Mallett:”Lo Cicero? lo considero nel gruppo …”
Gli Azzurri lavorano alla Borghesiana di Roma in attesa di salire sull’aereo che domenica li porterà in Sudafrica per i due test in programma contro gli Springboks a Witbank il 19 giugno (a 1600 metri in altura …) e a East London il 26. Il CT Nick Mallett ha spiegato quali sono gli obiettivi di questa campagna nella terra del Capo:”Dopo aver stabilizzato la fase difensiva, vogliamo ora migliorare in attacco.
Quando giochi contro il Sudafrica o la Nuova Zelanda pur fornendo una grandissima prova in difesa puoi prendere sempre tre o quattro mete.
Per noi è importante ora riuscire a marcarne due o tre, cercando di costruire.
L’obiettivo è riuscire a fare dalle quattro alle sei fasi in avanzamento – ha continuato Mallett – conservando il possesso dell’ovale”.
Il Sudafrica è il meglio che offre il pianeta in fatto di rugby:”Saranno due partite difficilissime, ma ho già in mente le due formazioni che scenderanno in campo, tutti i 26 convocati avranno un’occasione”.
Più volte lei aveva invocato un cambiamento nel calendario internazionale che pare arrivato:”Sono molto felice di questo cambiamento.
Giocare qualche volta contro gli Stati Uniti, il Canada o la Georgia ci consentirà di vincere qualche partita in più.
Sarà importante per il ranking ma anche per la convinzione della squadra che ritroverà l’abitudine alla vittoria”.
Mallett ha poi risposto a domande sui giocatori rivelando che per il Tour era stato convocato Lo Cicero, fuori dal giro da qualche tempo:”Sbaraglini? Franco è un giocatore che può ricoprire più ruoli, ma la sua convocazione arriva dopo i rifiuti, per motivi di salute, di Rizzo, Rouyet e Lo Cicero.
Con Andrea ho parlato e la questione è risolta, lo seguiamo con attenzione.
Così pure con Festuccia che è andato a giocare con la A.
Anche Masi ha capito che l’importante è stare qui, a prescindere dal ruolo in cui lo utilizzeremo.
Contro il Sudafrica giocherà centro (per l’assenza di Garcia)”.
Tre notizie in una!
Bocchino avrà un’opprtunità, e in quale ruolo?:”Riccardo è un giocatore che ha qualità importanti come placcaggio, personalità, passaggio.
Avrà le sue opportunità come apertura, ma non voglio che si fossilizzi troppo.
Può giocare anche mediano di mischia e deve essere mentalmente aperto a farlo.
Piuttosto, il problema è che a rovigo non ha giocato, speriamo che in Celtic League venga più utilizzato”.
Vedremo.
giugno 12th, 2010 at 10:02
“…non voglio che si fossilizzi troppo. Può giocare anche mediano di mischia e deve essere mentalmente aperto a farlo.”
Quando giocavo io una frase del genere significava: “Te metteremo a tappare il buco dove serve al momento, e se non serve ciao, e cerca pure di non rompe troppo le scatole.”
Non so oggi cosa significhi…
giugno 14th, 2010 at 08:43
Simone la tua è facile ironia. Ma quando giocavi 50 anni fa??!!!
Adesso non è più così. Adesso, nel rugby moderno “…non voglio che si fossilizzi troppo. Può giocare anche mediano di mischia e deve essere mentalmente aperto a farlo.” potrebbe essere tradotto: “Ti metteremo a tappare il buco dove serve al momento, e se non serve….., e cerca di non rompere troppo le scatole.” La differenza sta nel fatto che tu giocavi a Roma mentre adesso il rugby è gbobalizzato quindi perde la cadenza romana. Inoltre troppe smancerie, la parola “ciao” da quasi l’impressione che ci sia la possibilità di un rivederci o riservirci. Invece, come dice il nostro CT, se ti fossilizzi troppo nel tuo ruolo ti mandano a quel paese “per sempre”. Tu guarda Lo Cicero. Si era impuntato a giocare in prima linea. E così non si fa, devi essere duttile, devi cercare di saper ricoprire più ruoli. A lui nello specifico gli è stato chiesto di ricoprire il ruolo di spettatore televisivo e secondo me si è adattato bene. Questo è il rugby modermo.
giugno 14th, 2010 at 18:37
Ah, capisco, questo è il progetto Toniolatti ; Giulio non si è fossilizzato a MM e sa giocare anche all’ala, ma Nick lo vede a portare le bevande calde al TMO.
Sono rimasto ad un modello datato anche io …