Samoa distrugge l’Italrugby
Pesante sconfitta subita dall’Italrugby che cede a Nelspruit sotto i colpi dei guerrieri di Samoa con l’eloquente punteggio di 39-10. Al di là del passivo numerico l’esibizione degli Azzurri lascia molte recriminazioni in termini di voglia di prevalere nell’impatto, di quella determinazione che è alla base degli sport di collisione. Non tiene l’alibi della partita di fine stagione, lo era anche per i samoani che giocano tutti in Europa.
La Nazionale oltre al Sei Nazioni ha solo due appuntamenti nel corso dell’anno.
I test match di novembre e giugno fanno punteggio per il ranking dell’International Rugby Board e servono per crescere e misurarsi con i migliori.
Missione fallita, dunque, in questa estate azzurra in Sudafrica che lascia in positivo solo il ricordo di qualche buona prestazione dei giovani (Morisi contro gli Springboks e Manici contro Samoa), mentre solleva tanti dubbi sulla tenuta di alcuni veterani e sullo spessore complessivo della squadra.
Le due vittorie nell’ultimo Sei Nazioni contro Francia e Irlanda avevano lasciato l’impressione di una compagine in crescita nel suo processo di maturazione verso l’alto livello.
Dopo le due sconfitte rimediate in questo Castle Lager Series 2013 resta l’idea di una squadra incompiuta, capace di esprimere un gioco anche piacevole a tratti ma estremamente leggera nella consistenza mentale e nella capacità di saper soffrire nei frangenti difficili della partita.
L’emblema di questo tour è, nel bene e nel male, Sergio Parisse.
Il leader della squadra è un autentico fuoriclasse ma in queste occasioni pare dimenticare la parte gravosa del suo ruolo.
Cercare i passaggi sottomano sul 15-3 per gli avversari non da l’impressione di avere la voglia di trascinare i compagni fuori dalla buca, lottando insieme nel fango della sconfitta, piuttosto quella di volerne comunque uscire brillantemente, ma da solo.
La partita è segnata dal dominio dei samoani nel gioco a terra sui punti d’incontro.
Nei primi 20′ l’Italia gioca spesso nei 22 metri avversari e anche in modo piacevole ma perde sei possessi sui punti d’incontro dopo aver subito il placcaggio.
Se ci si mette anche la mancanza di certezze in rimessa laterale ecco che si capisce come Samoa prenda inesorabilmente in mano le redini del match senza lasciarle più fino al termine, nonostante la solita, buona prova della mischia chiusa italiana.
Così Williams al 21′ apre le marcature con troppa facilità, calciando tra i pali sia la trasformazione che una punizione al 31′ per il 10-3 dell’intervallo.
Il secondo tempo parte malissimo con la meta di Leiua al 42′.
Gli Azzurri ci provano ma la voglia di vincere è tutta dei samoani che marcano ancora con Leota al 54′ e Tuifu’a al 63′.
Solo al 71′ sul 32-3 arriva la meta tecnica azzurra concessa dall’arbitro Joubert per la superiorità della mischia chiusa, unico fondamentale funzionante per l’Italia di Brunel.
Ma Samoa si diverte ancora e al 74′ arriva la quinta meta di Va’alu per il 39-10 finale.
Sipario.
ITALIA – SAMOA 10-39
Sabato 15 giugno, ore 14.15 – Mbombela Stadium, Nelspruit
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovanbattista Venditti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Tommaso Iannone (55′ Luke Mclean), 10 Luciano Orquera (43′ Alberto di Bernardo), 9 Edoardo Gori (60′ Tobias Botes), 8 Sergio Parisse (c), 7 Mauro Bergamasco (60′ Manoa Vosawai), 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami (55′ Antonio Pavanello), 4 Valerio Bernabo, 3 Martin Castrogiovanni (60′ Lorenzo Cittadini), 2 Leonardo Ghiraldini (26′ Andrea Manici), 1 Alberto De Marchi (55′ Michele Rizzo).
Samoa: 15 Brando Va’aulu, 14 Alapati Leiua, 13 Paul Williams (capt), 12 Johnny Leota, 11 Alesana Tuilagi, 10 Tusi Pisi (57′ Ki Anufe), 9 Jeremy Sua (64′ Junior Poluleuligaga), 8 Taiasina Tuifua, 7 Jack Lam (57′ Piula Faasalele), 6 Ofisa Treviranus, 5 Daniel Leo (56′ Kane Thompson), 4 Teofilo Paulo, 3 Census Johnston (41′ James Johnston), 2 Wayne Ole Avei, 1 Sakaria Taulafo (62′ Logovii Mulipola).
Arbitro: Craig Joubert
Marcatori: 21′ m. Williams tr. Williams, 28′ cp. Orquera, 31′ cp. Williams, 42′ m. Leiua, 52′ cp. Williams, 54′ m. Leota tr. Williams, 64′ m. Tuifua tr. Williams, 71′ m.t. Italia tr. Di Bernardo, 72′ m. Va’aulu tr. Anufe
Cartellino giallo: 70′ Leiua