Azzurri a testa alta

Parisse vola in meta La Coppa del Mondo di calcio monopolizza i templi del rugby sudafricano, è così che l’Italrugby si ritrova sul Veld a sfidare il Sudafrica migliore di tutti i tempi (campione del mondo, vittorie nel Tri-Nations e Super14) ai 1700 metri di Witbank. Il 29-13 finale racconta di una buona Italia guidata da un sontuoso Parisse, al rientro dal grave infortunio al ginocchio e Man of the Match al termine. L’idea di poter assistere a uno spettacolo sportivo senza l’assillo delle ormai odiate trombette che funestano le partite del mondiale di calcio e la voglia di rugby  portano tanta gente ad assistere al test ma,sfortunatamente per gli Azzurri, gli Springboks non sono i Bafana – Bafana.

Il primo tempo vede l’Italia subire tre mete di Habana, Louw e Steyn cui replicano solo con un calcio di Mirco Bergamasco per il 22-3 all’intervallo.

Sul piano del possesso e del vantaggio territoriale, però, l’Italia tiene botta grazie a una buona touche e nonostante soffra molto in mischia chiusa, dove Steenkamp fa polpette di Castrogiovanni, costretto a uscire dal campo per una brutta botta al costato lasciando il posto ad un ottimo Cittadini.

La ripresa è azzurra grazie alla bella meta di Parisse, propiziata da una intuizione di Tebaldi, che firma un divario più che decoroso contro un Sudafrica capace solo una settimana prima di seppellire la Francia sotto 42 punti.

E se non vi fosse stato l’errore di hadling tra Picone e Pratichetti sotto ai pali sudafricani allo scadere l’Italia avrebbe portato via un 29-20 di grande spessore.

Comunque, gli Azzurri portano a casa un parziale di 10-7 nel secondo tempo che va molto oltre le più rosee aspettative.

Ora l’appuntamento è a East London per sabato prossimo, gli Springboks avranno molto da farsi perdonare e ci sarà poco da stare allegri.

Piccola nota finale: siamo tutti grati per quello che Kaine Robertson, ottimo ragazzo, ha dato al rugby italiano ma ci pare giunto il tempo in cui sia inutile schierare giocatori nati in Nuova Zelanda per vedere delle prestazioni così scadenti in fase difensiva.

Dal momento che Robertson non segna due mete a partita, non riesco a trovare una giustificazione al fatto che quella maglia non appartenga ad un ragazzo nato in Italia che, certamente, avrebbe più voglia di placcare (Benvenuti, Sepe? Fate voi…), di dimostrare attaccamento alla maglia e di morire sul campo, piuttosto che rinunciare a difendere.

SUD AFRICA – ITALIA 29-13
Sabato 19 giugno, ore 15.00 – Puma Stadium, Witbank
Sud Africa: 15 Zane Kirchner, 14 Gio Aplon, 13 Jean de Villiers, 12 Butch James, 11 Bryan Habana, 10 Morné Steyn, 9 Ricky Januarie, 8 Pierre Spies, 7 Dewald Potgieter, 6 François Louw, 5 Victor Matfield (c), 4 Bakkies Botha, 3 Jannie du Plessis, 2 Chiliboy Ralepelle, 1 Gurthrö Steenkamp.
In panchina: 16 Bandise Maku, 17 CJ van der Linde, 18 Alistair Hargreaves, 19 Ryan Kankowski, 20 Ruan Pienaar, 21 Juan de Jongh, 22 Bjorn Basson.
Italia: 15 Luke McLean, 14 Kaine Robertson, 13 Andrea Masi, 12 Matteo Pratichetti, 11 Mirco Bergamasco, 10 Craig Gower, 9 Tito Tebaldi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Alessandro Zanni, 6 Simone Favaro, 5 Quintin Geldenhuys, 4 Valerio Bernabò, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini 1 Salvatore Perugini.
In panchina: 16 Fabio Ongaro, 17 Lorenzo Cittadini, 18 Marco Bortolami, 19 Paul Derbyshire, 20 Simon Picone, 21 Riccardo Bocchino, 22 Gonzalo Canale.
Arbitro: Andrew Small (Inghilterra); Keith Brown (Nuova Zelanda), David Changleng (Scozia); Graham Hughes (Inghilterra)
Marcatori: 13′ cp. Bergamasco, 15′ cp. Steyn, 18′ m. Habana tr. Steyn, 31′ m. Louw, 39′ m. Steyn, 49′ m. Kirchner tr. Steyn, 63′ m. Parisse tr. Bergamasco, 69′ cp. Bergamasco
Note: 53′ cartellino giallo James


2 Responses to “Azzurri a testa alta”

  • Simone Says:

    Bene Cittadini, Tebaldi e Derbyshire. Parisse il solito fenomeno. Sono d’accordo sul fatto che alcuni equiparati non danno alcun valore aggiunto e non fanno la differenza. Io terrei solo Gower e Geldenhuys. Risultato ottimo.

  • M-URC Says:

    Buona Italia in generale. Abbiamo forse sofferto troppo in mischia. Finalmente abbiamo visto qualcosa di buono anche dai 3/4 (soprattutto perche qualche pallone sono riusciti a giocarlo). E’ anche vero che il Sudafrica ha giocato al 70/75%. La nota più positiva secondo me, è stata la tenuta fisica per tutto il match. Complice probabilmente anche il non dover solo difendere per tutta la partita.

Leave a Reply