Italrugby, Berot nuovo assistant-coach dei tre-quarti. Il CF stacca la spina agli Aironi

Gli Aironi in Galles Il Consiglio Federale della FIR , riunito a Parma, ha formalizzato nel corso della riunione di questo pomeriggio l’ingaggio di Philippe Berot in qualità di assistant-coach per il reparto dei tre-quarti dell’Italrugby che rappresenta così il primo pezzo della ricostruzione tecnica avviata dal ct Brunel. Berot assumerà a partire da domani, in occasione del raduno in programma sino a domenica 27 maggio ad Orzinuovi, il ruolo svolto fino ad oggi da Alessandro Troncon che lascia lo staff della Nazionale insieme con Carlo Orlandi, nelle ultime dieci stagioni assistente allenatore degli avanti.

La FIR ha ringraziato pubblicamente Orlandi e Troncon per il contributo fornito alla causa dell’Italrugby. 

Entrambi restano a disposizione della Federugby per nuovi incarichi.

La posizione di assistente allenatore degli avanti viene assunta ad interim per l’imminente finestra internazionale di giugno dallo stesso CT Jacques Brunel che lo ha fatto per anni per la Francia di Bernard Laporte.

Sono in corso trattative con Massimo Cuttitta, che ha lavorato negli ultimi anni con grande profitto con gli avanti della Scozia, di Glasgow e di Edimburgo, ottimo coach per la prima linea.

Se la trattativa andrà a buon fine le sue abilità per piloni e tallonatori potrebbero integrarsi con quelle di Brunel per il resto del pack, fermo restando che Cuttitta, ex grandissimo pilone azzurro nell’era Coste, dovrebbe chiarire il senso delle dichiarazioni sul recupero di Castrogiovanni contro la scozia nell’ultimo Sei Nazioni con i diretti interessati.

Altra decisione importante presa dal Consiglio Federale, comunque già annunciata, è quella che di fatto stacca definitivamente la spina agli agonizzanti Aironi Viadana, ciò che apre la strada alla franchigia federale.

In questo momento, in cui sarebbe troppo facile sparare a zero su alcune decisioni del passato, va reso onore a tutti coloro che si sono impegnati nei rispettivi ruoli per dare vita agli Aironi Viadana con passione e dedizione e i cui sforzi sono stati vanificati da contrarietà che avfrebbero dovuto essere prefigurate in sede di programmazione.

Nelle prossime settimane altre decisioni dovranno essere prese, e in fretta, per consentire alla nuova realtà di affrontare il livello internazionale.


4 Responses to “Italrugby, Berot nuovo assistant-coach dei tre-quarti. Il CF stacca la spina agli Aironi”

  • Simone Says:

    Speriamo che se le “prefiguri” anche la FIR…

  • Bruno Says:

    E invece sono dell’idea che bisogna sparare a zero su quanti hanno contribuito a questo (ennesimo) disastro del rugby italiano. Se il flop aironi fosse a carico di un club privato in un campionato nazionale, nulla da dire. Sarebbero affari loro. Ma in questo caso siamo di fronte ad una serie incredibile di decisioni sbagliate, ad una gestione dell’intera questione celtic league pessima, ad un enorme danno di immagine del rugby italiano, e ad uno spreco ingente di risorse della federazione (quindi del movimento intero). Era peraltro un disastro annunciato, i segnali c’erano tutti (per quelli che volevano vederli) ed è un altro forte colpo alle già disastrate fondamenta della casa-rugby italiana, che è destinata al collasso finale se non si interviene subito. Con le casse vuote, un movimento sempre più povero in termini di quantità/qualità, una nazionale che scricchiola paurosamente, una crescente insofferenza verso il rugby italiano che non cresce (il prossimo passo sarà l’esclusione dalla challenge) un campionato nazionale ridotto ad una farsa, ed una chiara mancanza di idee, di strategia e di leadership, qualcuno mi dovrebbe spiegare perché i vertici della FIR stanno ancora al loro posto (e con lauti stipendi). Quanto danno dovranno ancora causare certi personaggi ?

  • Bruno Says:

    Se è lecito fare riferimenti ad altri siti (altrimenti mi scuso con Alessandro) mi permetto di suggerire (sul sito ilgrillotalpa.com) una interessante riflessione (che io condivido al 100%) del presidente del cus padova riguardo alla visione del rugby di base da parte della FIR.
    La dice lunga sul perché il rugby italiano non andrà lontano se non si curano le fondamenta. Altro che accademie e celtic league…

  • Alessandro Says:

    Certo che è lecito! Mancherebbe …

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