Mc Kie:”Italiani in Celtic League ? Anche no…”

D'Apice contro i Wasps - foto DAK Tra poco (entro la fine di Gennaio) il Board della Magners Celtic League si pronuncerà – finalmente  – sull’ingresso delle due franchigie italiane nel torneo celtico, ma le speranze che ciò avvenga sono ormai destinate a sfumare nelle brume della pianura padana. Il sito Rugby 1823 del collega Duccio Fumero ha pubblicato integralmente l’intervista concessa dal presidente della Federugby scozzese Gordon Mc Kie, che si era già pronunciato in proposito, che contribuisce a fare chiarezza su quale sia l’idea che si sono fatti a nord del Vallo di Adriano sulla capacità della FIR di condurre il processo di valutazione delle candidate.

In particolare, da sottolineare come venga indicato che la “gestione” del caso-Praetoriani abbia destato “allarme” nel Board.

Insomma, mancanza di programmazione, logiche di affermazione personale a scapito dell’interesse del movimento e tutto il resto hanno contribuito a quello che si preannuncia come l’ennesimo risultato negativo.

Se andrà come nessuno si augura, non si potrà certo parlare di “onorevoli sconfitte”.

Di seguito il testo integrale dell’intervista concessa al Sunday Times:

 

A che punto è la questione Italia in Celtic League?

Noi non siamo preclusi a nulla. Potrebbe essere una buona cosa per il torneo in termini di opportunità commerciali, un più alto numero di spettatori, una maggiore partecipazione e un più alto standard del rugby, e più sponsorizzazioni. Finora, comunque, gli ostacoli all’ingresso italiano in Celtic League non sono stati spiegati chiaramente, e ancor meno compresi.
C’è una certa divisione tra le varie federazioni riguardo al valore della partecipazione italiana. Stiamo esaminando a fondo la questione, riteniamo che la Magners League stia andando bene e cominci ad attrarre di più e a dare ai nostri ragazzi un plus sportivo. Introdurre squadre italiane in quel campionato rende più complessa la struttura della stagione e accresce costi e rischi. Che succederebbe se gli italiani non riportassero i loro migliori giocatori in Italia e noi finissimo per giocare contro semplici squadre di club? E questo cosa farebbe al torneo?

Gli scozzesi hanno una visione ostile perché sono quelli che avrebbero più da perdere?
Siamo stati accusati di non volere le squadre italiane perché sarebbero più forti a livello nazionale e a livello di coppa Heineken, ma questo è un punto di vista superficiale. Un’Italia forte nel Sei Nazioni migliorerebbe sia quel torneo sia l’Heineken. Il nostro punto di vista è influenzato più dalle conseguenze per la Magners League e la struttura della stagione, dovendo giocare quattro partite in più in un campionato già molto intenso. Sono questi i nostri problemi, non di certo il non desiderare che vi partecipino le squadre italiane.
Vi sono altri due punti. La Magners League è seguita da televisioni nazionali. Come funzionerebbe in Italia dove potrebbe essere trasmessa su Sky o su La 7?
Il secondo problema è la sponsorizzazione. Quale marchio copre tutte e quattro le nazioni? A Roma, per esempio, non si trova la Magners.
Affrontiamo questo problema sinceramente a mente aperta, non abbiamo posto ostacoli, ma a livello di comitato i problemi che si sono avuti in Italia hanno dato adito a un certo allarme. Era entrata Roma che poi è stata estromessa e che adesso sta facendo causa alla federazione italiana. Che fa la federazione italiana per appoggiare queste due squadre? Qual è la posizione dell’IRB? Vi sono un sacco di simili problemi.

Scadenze?
Non abbiamo detto di no, ma vogliamo esaminare ulteriormente la questione. Ritengo che la fine di gennaio sia il periodo favorevole per decidere se l’ingresso italiano per la stagione 2010-2011 sia realizzabile. In questo momento non posso dire se sarà possibile rimandarla o se sarà un secco no (esclude, quindi, un sì. ndr). Se non fossimo pronti per la stagione 2010-2011, ci si potrebbe chiedere quanto sarebbe adeguata la stagione 2011-2012, dal momento che quello è l’anno della Rugby World Cup.

Gli scozzesi non portano sponsorizzazioni o televisioni alla Magners League… come possono criticare l’Italia proprio per queste stesse cose?
Noi siamo stati i parenti poveri nella Magners League, perché non abbiamo un broadcast partner disponibile. Il Galles ha S4c e BBC Wales, l’Irlanda ha Setanta, TG4 e RTE, noi non abbiamo un bel niente. Abbiamo la SVT, che però è stata predisposta più grazie ai nostri sforzi che ai loro. Ciò ci impedisce di essere considerati un partner alla pari e di avere una posizione alla pari al tavolo del consiglio. Spero che tramite il ‘broadcasting commission’ (Comitato Tv) e altre cose che stanno avvenendo a Hollyrood, il governo scozzese s’impegnerà a fare qualcosa a questo proposito.


3 Responses to “Mc Kie:”Italiani in Celtic League ? Anche no…””

  • Bruno Says:

    Quanto emerge dall’intervista è un sano approccio pragmatico al problema. Mi chiedo perché da parte della federazione si sia scelto fin dall’inizio di lasciare nelle mani delle franchigie degli aspetti così importanti come quello del main sponsor (quindi non gli sponsors per singola franchigia) ed i contratti televisivi. Almeno questa è l’impressione che, dal di fuori, si ha della questione. Oppure, se se ne sono occupati, hanno evidentemente fallito.
    In un caso o nell’altro la federazione dovrebbe dare qualche spiegazione al riguardo, ad iniziare dal suo interno se solo si avesse un consiglio federale degno di tale nome invece di una schiera di yes-men.

  • edo Says:

    In effetti do ragione agli scozzesi, tutta la questione e stata portata avanti malissimo dalla federazione e questi sono i risultati…
    Ma scusate io non sono espertissimo nelle regole che decretano la scelta di una franchigia ma non era cosa più semplice costruire con la supervisione della fir 2 franchigie una del centrosud e una del centronord?punto e basta cosi magari si creavano davvero due selezioni indipendenti e con un bacino di giocatori di cui poter disporre davvero ampio…ma alla fine gli aironi del nord che squadra costruiscono? che solo viadana ha giocatori all’altezza “forse….visti i risultati europei”di tale league”un viadana a? e treviso?uguale… quindi gia tutto ciò e sbagliato secondo me in quest’ottica ma come sempre in italia le cose semplici e lampanti non sono fatte per noi…bah!

  • rino Says:

    Penso che ci sia poco da aggiungere all’intervista, se i fatti sono questi hanno ragione loro, ci sono dei parametri da rispettare e basta, non ci hanno mica obbligato a fare questa benedetta celtic……
    Per quello che riguarda la federugby non posso fare commenti, è da troppo poco tempo che mi interesso a questo sport, ma se può essere di conforto io sono tesserato alla federazione italiana tiro a volo, una federazione vincente, forse è lo sport italiano con la media più alta di vittorie olimpiche e mondiali, ebbene vi posso assicurare che regna un pressapochismo indecente e una continua lotta per la poltrona che possa assicurare la realizzazione di interessi personali invece che di tutti…..siamo italiani.
    cerchiamo di divertirci senza pensare ad altro!!
    auguri per un sereno natale e buon anno.

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