RBS Six Nations 2012, a Cardiff l’Italia evita il diluvio

Cuthbert a segno contro l'Italia Cardiff – Sotto l’insolito sole di Cardiff l’Italrugby versione “linea del Piave” riesce nell’intento di evitare il temuto diluvio contenendo il punteggio sul 24-3 (due mete subite) al cospetto di un Galles in grado di sbriciolare qualsiasi difesa. I Dragoni Rossi che si avviano a giocare per la vittoria dell’RBS Sei Nazioni 2012 e per il Grand Slam la prossima settimana contro la Francia fanno davvero paura. Le accelerazioni di North, Cuthbert e Roberts possono mettere in difficoltà chiunque e per fermarli gli azzurri hanno indossato la tenuta da combattimento e si sono asserragliati in un fortino che, tutto sommato ha tenuto.

Molti dei giocatori di Brunel si sono immolati in una partita tutta lotta e sofferenza fornendo prestazioni di assoluto rilievo, come nel caso di Favaro.

Il 23enne flanker degli Aironi ci ha messo tutta la sua voglia di combattere risultando spesso decisivo sui punti d’incontro e prendendosi il lusso di portare il pallone in diverse occasioni, guadagnando la promozione sul campo.

Il problema, e grosso, l’Italia lo ha quando è in possesso dell’ovale.

Con una rimessa laterale perfetta – nel primo tempo – e una solida mischia gli azzurri hanno avuto alcune possibilità per uscire dall’assedio riuscendo a sfruttarle solo due volte.

Al 13′, quando Mirco Bergamasco piazza la punizione per gli unici tre punti italiani, e al 39′, quando Parisse decide inspiegabilmente di calciare in rimessa laterale una punizione da posizione comoda invece di andare per i pali.

Dopo la rimessa laterale però il pallone sfugge dalle mani di Cittadini, vanificando tutto.

Andare al riposo sul 9-3 dopo aver scongiurato mete avversarie che sembravano ormai segnate rinfranca gli Azzurri che scendono in campo nella ripresa decisi a giocare di più.

L’idea riesce solo in parte e al 50′ costa il prezzo più alto.

Dopo nove fasi di gioco gli italiani perdono banalmente l’ovale a metà campo, Halfpenny innesca Roberts che ingrana tutte le marce, taglia all’interno e vola in mezzo ai pali.

Il Millennium Stadium esplode in un ruggito liberatorio, il rischio è che le difese azzurre cedano di schianto, ma stavolta non accade.

I gallesi giocano sull’entusiasmo e le maglie rosse sono ovunque, ma Parisse, Zanni, Canale, Geldenuhys e gli altri placcano tutto e la diga tiene botta.

Al 61′ Halfpenny si merita il giallo e l’espulsione temporanea per un placcaggio pericoloso su Parisse.

In superiorità numerica cambia poco, anzi, è il Galles a marcare tre punti per un piazzato di Priestland al 70′.

Al 78′ arriva anche la seconda meta di Cuthbert, veloce e potente nell’aggirare Staibano bruciare l’erba del Millennium e andare a segnare in bandierina.

Si torna a casa con un divario decente, ma la strada è ancora lunga.

GALLES – ITALIA 24-3
Sabato 10 marzo, ore 15.30 – Millennium Stadium, Cardiff
Galles: 15 Leigh Halfpenny (75′ James Hook), 14 Alex Cuthbert, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 George North, 10 Rhys Priestland, 9 Mike Phillips (72′ Rhys Webb), 8 Toby Faletau (66′ Ryan Jones), 7 Justin Tipuric, 6 Dan Lydiate, 5 Ian Evans, 4 Alun-Wyn Jones (63′ Luke Charteris), 3 Adam Jones (71′ Paul James), 2 Matthew Rees (63′ Ken Owens), 1 Gethin Jenkins (c).
Italia: 15 Andrea Masi (71′ Giulio Toniolatti), 14 Luke McLean, 13 Gonzalo Canale (66′ Tommaso Benvenuti), 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco, 10 Kristopher Burton, 9 Fabio Semenzato (66′ Tobias Botes), 8 Sergio Parisse, 7 Simone Favaro (63′ Robert Barbieri), 6 Alessandro Zanni, 5 Cornelius Van Zyl (52′ Marco Bortolami), 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini (52′ Fabio Staibano), 2 Leonardo Ghiraldini (55′ Tommaso D’Apice), 1 Andrea Lo Cicero (72′ Lorenzo Cittadini).
Arbitri: George Clancy (Irlanda); Peter Fitzgibbon (Irlanda), Peter Allan (Scozia); Graham Hughes (Inghilterra)
Marcatori: 10′ cp. Halfpenny, 13′cp. Bergamasco, 20′ cp. Halfpenny, 37′ cp. Halfpenny, 50′ m. Roberts tr. Halfpenny, 70′ cp. Priestland, 78′ m. Cuthbert
Cartellino giallo: 62′ Halfpenny


One Response to “RBS Six Nations 2012, a Cardiff l’Italia evita il diluvio”

  • Bruno Says:

    E’ stata una partita emblematica dello stato del nostro rugby tutto sommato. Siamo di una categoria nettamente inferiore alle nostre consorelle e riusciamo a non uscirne con passivi pesanti soltanto se ci limitiamo a difendere. Mallet dopo tutto su questo aveva puntato. Il Galles (fortunatamente per noi) aveva la pancia piena per la triple crown e la testa alla partita con la francia. Il suo unico obiettivo era quello di spendere poche energie ed evitare infortuni. Una volta messo al sicuro il punteggio si sono limitati a calciare e basta (cosa insolita per loro) e ad aspettare i nostri errori, che puntualmente arrivano se proviamo a giocare più di cinque fasi. Peraltro la prima volta che abbiamo provato a giocare un pò aperto siamo stati regolarmente puniti. Non vuole essere un commento cattivo, è soltanto prendere atto di una realtà. Il nostro rugby non è cresciuto perché non è cresciuto il livello dei nostri tecnici di base e dei nostri vivai. Abbiamo più praticanti dei gallesi, ma un ragazzino gallese di 14 anni sà giocare a rugby, i nostri no. A 18 anni sono pronti per il professionismo, i nostri no. Tutto qui. E si torna al problema di fondo. Si spendono soldi per le accademie e per gli aironi di turno, ma non si investe dove serve davvero.
    Adesso una vittoria con la scozia (che non è così scontata) metterà tutto a posto. Ma sarà stato un altro anno perso per la rifondazione vera del nostro rugby.

Leave a Reply