Super10, la Capitolina getta via la vittoria contro il Petrarca

Quattro punti gettati alle ortiche. È questa la sintesi che racconta nella maniera più efficace il suicidio dell’AlmavivA Capitolina che regala la vittoria al Carrera Petrarca Padova (15-16 il risultato) protagonista di una prova incolore.


La meta di Koyambole trasformata da Little a tempo ormai scaduto ha sancito il sorpasso dei patavini in una gara che la Capitolina aveva condotto sin dal 3’ minuto.

Sfuma così la possibilità per i romani di avvicinare l’Overmach Parma che occupa quel sesto posto valido per l’ingresso in Europa, obiettivo stagionale per la squadra del presidente Tinari.

Il match, non entusiasmante dal punto di vista tecnico, viveva di una maggiore predisposizione al gioco da parte dei bluamaranto rispetto all’abulia del Petrarca, brutta copia della bella squadra in grado di battere il Benetton Treviso nel turno precedente.

I calciatori di entrambe le compagini, Raineri e Little, si assumevano la responsabilità di produrre i punti a tabellino nel primo tempo, terminato sul 9-3 per i padroni di casa.

Nonostante il vantaggio coach Mascioletti aveva da recriminare già all’intervallo per un paio di possibilità di marcare meta gettate al vento dai suoi.

Soprattutto Camardon e Sepe apparivano imprecisi e non erano in grado di finalizzare due buone azioni della Capitolina.

Peraltro, i romani esibivano un’ottima prova in fase difensiva e un grande controllo delle fonti del gioco complici l’inguardabile touche degli ospiti e un pacchetto di mischia mai avanzante che impedivano alla squadra di Presutti di controllare l’ovale.

Nel secondo tempo continuava l’alternanza dei calci con un Raineri quasi perfetto dalla piazzola, solo un errore al 56’, e puntualissimo nei placcaggi.

La Capitolina continuava dominare nel possesso e a buttare via occasioni su occasioni per marcare mete fino a quella solare vanificata da Saccà, del resto ottimo nel resto del match.

Intorno alla metà del secondo tempo il flanker riusciva ad involarsi sulla destra dell’attacco romano, trovandosi davanti il solo Acuna e con un doppio sostegno con Camardon all’interno e Molaioli all’esterno.

Anziché fissare il difensore e lanciare uno dei due compagni in meta si lasciava chiudere nel placcaggio di Acuna perdendo il tempo per il passaggio.

Meta mangiata, meta subita.

A tempo ampiamente scaduto il Padova riusciva a violare la meta con il n.8 Koyambole cancellando il sogno della Capitolina.

Il Super10 lascia ora spazio al Sei Nazioni e alla Coppa Italia per tornare il 24 marzo.


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