Italrugby, lavorare e ripartire

Gli Azzurri lottano contro il Galles Incassare e ricominciare. Non resta altro all’Italrugby dopo la sconfitta subita sotto la pioggia di sabato da un Galles mai brillante ma sufficientemente lucido e preciso nella gestione da portar via da Roma lo scalpo degli azzurri e un 9-26 che consente ai Dragoni Rossi di continuare a sperare di difendere il titolo conquistato nella scorsa edizione. Per Brunel, il suo staff e i suoi giocatori molto su cui riflettere.

Troppe le cose che non hanno funzionato nella seconda uscita all’Olimpico, premiata comunque dalla presenza di 59.720 spettatori nonostante la giornata di pioggia.

Molto male la mediana Gori-Burton.

Il primo è apparso spaesato, impreciso nei passaggi, incerto nelle scelte e perfino nel suo pezzo forte, le ripartenze vicino ai raggruppamenti.

Addirittura disastroso Burton nell’episodio che è costato la prima meta del Galles all’inizio del secondo tempo, quella che ha rotto l’equilibrio del match.

Impreciso nel gioco al piede, uno dei motivi principali per cui era stato preferito a Orquera, ha ribadito – se mai ve ne fosse ancora bisogno – i propri limiti nella fase difensiva e nella personalità.

Anche l’uomo scelto per sostituire lo squalificato Parisse ha mostrato limiti che già si conoscevano.

Vosawai ha forza fisica ma non ha saputo metterla in campo.

Linee di corsa orizzontali (dunque inefficaci) e una presenza labile in termini di lavoro sui raggruppamenti e nella personalità.

Certo, sostituire un fuoriclasse come Parisse è difficile, ma la sensazione è che Brunel poteva scegliere meglio all’interno della rosa a sua disposizione.

Alessandro Zanni, uno dei giocatori più solidi e continui di questa squadra, ha personalità, mezzi fisici e tecnici per giocare n.8 ad alto livello anche se non ricopre il ruolo da tempo.

Il suo slittamento al posto del capitano avrebbe consentito l’ingresso dal primo minuto di Derbyshire che garantisce ottime mani e voglia di combattere.

Ora arriva, provvidenziale, una settimana di pausa che servirà a pulire la testa dai cattivi pensieri e a ricominciare a lavorare per le ultime due battaglie dell’RBS Sei Nazioni 2013.

Domenica 10 marzo gli azzurri sono attesi a Twickenham dall’Inghilterra, sempre più lanciata dopo la vittoria di sabato sulla Francia.

Sabato 16 marzo l’ultimo atto allo stadio Olimpico (che si preannuncia tutto esaurito) contro l’Irlanda.

Il torneo vive all’insegna dell’equilibrio, nessun pronostico è precluso, a patto di ritrovare l’intensità e la personalità mostrata dall’Italrugby nella vittoria contro la Francia.

 


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