Comitato Esecutivo, indovinate chi si è messo di traverso?

Procedono a ritmi serrati gli incontri istituzionali (e non…) per preparare il Consiglio Federale FIR del prossimo 19 e 20 dicembre che approverà la riforma del rugby italiano di vertice. Ieri pomeriggio è stata la volta del Comitato Esecutivo che ha visto la partecipazione del presidente Dondi, dei tre vice-presidenti, e di un paio consiglieri rappresentanti dei tecnici e dei giocatori.


I rumors provenienti dalle segrete stanze raccontano della proposta “presidenziale” che prevede due Selezioni che partecipino all’Heineken Cup, non più alla Celtic League.

Risulta che vi sia già stata una richiesta ufficiale rivolta all’ERC in tal senso e pare che l’organismo europeo non l’abbia bocciata.

Alla luce di quanto emerso dall’incotro del 10 scorso con i massimi dirigenti del Super10 e delle realistiche possibilità che tengono conto delle esigenze organizzative, di spesa e di calendario la proposta sembra oggi la più praticabile.

Però…c’è sempre un però da noi, in Italia, quando è il momento di prendere decisioni nell’interesse comune.

Questa volta è stato uno dei vice-presidenti, vicino ad interessi che fanno capo ad una società del Super10, a mettersi di traverso e a porre un veto sulla proposta.

Possibile, direte voi, che il veto di una sola società possa risultare così condizionante?

Sì, rispondo io, se si aspetta di avere l’unanimità assoluta per scegliere una strada comunque largamente condivisa.

Chi ha a cuore l’interesse dell’intero movimento si augura che non sia la volontà di un solo club la cui politica, rispettabile ma non necessariamente condivisibile, ha prodotto risultati la cui validità resta opinabile a bloccare ancora la crescita del rugby italiano.

Intanto un bel segnale arriva dalle due squadre romane che partecipano al Super10.

Capitolina e Rugby Roma hanno pubblicato sui propri siti un comunicato congiunto che afferma la volontà delle due società, in accordo con Calvisano e Treviso, di condividere la scelta delle Selezioni in Celtic o in Heineken e di partecipare nei modi concordati con la FIR, convinte della necessità di riformare il sistema.

Ora tutti in attesa del Consiglio Federale del 19 e 20 dicembre, speriamo segni una svolta storica per il nostro rugby.


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