Esordio amaro per la Capitolina in Super10, Calvisano ancora lontano

Duro impatto con il Super10 per la neo-promossa Almaviva Capitolina che, dopo aver dominato senza opposizione il campionato di serie A la scorsa stagione, assaggia il pane duro della massima serie, il Calvisano passa con il punteggio di 28-7.

Enormi problemi in touche, difficoltà di mantenere un possesso di qualità sui breack-down dove vengono impegnati troppi uomini, organizzazione insufficiente soprattutto in difesa.

Non è il Calvisano il banco di prova più agevole per un esordio, ma per i romani sono molti gli aspetti su cui lavorare.


Al 3’minuto il Calvisano fa pesare la maggiore esperienza: Sepe si fa attirare all’esterno dalla corsa di Vodo che scarica per l’incrocio all’interno di Spragg.

L’italo-inglese vola in meta, la trasformazione di Scanavcca fissa il 7-0 per gli ospiti.

Passano solo 5’ minuti e la veloce ala tocca in area di meta per la seconda volta chiudendo un’azione al largo del Calvisano.

Gli uomini di Mascioletti sembrano in trance ma al 13’ il 19enne Sepe, già due caps in nazionale, piazza l’acuto del purosangue sotto gli occhi del ct azzurro Berbizier intercettando un presuntuoso passaggio di Griffen e bruciando l’erba del Flaminio fino alla terra promessa.

Raineri trasforma il 7-14.

Al 18’ è ancora Spragg a sfruttare una bella iniziativa di Zanoletti e a marcare per il 7-21.

Lo stesso Zanoletti marca al 26’ la quarta segnatura per gli ospiti e per la Capitolina è notte fonda.

A questo punto il Calvisano abbassa per la prima volta il ritmo infernale mantenuto fin lì soprattutto per merito di Griffen lasciando ai romani la possibilità di costruire la prima azione degna di nota ma al 33’, in capo ad una buona trama, i bluamaranto vanificano una buona occasione perdendo una touche in zona d’attacco, il primo tempo si chiude sul 7-28.

La seconda frazione di gioco si apre con il Calvisano a tirare il fiato e la Capitolina più presente sui punti di incontro e precisa in touche, quindi con un maggiore possesso.

Al 53’ Caffaratti lancia Santillo che, egoista nell’occasione, calcia pre sè anziché servire Sepe, ma i romani sono vivi.

Il gioco diventa duro e a farne le spese è Gissing che riceve al 55’ un giallo per stamping.

Al 61’ anche Bocca riceve il giallo dell’espulsione temporanea e la Capitolina sposta in avanti il baricentro del proprio gioco senza però approfittarne in termini di punteggio.

Ancora troppa imprecisione in touche e anche la mischia chiusa, nonostante l’ingresso del pilone argentino Bonorino, ha i suoi problemi.

I minuti sfilano via con i vice-campioni del Calvisano a controllare le operazioni e i padroni di casa alla ricerca dell’equilibrio perduto, ma l‘esito dell’incontro è segnato.

L’ingresso di Toniolatti alla mischia con il conseguente spostamento di Camardon a centro e Raineri pare aver dato maggiore ritmo al gioco dei romani, anche se la partita vera è durata solo prer il primo tempo.

La Capitolina chiude in difesa e incassa la prima sconfitta.

Mascioletti dedicherà una settimana di lavoro intenso alla preparazione del prossimo incontro a Padova contro il Petrarca, pagato lo scotto dell’esordio c’è un campionato da costruire.

Man of the match: certamente l’italo-inglese Spragg con le sue tre mete ha esordito alla grande, ma senza il ritmo impresso da Griffen nel prino tempo per il Calvisano non sarebbe stato lo stesso.


Leave a Reply