignazione per le gravissime dichiarazioni del Vicepresidente Sig. Zeno Zanandrea, veneto e componente della Commissione designata a procedere ad ulteriore verifica delle garanzie delle candidate prescelte, e si riservano di tutelare i propri interessi e la propria immagine presso le sedi competenti, giudicando tali dichiarazioni lesive e evidente manifestazione della non perfetta obiettività del Vicepresidente Federale sig. Zanandrea.

In merito al Comunicato Stampa diffuso nella serata di martedì scorso dalla FIR, i Praetoriani Roma Rugby esprimono,invece, massima serenità rispetto alla verifiche in corso del processo di valutazione culminato con il voto del Consiglio Federale, considerato l’alto profilo professionale dei promotori della candidatura romana.


6 Responses to “Magners Celtic League, comunicato dei Praetoriani Roma Rugby”

  • MassiBg Says:

    “…la Celtic League pretende che le franchigie (franchigie, amici trevigiani, non singoli club…) abbiano un’ampia rapresentatività territoriale…”
    peccato che NON sia vero che l’ammissione alla Celtic League fosse riservata alle franchige, basta andarsi a leggere le note esplicative diramate dalla FIR a questo link: http://www.federugby.it/news.asp?i=66870&s=2 
    Ne riporto uno stralcio: “Si tratterà di due Selezioni nazionali (che potranno essere Società, Superclub, Franchigie)…”.

  • nello simioni Says:

    ho letto tutto quello che c’è da leggere su questo fattaccio, ma veramente sei convinto che roma è la candidata con piu’ referenze????
    ma, da romano, veramente sei convinto che la forza della politica romana non ci entri per niente??
    Come per le piscine dell’attuale mondiale di nuoto?
    Come per il GP di F1 ?
    e per tutti quegli eventi futuri che – a tutti i costi – la politica romana VUOLE a roma???
    Non ti viene il dubbio, cercando di fare tesoro delle esperienze passate – visto poi che non sei di primo pelo – che i progetti sportivi supportati finanziariamente dalle istituzioni sono gia’ un fallimento in un’ottica di – finalmente – professionismo sportivo???
    EEHHH no, non credo che tu lo capisca, tu sei romano, voi siete abituati a questo dato di fatto.
    Spero che i veneti decidano di allontanarsi da questo status quo che sta veramente distruggendo pian piano la vera essenza dello sport, e il rugby in particolare.

  • Simone Says:

    Indubbiamente la storia del rugby romano è costellata di ostinati personalismi e di sinergie traballanti tra società e istituzioni e tra società stesse. In questa situazione specifica della della Celtic League però si è riusciti a creare una base sufficientemente solida, anche se sicuramente perfettibile.
    Vista la situazione italiana, pur non costituendo un prerequisito tassativo, la creazione di un progetto integrato tra società era certamente il punto di partenza di una proposta che risultasse credibile nella costruzione delle parti economica e logistica della candidatura. E questo è sicuramente quello che è mancato al Veneto, i cui problemi non penso siano la politica romana o il rugby romano, ma in casa propria.
    Alessandro scusa la lunghezza.

  • nello simioni Says:

    caro simone, ma, a parte la lunghezza, se rileggi attentamente quello che hai scritto si capisce quello che io ho scritto, infatti del tuo post non si capisce niente, da perfetto politicante hai valorizzato i problemi e denigrato le qualita’. complimenti.

  • Simone Says:

    Nello hai ragione, cercherò di scrivere in italiano più semplice, anche se la mancanza di comprensibilità può essere un problema soggettivo e non oggettivo: l’accordo tra diverse società doveva essere la base mentre il Treviso non era interessato ad alcuna unione, dici che io sono politicante ma è proprio per politica che il Veneto è fuori e ha montato questa storiaccia che sta facendo ridere il mondo, ovale e non. Spero sia chiaro.

  • Carmen Mourino Says:

    Muy buen artículo! Leerlo fue de mucha utilidad, gracias. Si te interesa, yo tengo un sitio con mucha información sobre el Cabello Lacio.

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