Galletti spennati, Italrugby nella storia!

Parisse gioisce per la storia La storia siamo noi. Al termine della madre di tutte le partite l’Italia batte la Francia 22-21 e uccide finalmente il mostro della “sconfitta onorevole” che, da troppo tempo appollaiato sulle spalle degli Azzurri, ne impediva il volo verso la vittoria. Parisse guida i suoi uomini al giro d’onore in uno stadio Flaminio che riecheggerà per sempre il grido di una folla che non vuole lasciare gli spalti cantando l’inno di Mameli. Troppe le delusioni ingoiate, ma oggi no.

Oggi tocca a noi festeggiare senza fine un’Italia immensa, capace di superare i maestri transalpini per la prima volta nella storia del Sei Nazioni, il Torneo che sta insegnando a un popolo l’educazione sportiva.

La Francia di Lièvremont, supponente per definizione, era giunta a Roma dopo aver perduto a Londra ma con la consapevolezza di riprendere subito la corsa battendo i soliti italiani, volenterosi ma inferiori.

Invece i primi 10′ del match sono tutti azzurri, gli uomini di Mallett si mostrano subito reattivi, lucidi, vogliosi di prendersi finalmente quello che hanno già mostrato di meritare.

Placcaggi in avanzamento e organizzazione perfetta fruttano i primi tre punti già al 2′ con un piazzato di Mirco Bergamasco.

La Francia ci mette 15′ a reagire quando Clerc, veloce come Mercurio, calcia per sè stesso battendo Canale e schiacciando in meta.

La segnatura arriva al termine di un’azione rotta dopo un possesso in attacco perduto dagli italiani, Parra fallisce la trasformazione e siamo 3-5.

Al 20′ un calcio di punizione porta i francesi 3-8 ma Parisse, Canale e Masi suonano la carica riportando la pressione sulle spalle dei galletti, punizione trasformata al 24′, 6-8.

Nel frattempo la mischia chiusa, partita benissimo, comincia a subire paurosamente concedendo possessi preziosi ma l’Italia regge grazie alla difesa che salva in due occasioni il fortino da due mete quasi fatte, soprattutto con uno Zanni straordinario ormai definitivamente assurto al ruolo di “world class player”.

Finisce così un primo tempo giocato a ritmi vertiginosi che entusiasma il pubblico grazie agli Azzurri mai così competitivi.

I primi 20′ della ripresa sono i peggiori del match.

La Francia capisce che per portare a casa la pelle deve spingere e ingrana la quinta mettendo a segno una punizione, una meta e la conseguente trasformazione tutte con Morgan Parra per il 6-18 al 51′.

Parisse chiama a raccolta i suoi e li scuote, un paio di break di Masi infiammano lo stadio ma Bergamasco fallisce due punizioni al 53′ e al 57′.

Psicologicamente una mazzata per qualunque squadra, non per questa Italia.

Al 59′ in capo ad un drive di lusso con sette fasi di gioco Masi, Man of the Match, vola in meta lanciato da Semenzato.

Bergamasco trasforma ed è 13-18, è uno squillo di tromba.

Gli Azzurri spingono, placcano, lottano segnano due punizioni contro una dei francesi per il 19-21 al 71′.

Castrogiovanni, Zanni, Parisse prendono a spallate il muro francese che, poco a poco, cede.

Punizione al 76′, Bergamirco trasforma e porta un popolo in vantaggio 22-21.

Il finale è cuore e difesa fino al fischio che decreta il trionfo dei nuovi eroi.

