RBS Sei Nazioni 2013, Grand’Italia!!!

Zanni contro la Francia “Sono l’uomo giusto per te…” sulle note e sulle parole di Vasco Rossi si celebra il definitivo fidanzamento tra l’Italrugby e un intero Paese rappresentato dalla folla dell’Olimpico. Oggi l’Italia abbraccia la squadra che l’ha fatta innamorare battendo 23-18 nientemeno che la Francia, grande favorita per la vittoria nel Sei Nazioni. E invece oggi hanno vinto gli italiani (come due anni fa al Flaminio) e i Galletti tornano a Parigi sconfitti e feriti a riflettere sulla propria presunzione e sul fatto che da oggi nel Torneo c’è una avversaria, vera, in più.

Già perchè tra le cose che sono racchiuse in questo storico successo la più importante è questa: un giorno, ora molto più vicino, l’Italia vincerà il Sei Nazioni come auspicava il ct Jacques Brunel, i cui meriti nel miglioramento del gioco della squadra paiono evidenti, alla vigilia di questo match che rimarrà nella storia ovale azzurra.

L’eventualità adesso non strapperà più sarcastici sorrisi dedicati al cugino povero ma pensieri preoccupati per un competitor pericoloso.

Impossibile non pensare che la splendida cerimonia dei cap conferiti ai nazionali di ogni tempo schierati orgogliosamente a bordo campo per cantare l’inno di Mameli con gli occhi negli occhi di Parisse e compagni non abbia dato agli Azzurri di oggi una spinta in più, la voglia di affermazione di un intero movimento costruito sulla generosità dei migliori giovani del Paese che per generazioni hanno contribuito a costruire questo magnifico pomeriggio di vittoria.

Occhi lucidi, l’inno cantato a squarciagola dalla folla, la forza di un intero movimento, c’è tutto per partire alla grande e gli uomini di Brunel colgono l’occasione al volo.

Dopo il calcio d’inizio i primi 20′ dell’Italia sono di fuoco.

Ritmo infernale, giocate provate con la sfrontatezza dei forti, consapevoli che nulla è precluso a chi osa.

Gli avanti vanno a mille all’ora, Orquera è un Mercurio vestito di bianco che ha pensieri veloci come i suoi piedi, i tre-quarti vogliono dimostrare ai maestri francesi che non devono più studiare ma confrontarsi alla pari.

I Galletti sbandano, faticano, sono confusi.

Al 5′ capitolino subendo una meta firmata da Parisse in capo a una delle più belle azioni offensive mai viste dagli azzurri.

Dopo un lungo possesso nei 22 metri avversari i francesi rubano il pallone provano il contrattacco ma Mc Lean – uno dei migliori – piazza un recupero fantastico, i compagni lo sostengono con tre fai sull’asse della linea laterale che riportano l’ovale nella metà campo avversaria, poi Orquera taglia la linea difensiva francese come una lama e lancia Parisse che vola in meta.

Orquera trasforma, delirio azzurro!

Sul 7-0 la Francia si scuote, non ci sta e al 12′ passa con Picamoles, il migliore dei suoi.

Michalak fallisce la trasformazione ed è già un bel segnale.

Ma il più bello arriva al 15′ quando l’Italia si riporta nel campo avversario e piazza un drop con Orquera che gela gli avversari, ma nessuno si illude che basti.

Ma l‘Italia tiene botta, non cede un millimetro di fronte ai tentativi francesi ed è brillante nelle giocate, nel pensiero di essere consapevolmente al livello dell’avversario.

Così al 18′ arriva la punizione che Orquera trasforma per il 13-5.

Nessuno può durare a questi ritmi per 80′, dunque gli azzurri alzano il piede dall’acceleratore e torna a galla la Francia.

Al 28′ un piazzato di Michalak e al 34′ una bellissima combinazione rifinita da Fall in meta portano gli ospiti per la prima volta in vantaggio 13-15 alla fine del primo tempo.

La ripresa comincia con una punizione trasformata da Michalak che porta i punti francesi a 18, saranno gli ultimi.

Nella fase centrale del secondo tempo l’Italia dimostra una dote fondamentale per vincere, saper soffrire quando l’avversario ci prova con tutte le forze.

Proprio per questo al 57′ un attacco dei Coqs finisce con un passaggio in avanti che fa scattare il contrattacco italiano, l’ovale torna nei 22 metri francesi dove Orquera lancia in meta Castrogiovanni con un dolcissimo off-load.

La trasformazione fissa il sorpasso, 20-18 l’Olimpico vibra di passione azzurra.

L’ingresso di Gori regala ritmo e qualità che Botes non consente, al 69′ arriva anche un drop di Burton che congela un 23-18 da consegnare dritto alla storia.

Sabato prossimo si vola a Edimburgo, ora si può sognare.

ITALIA – FRANCIA 23-18
Domenica 3 febbraio, ore 16.00 – Stadio Olimpico, Roma
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovambattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti (72′ Gonzalo Canale), 12 Alberto Sgarbi, 11 Luke McLean, 10 Luciano Orquera (64′ Kristopher Burton), 9 Tobias Botes (56′ Edoardo Gori), 8 Sergio Parisse, 7 Simone Favaro (63′ Paul Derbyshire), 6 Alessandro Zanni, 5 Francesco Minto, 4 Quintin Geldenhuys (72′ Antonio Pavanello), 3 Martin Castrogiovanni (63′ Lorenzo Cittadini), 2 Leonardo Ghiraldini (56′ Davide Giazzon), 1 Andrea Lo Cicero (56′ Alberto De Marchi).
Francia: 15 Yoann Huget (72′ Francois Trinh-Duc), 14 Wesley Fofana, 13 Florian Fritz (63′ Mathieu Bastareaud), 12 Maxime Mermoz, 11 Benjamin Fall, 10 Frederic Michalak, 9 Maxime Machenaud (63′ Morgan Parra), 8 Louis Picamoles, 7 Fulgence Ouedraogo, 6 Thierry Dusautoir, 5 Yoann Maestri, 4 Pascal Papé (59′ Romain Taofifenua), 3 Nicolas Mas (67′ Luc Ducalcon), 2 Dimitri Szarzewski (53′ Benjamin Kayser), 1 Yannick Forestier (53′ Vincent Debaty)
Arbitro: Nigel Owens
Marcatori: 5′ m. Parisse tr. Orquera, 12′ m. Picamoles, 15′ dr. Orquera, 18′ cp. Orquera, 29′ cp. Michalak, 34′ m. Fall tr Michalak, 50′ cp. Michalak, 58′ m. Castrogiovanni tr. Orquera, 69′ dr. Burton
Cartellini gialli: 79′ Giazzon


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