Dopo le scuse di Bergamasco, gli Azzurri alla Borghesiana

Mauro Bergamasco“Mi scuso per quanto accaduto in campo con Lee Byrne, il diretto interessato, con i miei tifosi, con il mio club lo Stade Francais e con la Federazione Italiana Rugby. Il mio gesto non ha nulla a che fare con i valori del rugby e dello sport in genere, il mio compito sarà quello di dimostrarlo quanto prima.” Mauro Bergamasco affida al suo sito, www.mbergamasco.it, le scuse ufficiali dopo la squalifica di 13 settimane comminatagli dalla Commissione Disciplinare dell’RBS Sei Nazioni 2008.


A citarlo il commissioner Peter Brown (scozzese…) abile nel fare le pulci ai filmati BBC per trovare materia di squalifica ai danni degli Azzurri che contenderanno proprio alla Scozia il cucchiaio di legno nell’ultima giornata del Torneo.

Ma, intanto, c’è da affrontare la difficile trasferta parigina di domenica prossima, 9 marzo.

Allo Stade de France l’Italia affronterà la Francia del rinnovamento che il ct Lievremont continua a stravolgere ad ogni convocazione:”Il mio obiettivo è il mondiale del 2011 e voglio testare tutti i nuovi talenti al massimo livello.”

I francesi, beati loro, se lo possono permettere con la fioritura di talenti che si ritrovano.

A Mallett non dispiacerebbe la stessa abbondanza ma dovrà accontentarsi di quello che, per ora, passa il convento.

Nel gruppo che si è ritrovato ieri sera a Roma nel ritiro della Borghesiana, dunque, spazio al debuttante Jaco Erasmus, di origine sudafricana ma eleggibile perché da molti anni in Italia, e ai rientri di Reato e Robertson, recuperato dall’infortunio muscolare.

Dopo la dura sconfitta di Cardiff è presumibile che Mallett insista nel confermare Masi all’apertura.

Le ragioni non mancano, prime fra tutte quella di non bruciare il generoso aquilano che, intercetto a parte, contro il Galles ha mostrato progressi nel gioco al piede oltre alla solita affidabilità difensiva.

Conferma in vista anche per Marcato, indispensabile dalla piazzola e autore di un buon esordio al Millenium nel ruolo di estremo.

Sulle spalle della Francia pesa la pressione della stampa locale dopo la sconfitta casalinga ad opera dell’Inghilterra, ma non c’è da aspettarsi vantaggi.


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