I Pumas espugnano Roma

Parisse contro i Pumas La pioggia che flagella Roma, una Italia che perde 14-19 con l’Argentina in capo a un match che dimostra quanta strada ancora c’è da percorrere per stare con i  grandi, eppure ieri il rugby italiano ha mostrato la sua faccia più bella. Quella dei 400 bambini che prima della partita dei “grandi” giocano un torneo nella cornice dello Stadio dei Marmi fatto di fango, gioia e voglia di partecipare.

Quella dei quindici rappresentanti del mondo delle parrocchie e dei quindici appartenenti alla comunità Faccedarugby che sono sul campo a cantare l’inno di Mameli insieme con Parisse e i suoi compagni, così come le azzurre della squadra femminile che partecipano  esibendo orgogliose il cap  appena ricevuto.

Ma anche quella dei 37.315 (dato ufficiale) che hanno sfidato la pioggia incessante per stare tutti “insieme”, come recita il claim della comunicazione sparato sui maxi-schermi dello stadio.

Peccato, perchè proprio oggi che l’Italrugby ha un popolo che spinge con forza dietro di sè, la squadra non riesce a compiere il definitivo salto di qualità mostrando ancora i  limiti conosciuti.

Con l’Argentina di ieri si poteva e doveva fare meglio.

I Pumas erano reduci da una serie di sconfitte e avevano diverse assenze, ma hanno saputo mettere in campo una grande capacità difensiva nell’uno contro uno, la solita concretezza, la capacità di “sporcare” il gioco avversario e la precisione al piede dell’apertura Sanchez (14 punti per lui).

Di fronte gli azzurri in difficoltà nella conquista dell’ovale (troppe incertezze in mischia e rimessa laterale) e, dunque, con pochi palloni di qualità per costruire in attacco.

Inoltre, la squadra di Brunel conferma le difficoltà nell’assimilazione del nuovo sistema difensivo fatto di rischio e anticipo, forse troppo per le nostre capacità.

Resta una buona prova nel gioco da parte del n.10 Tommaso Allan, classe 1993, nonostante i 14 punti mancati al piede frutto di cinque errori dalla piazzola (quattro punizioni e una trasformazione).

Il ragazzo ha numeri, personalità e margini per migliorare, devo solo essere protetto nella sua crescita.

Nel primo tempo, terminato con i Pumas in vantaggio 9-10, l’Italia parte bene giocando nella metà campo avversaria e sfruttando i molti falli argentini con due punizioni trasformate da Allan per il 6-0 al 18′.

Al 21′ Imhoff, uno dei migliori tra i suoi, capitalizza al massimo l’azione dell’Argentina planando in meta, Sanchez trasforma e fissa il sorpasso 6-7.

Quattro minuti dopo ancora Allan riporta l’Italia avanti con una punizione ma al 34′ un errore di Campagnaro che contrattacca isolandosi anzichè calciare il pallone concede a Sanchez la punizione che fissa il 9-10 all’intervallo.

Il secondo tempo si apre con una punizione di Sanchez per l’allungo dell’Argentina ma al 62′ Campagnaro riscatta la sua prova firmando la sua prima meta in nazionale giunta grazie a una bella intuizione di Allan che riporta l’Italia avanti 14-13.

A questo punto gli azzurri smarriscono il filo sotto i placcaggi e la grinta dei Pumas che con un drop e una punizione di Sanchez scavano il solco nel punteggio.

Finisce 14-19, da qui al Sei Nazioni bisogna migliorare.

ITALIA – ARGENTINA 14-19
Sabato 23 novembre, ore 15.00 – Stadio Olimpico, Roma
Italia: 15 Luke McLean, 14 Giovambattista Venditti, 13 Michele Campagnaro, 12 Gonzalo Canale, 11 Tommaso Iannone, 10 Tommaso Allan (66′ Luciano Orquera), 9 Edoardo Gori (72′ Tobias Botes), 8 Sergio Parisse, 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Valerio Bernabo (55′ Marco Bortolami), 4 Quintin Geldenhuys (72′ Joshua Furno), 3 Martin Castrogiovanni (66′ Lorenzo Cittadini), 2 Leonardo Ghiraldini (72′ Davide Giazzon), 1 Michele Rizzo (66′ Matias Aguero)
Argentina: 15 Joaquín Tuculet (57′ Santiago Cordero), 14 Lucas González Amorosino, 13 Horacio Agulla, 12 Gabriel Ascárate (72′ Javier Rojas), 11 Juan Imhoff, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo (66′ Tomás Cubelli), 8 Benjamín Macome, 7 Julio Farías Cabello (61′ Pablo Matera), 6 Juan Manuel Leguizamón, 5 Mariano Galarza, 4 Manuel Carizza, 3 Maximiliano Bustos, 2 Eusebio Guiñazú, 1 Marcos Ayerza (71′ Nahuel Lobo)
Arbitro: Chris Pollock
Marcatori: 5′ cp. Allan, 19′ cp. Allan, 21′ m. Imhoff tr. Sánchez, 25′ cp. Allan, 34′ cp. Sánchez, 55′ cp. Sánchez, 62′ m. Campagnaro, 67′ cp. Sánchez, 73′ dr. Sánchez
Cartellini gialli: 61′ Ayerza


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