Caso-doping a orologeria?

Mentre la Rugby World Cup 2007 si avvia alla fase decisiva un certo clamore ha suscitato la notizia diffusa da La Repubblica secondo la quale un giocatore azzurro sarebbe stato allontanato dal ritiro estivo prima del Mondiale dopo che un controllo privato promosso dalla Federugby a tutela della salute degli atleti lo avrebbe rilevato positivo al metabolita della marijuana e, forse, della cocaina.


I controlli anti-doping sono competenza del CONI e della WADA e prevedono un protocollo di garanzia rigidissimo non osservato nei rilievi privati.

Di conseguenza, i controlli promossi dalla Federazione non avrebbero validità legale.

La notizia emerge a due mesi dal fatto, alimentando il sospetto che sullo sfondo della vicenda si agitino come fantasmi i contrasti a livello dirigenziale tra la presidenza e l’ex-segretario Claudio Peruzza, appena trasferito al CONI, contrasti peraltro citati nell’articolo comparso sul quotidiano.

Al di là delle ragioni di ognuno, se così fosse non sarebbe un bello spettacolo.

Chissà se lo stesso spazio verrebbe riservato ad una vittoria, che so?, contro l’Inghilterra.

Ancora una volta l’impressione è che l’informazione si presti a far da cassa di risonanza di interessi privati pur di fare sensazione, ed è un’impressione amara.


10 Responses to “Caso-doping a orologeria?”

  • Alessio Says:

    Comunque ciò non toglie l’amarezza, sempre se la notizia venga confermata, del gesto di un atleta di primo piano, a livello nazionale, di uno sport che ha fatto della sua pulizia un vanto. Ora non so cosa succederà ora: sicuramente si darà fiato alle trombe (e soprattutto ai tromboni); e ne sentiremo di tutti i colori, peggio di quelle che ci hanno propinato quando del Mondiale ancora si parlava in televisione (Sky escluso, naturalmente). Oltre che una strumentalizzazione delle notizie per fini politico-propagandistici, abbiamo una manipolazione della cronaca (sportiva) come nemmeno i peggiori tabloid britannici e tedeschi sanno fare. Ancora una volta ringraziamo calorosamente quella parte di giornalisti che si prestano a questa italianissima abitudine di raccontarci le cose come e quando vogliono. La mia personalissima previsione è che Dondi verrà seppellito da questo imminente polverone: io auspicavo, qualche giorno fa, ad un avvicendamento alla guida della Federazione; ma sinceramente non in questa maniera. Oltre a lui rischiano di essere sepolti molti altri e molto altro, soprattutto il meglio di quello che si è fatto in questi anni…

  • Francesco Says:

    Non ho letto l’articolo e quindi parlo in generale. L’eventuale positività al metabolita del THC (per cui allo stato, se non erro, vengono comminati due mesi di squalifica) non mi sembra possa gettare alcun discredito sul rugby o sulla nazionale.
    Casomai il fatto che si provveda ad allontanare qualcuno sulla base di controlli non formalmente corretti va ad onore della FIR.
    Rircordo che Martinez, quando è terminata la sua squalifica per uno dei casi più “strani” di doping mai visti, è stato convocato in nazionale senza che – mi pare – vi fossero alzate di scudi o altro dai giornali.
    Certo, tutto questo a meno che dentro la FIR (o al CONI) ci sia qualcuno intenzionato a mestare nel torbido per puntare a un commissariamento.
    La FIR ha un bel po’ di soldi in cassa, altre federazioni sono alla canna del gas…

  • MelaFromNZL Says:

    do’ ragione a Francesco. premetto che condanno comunque il gesto del giocatore, ma do’ come attentuanti il fatto che non si e’ dopato di nandrolone per meglio giocare in campo. probabilmente ha peccato di ingenuita’. Cmq mi piacerebbe anche pensare che dal monento che la THC in particolare marjuana rimangono nelle urine e sangue per almeno 2 mesi e considerando che il giocatore fu chiamato come sostituto, magari la canna fu fumata quando non c’era nessun indizio di chiamata in nazionale. Francesco ricordo il caso Martinez…con grande amarezza!

