RBS Sei Nazioni 2014, inizio incoraggiante. Ma serve la vittoria

Una delle edizioni più belle dell’Italia nella storia del Sei Nazioni cede le armi di fronte a un grande Galles che ha dovuto faticare per venire a capo dei giovani italiani schierati da Brunel. Il punteggio di 23-15, appena un punto sopra al break, ha un grande valore se si considera che è stato ottenuto al Millennium Stadium, la casa dei bi-campioni in carica di Warren Gatland che puntano con decisione alla terza vittoria consecutiva. Basti pensare che planetrugby.com, la bibbia del rugby britannico, alla vigilia dava gli azzurri perdenti per otre 20 punti.

E allora l’Italrugby riporta dalla trasferta in Galles la certezza che nuovi, importanti giocatori, stanno crescendo alle spalle del gruppo storico guidato da Parisse e Castrogiovanni.

L’onore della prima pagina la merita tutta Michele Campagnaro, classe 1993 nato a Mirano, centro del Benetton Treviso che ieri si è preso il lusso di marcare due mete in faccia all’arrogante ma fortissima linea dei tre-quarti gallesi.

Non solo.

Campagnaro ha realizzato una doppia impresa, guadagnando il titolo di Man of the Match da parte dei nostri avversari, un onore che rarissimamente viene assegnato a un giocatore della squadra che perde.

Ebbene, placcaggi devastanti, sostegno, due mete splendide per tecnica, prontezza, velocità e capacità di leggere il gioco che proiettano Campagnaro tra le sorprese di queste prime partite dell’RBS Sei Nazioni 2014.

Il Millennium Stadium gli tributa l’onore che merita, ora deve solo rimanere umile.

Più contrastato l’esordio di un altro giovanissimo, Angelo Esposito che con un banale errore al 4′ regala la pime meta a Cuthbert.

Poi però Esposito riguadagna fiducia sostenuto dai compagni, placca e si propone dimostrando buona personalità.

Bene anche l’altra ala Leonardo Sarto, che ha dimostrato qualità fisiche superiori.

Ma l’Italia ha perduto.

La prestazione dell’intero gruppo, però, regala speranza ai cuori azzurri saliti a Cardiff sfidando pioggia e vento per cantare, orgogliosi, l’Inno di Mameli.

Il match si apre con l’errore che abbiamo raccontato, vale il 7-0 per i Dragoni senza fatica, peserà tantissimo al termine.

Ma l’Italia dimostra subito che è in campo per accettare la battaglia e gli azzurri scendono in trincea.

Al 7′ Sarto salva una situazione difficile come fosse Burnich, calciando fuori un pallone velenoso.

Poi, pian piano, Parisse e Allan guidano la squadra nel campo avversario.

Dopo un calcio per parte allo scadere del primo tempo Sgarbi si fa superare da Jamie Roberts che assiste Scott Williams per la più facile delle mete, all’intervallo è 17-3.

Nel secondo tempo scendono in campo XV guerrieri azzurri, al 43′ un placcaggio combinato di Rizzo e Bortolami riconquista l’ovale che giunge al largo.

Sarto calcia profondo e Campagnaro è il più lesto, 17-8 e pieno di fiducia.

Nel finale due piazzati di Halpenny tengono l’Italia lontana ma al 70′ Campagnaro intercetta l’ovale e vola per 70 metri fino alla meta.

L’Italia c’è.

GALLES – ITALIA 23-15
Sabato 1 febbraio, ore 15.30 – Millennium Stadium
Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Alex Cuthbert, 13 Scott Williams, 12 Jamie Roberts, 11 George North, 10 Rhys Priestland, 9 Mike Phillips (68′ Rhys Webb), 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Dan Lydiate (65′ Sam Warburton), 5 Alun Wyn Jones, 4 Luke Charteris (58′ Andrew Coombs), 3 Adam Jones (65′ Rhodri Jones), 2 Richard Hibbard (68′ Ken Owens), 1 Paul James
Italia: 15 Luke McLean, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Alberto Sgarbi, 11 Leonardo Sarto (77′ Tommaso Iannone), 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori (66′ Tobias Botes), 8 Sergio Parisse, 7 Mauro Bergamasco (58′ Francesco Minto), 6 Alessandro Zanni, 5 Quintin Geldenhuys, 4 Marco Bortolami (68′ Joshua Furno), 3 Martin Castrogiovanni (68′ Lorenzo Cittadini), 2 Leonardo Ghiraldini (58′ Davide Giazzon), 1 Michele Rizzo (55′ Alberto De Marchi)
Arbitro: John Lacey
Marcatori: 4′ m. Cuthbert tr. Halfpenny, 14′ cp. Allan, 29′ cp. Halfpenny, 39′ m. S.Williams tr. Halfpenny, 43′ m. Campagnaro, 67′ cp. Halfpenny, 69′ m. Campagnaro tr. Allan, 74′ cp. Halfpenny


3 Responses to “RBS Sei Nazioni 2014, inizio incoraggiante. Ma serve la vittoria”

  • jazztrain Says:

    Sarto come Burnich, forte… :-)

    Sarto, non Sarti come il famoso portiere… ;-)

  • RalloBs Says:

    Sono completamente d’accordo, a parte che la sfida contro pioggia e vento per cantare l’Inno di Mameli non deve essere stata molto ardua considerato che il tetto del Millenium Stadium era chiuso dalle prime ore del mattino :-)

  • Alessandro Says:

    Cero, ero lì! Sarà che avevo la febbre ma per arrivare allo stadio la pioggia e il vento l’abbiamo presa tutti… intendevo questo ;-)

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