ITALIA – FRANCIA 22-21
Sabato 12 marzo, ore 15.30 – Stadio Flaminio, Roma
Italia:15 Andrea Masi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Mirco Bergamasco, 10 Luciano Orquera (57′ Kristopher Burton), 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse, 7 Robert Barbieri (57′ Paul Derbyshire), 6 Alessandro Zanni, 5 Carlo Antonio Del Fava, 4 Santiago Dellape (53′ Quintin Geldenhuys), 3 Martin Castrogiovanni, 2 Carlo Festuccia (47′ Leonardo Ghiraldini), 1 Andrea Lo Cicero (47′ Salvatore Perugini).
In panchina: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Salvatore Perugini, 18 Quintin Geldenhuys, 19 Paul Derbyshire, 20 Pablo Canavosio, 21 Kristopher Burton, 22 Luke McLean.
Francia: 15 Maxime Médard, 14 Yoann Huget, 13 Aurelien Rougerie, 12 Yannick Jauzion, 11 Vincent Clerc, 10 Francois Trinh-Duc, 9 Morgan Parra, 8 Sébastien Chabal (57′ Imanol Harinordoquy), 7 Julien Bonnaire, 6 Thierry Dusautoir (c), 5 Lionel Nallet (57′ Jerome Thion), 4 Julien Pierre, 3 Nicolas Mas (41′ Luc Ducalcon), 2 William Servat (62′ Guilhem Guirado), 1 Sylvain Marconnet
In panchina: 16 Guilhem Guirado, 17 Luc Ducalcon, 18 Jerome Thion, 19 Imanol Harinordoquy, 20 Julien Tomas, 21 Damien Traille, 22 Clement Poitrenaud.
Arbitro: Bryce Lawrence (Nuova Zelanda); Peter Fitzgibbon (Irlanda), Stuart Terheege (Inghilterra); Jim Yuille (Scozia)

Marcatori: 2′ cp. Bergamasco, 15′ m. Clerc, 20′ cp. Parra, 24′ cp. Bergamasco, 45′ cp. Parra, 51′ m. Parra tr. Parra, 59′ m. Masi tr. Bergamasco, 63′ cp. Bergamasco, 68′ cp. Parra, 71′ cp. Bergamasco, 76′ cp. Bergamasco


4 Responses to “Galletti spennati, Italrugby nella storia!”

  • Dario Says:

    Che partita! Grandissimi Masi, Zanni, Parisse e un plauso in generale a tutta la squadra.
    In una partita dover (forse) l’Italia non ha avuto una mischia proprio impeccabile raccogliamo una vittoria storica, frutto di sacrificio, cuore e anche un pizzico di fortuna (forse una punizione per la Francia a fine match ci stava…)
    Ora si deve ripetere la stessa prestazione contro la Scozia, altrimenti questo successo verrà ridimensionato.

  • Simone Says:

    Si tratta senza dubbio della vittoria di maggior lustro degli ultimi 25 anni, anche perchè a Grenoble si dominò in lungo e in largo, mentre qui sul 6-18 rimontare e vincere era davvero una cosa dell’altro mondo. Ma non c’è nulla da fare l’italiano è così di natura: soffre, è umiliato, sembra morto ma…tiello sempre d’occhio.

  • M-URC Says:

    Bellissima vittoria. Complimenti a questa squadra che ci ha creduto fino alla fine. Complimenti anche a Mallett che ha saputo adattare per questo macth la nostra nazionale a quella francese. Un Masi strepitoso che ha fatto la differenza giocando da estremo. E poi ottimo Parisse e Castrogiovanni. Questa volta mi è strapiaciuto anche Orquera (che se non sbaglio erano un paio di mesi che non giocava con continuità). Beh un plauso a tutta la squadra che ha combattuto fino in fondo. Grande Italia.

  • rino Says:

    ora si che si ragiona!! non è per la vittoria ma per aver giocato alla pari con una squadra che ci avrebbe dovuto dare i soliti 20-30 punti di scarto.
    ho finalmente visto giocare i nostri all’altezza della loro fama, mi sembrava impossibile che i nostri in azzurro fossero così scarsi rispetto alle loro prestazioni nelle rispettive squadre di club, penso che il merito sia da estendere a Mallett che sembra aver trovato la via giusta dopo tanti, troppi esperimenti strani.
    speriamo che si continui così.

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