RWC ‘ 07, ha vinto lo spirito del rugby

Smit con la coppaIl palcoscenico è quello dello Stade de France di S. Denis, sede della finale della Rugby World Cup 2007 di sabato scorso. La partita è appena terminata e lo stadio sembra un disco volante calato sulla periferia parigina pieno di luci, colori e sudafricani festanti per la vittoria. La cerimonia della premiazione va un poco per le lunghe, le telecamere mostrano l’orafo di fiducia dell’International Board che sta finendo di incidere il nome del Sudafrica accanto a quello degli altri vincitori sulla fascia d’oro che copre la base di legno della coppa.


Si va di fretta, il cerimoniale ha le sue regole e ci sono Sarkozy, Gordon Brown(premier inglese), Thabo Mbeki, presidente del Sudafrica che aspettano sul campo.

La fretta, si sa, non aiuta e l’anziano orafo si dimentica di riavvitare la coppa alla base.

Quando Syd Millar consegna la Web Ellis Cup nelle mani del capitano Smit la base resta sul tavolo, sembra di essere su Scherzi a Parte.

Questo è il rugby.

Puoi giungere al professionismo più esasperato, puoi guadagnare montagne di soldi dai diritti televisivi e dagli sponsor, puoi allenare i giocatori fino a farli diventare superman in maglietta e calzoncini.

Ma, vedrai, lo spirito del rugby si vendicherà ricordandoti che non ti devi allontanare da lui.

C’è da augurarsi che l’International Board si accorga dell’avvertimento e riveda la sua decisione di ridurre da venti a sedici le squadre partecipanti alla prossima edizione.

Sono rimasti nel cuore e negli occhi di tutti i magnifici dilettanti del Portogallo, le splendide espressioni di rugby-naive mostrate dalle Fiji o da Tonga, la voglia dei georgiani di uscire dal loro isolamento a forza di prestazioni strabilianti.

Lo sviluppo mondiale del rugby passa attraverso la diffusione del gioco nelle zone del globo fuori dal circuito internazionale.

Queste rappresentative possono migliorare solo confrontandosi con l’alto livello.

L’Argentina è un esempio.

Da anni chiede di essere inclusa in un torneo internazionale che porta soldi e sviluppo, il Tri-Nations sarebbe l’ideale.

Dopo il terzo posto nella Rugby World Cup giocata magnificamente umiliando due volte la Francia, c’è da giurarci, ci riuscirà.

La fase a gironi ha esaltato le “piccole”, la fase ad eliminazione diretta ha emesso verdetti inattesi.

Nel rugby c’è poco di scontato.

Lo sanno fin troppo bene in Nuova Zelanda.

Giunti al mondiale nelle vesti dei super-favoriti, gli All Blacks sono rimasti schiacciati dalla loro stessa consapevolezza.

Nel quarto di finale perduto contro la Francia, sono parsi troppo supponenti.

Non calciare un drop in una situazione di punteggio che li vedeva sotto di due punti a 5’ dalla fine in capo ad un’azione costruita da 26 fasi(26!) di gioco perché convinti di marcare una meta è stato delittuoso.

Certo, il passaggio in avanti di Traille per Michalak l’arbitro non l’ha visto, ma lo spirito del rugby si è vendicato anche per questo.

Mai dimenticare l’umiltà ed il rispetto per gli avversari.

La World Cup si è rivelata come un romanzo pieno di storie nella storia.

Della fantastica Argentina di Pichot e Contepomi abbiamo detto, ma straordinario è stato il torneo dell’Inghilterra.

Campione uscente, dalla finale del 2003 a quella di sabato scorso ha vissuto quattro anni di travagli e sconfitte, simboleggiate dalla parabola del suo alfiere Jonny Wilkinson.

Dopo il drop trionfale della finale contro l’Australia non ha trovato pace.

Tredici operazioni chirurgiche, ginocchia in frantumi, spalle distrutte e ricostruite.

Eppure, all’appuntamento mondiale, ecco il fuoriclasse pronto a trascinare il XV della Rosa ad un’altra finale, giusto in tempo per abdicare con onore.

E con onore ha vinto il Sudafrica, finalmente multietnico ma senza le assurde quote razziali che la politica voleva imporre e alle quali ha resistito il ct Jack White.

Onore ai vincitori, dunque.

L’appuntamento è per il 2011 in Nuova Zelanda, ma nel frattempo non tradite lo spirito del rugby, si vendicherebbe.


2 Responses to “RWC ‘ 07, ha vinto lo spirito del rugby”

  • MelaFromNZL Says:

    1) che sollevio…la vittoria del South Africa;
    2) che ironia l’inghilterra e il suo alfiere (come lo chiami) vinti al loro stesso gioco;
    3) RWC 2011 sembra gia’ dietro l’angolo e spero anche io con 20 squadre.
    4) il rugby qui con la finale ANZC ha finalmente trovato pace….finche’ la NZRU annuncera’ il nuovo allenatore.
    Saluti, vado in letargo….

  • Alessio Says:

    Se le parole di Lo Cicero di qualche giorno fa (testualmente “…Siamo stati troppo presuntuosi, e tra noi c’era qualcuno che pensava ad altro. Dovevamo essere piu’ umili…”)sono vere, lo spirito del rugby si è vendicato anche con noi italiani: e alla fine è giusto così.

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