La Capitolina volta pagina, presentato Pancho Rubio

Tinari con Rubio e Camardon L’AlmavivA Capitolina volta pagina:”In dodici anni di storia non lo abbiamo fatto spesso – spiega il presidente Tinari – ma è giunto il momento di aprire il nostro terzo ciclo.” La sconfitta di sabato scorso a Rovigo funge da spartiacque per il futuro :”Non aver raggiunto l’Europa condiziona i nostri progetti. Dopo l’inizio completamente dedicato al settore giovanile e dopo la seconda fase con l’arrivo in Super10 ora è il momento di tornare alla missione originaria di valorizzazione dei giovani, in attesa che il rugby italiano faccia chiarezza sul futuro.”


Tinari si riferisce all’ormai ineludibile varo di due Selezioni federali che fungano da passaggio intermedio tra la Nazionale e un campionato che potrebbe così tornare veramente “italiano”.

Per affrontare la nuova sfida la Capitolina , che ha rinnovato la sua gratitudine a Mascioletti che si prenderà un anno di pausa, affida il timone ad un nocchiero che conosce bene le acque che dovrà navigare.

Si tratta di Francisco “Pancho” Rubio, classe ’64, uno che la Capitolina ha contribuito a farla nascere:”Sì, nel 1996 ero in Italia e dopo l’esperienza da giocatore con Paganica e Lazio allenavo il mini-rugby del Cus Roma – racconta Rubio – e sono stato tra i soci fondatori del club, per me è un ritorno a casa.”

In realtà, come molti argentini coinvolti nel rugby, Rubio di case ne ha almeno due.

Nato a Buenos Aires, vi tornò proprio nel 1996 per intraprendere una brillante carriera di allenatore nell’ambito dell’Union Rugby de Buenos Aires.

Alla guida delle varie selezioni dell’U.R.B.A. Pancho ha collezionato la bellezza di 15 campionati vinti, ricoprendo dal 2002 il ruolo di responsabile dello sviluppo dei giocatori della nazionale argentina U.19 e U.21.

“In Argentina ho sviluppato un buon lavoro ma il progetto della Capitolina e la serietà della società mi hanno fatto decidere per il ritorno a Roma.”

Dare più spazio ai giovani farà rima con ridimensionamento?:”Io amo lavorare con i giovani ma qui vogliamo vincere.

Costruiremo un sistema che integrerà le due esigenze.”

Rubio, che si occuperà personalmente della mischia, avrà al suo fianco Camardon che smetterà di giocare per allenare i tre-quarti.


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