Amlin Challenge Cup, lezione di inglese

D'Apice contro i Wasps - foto DAK Non poteva finire altrimenti. La Futura Park Rugby Roma cede al Tre Fontane di fronte ai London Wasps con il punteggio di 57-0. Impressionante la partecipazione degli appassionati inglesi in maglia giallonera che hanno festosamente invaso l’impianto dell’Eur sfruttando l’occasione per vedere Roma. Un piccolo esempio di quello che potrebbe succedere con i Praetoriani in Celtic League, un’occasione irripetibile che il rugby italiano sta gettando via.

Sul campo troppo evidente la differenza fisica e tecnica tra i bianconeri e le Vespe londinesi, capaci di vincere la Heineken Cup solo due anni fa.

Nove mete a zero la dicono lunga sull’andamento del match anche se nel primo tempo, quando il carburante dei romani non era ancora esaurito, la partita ha avuto un senso.

Peccato per due calci piazzati abbordabili falliti da Freschi e per un paio di azioni nei 22 metri inglesi vanificate da errori banali di precipitazione.

Peccato, anche, per la terza meta dei Wasps, quella che ha scavato il solco, giunta al 28′ ad opera del pilone Beech sugli sviluppi di una touche originata da un possesso regalato dai romani.

Prima ancora sono stati Ward al 6′ e il n.8 Ward-Smith a violare l’area di meta bianconera per il 19-0 all’intervallo.

 Eppure, sono buone le indicazioni per la Roma in vista della ripresa del campionato.

Soprattutto in touche e in mischia chiusa i miglioramenti sono evidenti.  

Nel secondo tempo arrivano altre sei mete inglesi mentre Pratichetti fa giustamente riposare gli uomini-chiave, sabato prossimo la Roma sarà a Venezia per un match fondamentale.


3 Responses to “Amlin Challenge Cup, lezione di inglese”

  • Simone Says:

    non sono d’accordo su “Pratichetti fa giustamente riposare gli uomini-chiave”…questi sono impegni da affrontare al massimo.

  • Alessandro Says:

    In realtà i cambi sono arrivati dopo che il risultato non poteva più essere discusso, ben dentro il secondo tempo. Per questo penso che siano arrivati “giustamente”. A quel punto era inutile rischiare, ma la Roma ha affrontato il match con la migliore formazione possibile. Grazie Simone e a presto!

  • M-URC Says:

    Come detto nell’articolo la partita è durata 30 minuti. Poi lo strapotere dei London Wasps ha preso il largo.
    Comunque parlando dei primi 30 minuti la RR mi è sembrata efficace sia in touche che in mischia. Aggressiva nella parte difensiva e abbastanza pungente nella costruzione del gioco. Io segnalerei anche una touche vinta ad un metro dalla linea di meta che però non si è riusciti a concretizzare. Per il resto ho visto un ottimo Toniolatti che praticamente ha placcato tutto quello che gli capitava davanti (molto migliorato in questo fondamentale) e che ha fatto una ottima partita, una mischia gagliarda (considerando quali avversari avevamo davanti) e buona touche. Freschi grintoso ma piuttosto deludente sia al piede che in manovra.

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