  • Francesco Says:

    Guarda, il caso Martinez – De Angelis (perché per Alfredo era ancora più strano) l’ho conosciuto molto bene e “strano” è un aggettivo eufemistico

  • MelaFromNZL Says:

    eh si…….io ero piu’ nel caso Ramiro che Alfredo…….buffo che abbiamo bazzicato gli stessi ambienti ma non ricordo il tuo viso magari un giorno se passo dal tre fontane (direttamente dalla NZL) durante una partita mi accosto.

  • Alessio Says:

    Forse ho un po’ esagerato i toni, questo è vero: anche perchè, a ben vedere, la notizia non ha avuto tutta questa risonanza che mi sarei aspettato. Meglio così, evidentemente la cosa è ancora così poco chiara che non merita la solita strombazzatura e la crocefissione ancor prima dell’aver appurato colpevolezza o meno. Il diretto interessato, ascoltato in merito, nega i fatti: è anche vero che le dichiarazioni di ammessa colpevolezza in questi frangenti si contano sulle dita di una mano. Fatto sta che questa storia non fa bene a nessuno. E’ questo il punto, sia che sia vera o pura calunnia e/o fantasia.

  • Francesco Says:

    X Mela :
    Volentieri.
    Almeno ti spiegherò (non lo posso postare nel forum) da che lato io conoscevo la faccenda (ma lo puoi chiedere a Diego Antenozio o Marco Lupo)

  • MelaFromNZL Says:

    x alessio, putroppo un po’ di risonanza la faccenda l’ha avuta. sono stata conttata da un amico che era in discussione su un contratto in italia (non e’ un giocatore) e mi ha chiesto che cosa sapevo della faccenda. cosi’ gli ho praticamente tradotto i vari articoli trovati su internet. c’e’ talmente rimasto male e si domanda se il rugby e’ come il calcio in italia che a quanto pare ha mollato la presa e rimarra’ in nzl……..

  • alessandro fusco Says:

    Mela, io credo tu possa rassicurare il tuo amico.
    Non vedo come si possa anche solo ipotizzare una somiglianza tra calcio e rugby in Italia, soprattuto dal punto di vista degli aspetti più deteriori. L’unica cosa che la può giustificare è la vostra lontananza gografica. Rispetto al caso in questione dopo il solito accanimento mediatico iniziale, questo sì tipico dell’Italia, possiamo dire sia già declassato a piccola vendetta di un dirigente amministrativo allontanato, se a torto o a ragione non mi interessa. Fatto sta che la fuga di notizie arriva due mesi dopo il fatto, qualche ora dopo l’allontanamento del suddetto dirigente…Del resto, con la diffusione raggiunta dalla cannabis(ci tengo a sottolineare che sono ideologicamente contrario all’utilizzo di qualsiasi droga, fermo restando che ciascuno può fare quello che vuole assumendone la responsabilità)è impensabile che questa non sia presente in percentuale anche nell’ambiente dei giocatori. Comunque, si trattava di un controllo privato e la FIR ha allontanato il giocatore immediatamente. Ti ringrazio per l’intervento, a presto

  • MelaFromNZL Says:

    Francesco, ho rassicurato il mio amico molte volte negli ultimi giorni. quello che piu’ lo ha lasciato perplesso non era il fatto in se stesso quanto l’atto di vendetta del dirigente in questione. sai qui hai un lavoro perche’ sei bravo e vieni scaricato perche’ non sei bravo. non ci sono amicizie o contatti che ti fanno lavorare. quindi queste ripicche da bambini sono assolutamente impensabili. Cmq a quanto pare ci sta pensando su di nuovo per l’italia… speriamo perche’ e’ un gran bell’assetto per chi lo prende.

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