Stadio Flaminio, un paradosso italiano

Andrea Masi contro la Francia Un paradosso italiano. La questione dei lavori di ammodernamento e ristrutturazione dello Stadio Flaminio e la permanenza a Roma delle partite dell’Italia nel Sei Nazioni sembrano dipendere dal parere in merito della famiglia Nervi cui spetterebbe la proprietà intellettuale dell’impianto, nonostante la sentenza 1749 del 2008 del Consiglio di Stato asserisca che tale diritto decade con la morte dell’autore. La storia è tornata di attualità dopo il Consiglio Federale che nello scorso week end ha preso decisioni importanti e innovative per il rugby italiano, come la decisione di far partecipare la Nazionale U.20 al campionato di A2,  offuscate dalla nota che cita la possibilità di trasferire a Firenze le partite del torneo più importante del rugby mondiale nel caso non si ultimassero in tempo i lavori stabiliti col Comune di Roma.

Il sindaco Alemanno ha subito sottolineato come l’Amministrazione ha fatto tutto quello che doveva (compreso stanziare 10 milioni di euro per i lavori) e che manca solo il benestare della famiglia Nervi, la FIR ha già detto che non avrebbe intenzione di lasciare la Capitale ma non può non tener conto della disponibilità del Comune di Firenze che offre il Franchi, pensate, anch’esso progettato da Pierluigi Nervi.

La cosa curiosa è che nel dossier di candidatura agli Europei di calcio 2016 c’è un progetto di ristrutturazione dello stadio con tanto di copertura che è stato deliberato dal Comune di Firenze senza alcuna reazione da parte della famiglia Nervi, abbastanza per sollevare qualche dubbio sul comportamento degli eredi dell’illustre architetto che, in caso di fallimento dei lavori al Flaminio, dovranno assumersi una pesante responsabilità.


4 Responses to “Stadio Flaminio, un paradosso italiano”

  • Luca67 Says:

    Lo stadio Artemio Franchi subì già dei lavori di ristrutturazione in occasione dei mondiali di Italia ’90. Come potete leggere di seguito, non furono eseguite modifiche strutturali ma comunque fu fatta una importante opera di ristrutturazione. Due pesi due misure?

    …Struttura semplice e importante, quella del “Comunale”.
    Pier Luigi Nervi, uno dei più prestigiosi architetti del secolo scorso, ideò una struttura e una linea che, ancora oggi, è ammirata e apprezzata, in tutto il mondo.

    Molte le modifiche e le novità avvenute nel corso degli anni. Poco dopo l’inaugurazione venne edificata la torre di maratona e le “scale elicoidali”.

    Le Belle Arti lo considerano una delle opere più importanti della nostra città e della nostra nazione. Anche per questo, in occasione dei Mondiali di Italia 90, le opere di ristrutturazione non furono affatto facili.
    Niente venne modificato della struttura, ma il campo di atletica sparì per far spazio al Parterre e a molte centinaia di posti in più…

    http://www.beppechiappella.com/italiano/franchi/franchi.htm

  • Luca67 Says:

    E aggiungo:
    Se vi collegate al sito segnalato potrete vedere le fotografie; lo stadio è molto simile al Flaminio. Dopo gli ultimi lavori (non fattibili al Flaminio per vari motivi) lo stadio ha raggiunto la capacità: 47,300 spettatori.

  • damiano Says:

    Si ma il Franchi ha dei posti ancora più stretti del Flaminio e muoversi è quasi impossibile.
    Oltrettutto c’è una questione molto importate che nessuno porta all’attenzione, che è quella della sicurezza. Il Flaminio è stato portato da 24000 a 32000 posti riducendo con le impalcature le entrate/uscite invece del contrario. Ringrazimo il cielo che ad oggi non è mai successo nulla.
    Poi fa scandalo che in 11 anni nn hanno nemmeno mai risrtutturato i bagni. E infine qlcuno chiedesse ai Nervi perchè nn hanno protestato quando sono state aggiunte le impalcature che cambiavano la fisionomia dell”’opera”. A questo punto io giocherei allo Stadio dei Marmi che ancora più bello per me.
    Damiano

  • Corrado Chiatti Says:

    @ damiano, le uscite non sono state toccate nè ostruite in alcun modo e le vie di accesso alle tribune accessorie erano indipendenti !
    oltre a questo c’erano tutte le autorizzazioni dei Vigili del Fuoco ( come ogni evento pubblico !) anche per le tribune accessorie!
    Quindi non mi sembra il caso di parlare di sicurezza !

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