Serie A, continua la corsa della Lazio

Mannucci contro Milano - foto DAK In Serie A prosegue la cavalcata della Mantovani Lazio che supera anche il Firenze con il punteggio di 20-12 al termine di un match nervoso. Ben sette ammoniti e un espulso hanno caratterizzato la partita diretta dall’arbitro trevigiano Mitrea.

Ancora determinanti il piede di Sulpis e il capitano Mannucci a segno al 55′ dopo un primo tempo  terminato sullo 0-0.

Ora la classifica vede i biancocelesti secondi ad un solo punto dal Noceto vittorioso sul Mogliano, ma devono ancora recuperare la partita con il Piacenza, ultimo in classifica ed in campo ormai solo per onor di firma.

Facile prevedere una vittoria nel recupero che significherebbe primo posto assoluto per la squadra del presidente Biagini.

MANTOVANI POL. LAZIO – GIUNTI FIRENZE 20-12 (00-00)
Marcatori: 46 cp Sulpis; 55 Mt Mannucci tr Sulpis; 62 Mt Jarvis ; 66 cp Sulpis; 70 Mt Tecnica Lazio tr Sulpis; 80 Mt Jarvis tr Rios.
Lazio: Sulpis, Marrano, Rota, Manu, Molaioli (65 Bonavolontà), Gargiullo, Gentile, Pelizzari, Mannucci, Ventricelli, Zamboni (56 Nardi), Siddons, Garfagnoli, Fabiani (65 Jimenez), Cannone. Allenatore: De Angelis.
Firenze: Lovalvo, Randelli (66 Beretta), Bastiani, Jarvis, Rios, Falleri (56 Nava), Morace (70 Rosignoli), Moss, Ippolito, Ben Taleb, Parri, Nuti (56 Soldi), Lunardi, Fanelli, Chiostrini. Allenatore: Ghelardi
Arbitro: Mitrea di Treviso.
Note: Cartellino rosso: al 69 per Lunardi (doppio giallo al 29 e 69); Cartellini gialli: al 14 per Cannone; al 29 per Parri; al 40 per Garfagnoli; al 44 per Rota; al 75 per Jimenez.


Serie A – Girone 1 – XVII giornata – 07.03.10 – ore 14.30

 
Amatori Milano v Orved San Donà 11 – 16 (1 – 4)
Zhermack Badia v Rugby Banco di Brescia 18 – 19 (1 – 4)
Mantovani Lazio v Giunti Firenze 20 – 12 (4 – 0)
Udine RFC v BluGeo Colorno 22 – 18 (4 – 1)
Vibu Noceto v Marchiol Mogliano 22 – 00 (4 – 0)
Livorno Rugby v Piacenza Rugby 25 – 9 (4 – 0)

Classifica: Vibu Noceto punti 61; Marchiol Mogliano e Mantovani Lazio
punti 60; BluGeo Colorno 59; Giunti Firenze 50; Orved San Donà 43;
Livorno 34; Amatori Milano 32; Udine RFC 28; Rugby Banco di Brescia
23; Zhermack Badia 17; Piacenza Rugby 10.
^^^^^^Piacenza Rugby 4 (quattro) punti di penalizzazione.

Prossimo Turno domenica 28 marzo 2010
Giunti Firenze – Amatori Milano; Piacenza Rugby – Zhermack Badia;
Blugeo Colorno – Mantovani Lazio; Orved San Donà – Hafro Design Udine;
Banco di Brescia – Vibu Noceto; MOgliano Rugby – Livorno Rugby.

Serie A – Girone 2 – XVII giornata – 07.03.10 – ore 14.30


Amatori Catania v Rugby Riviera 09 – 12 (1 – 4)
Rugby Mirano v San Gregorio Catania 11 – 33 (0 – 5)
Novaco Alghero v Med Italia Pro Recco 08 – 23 (0 – 4)
Franklin&Marshall Cus Verona v Banca Farnese Lyons Piacenza 13 –
07 (4 – 1)
Asti Rugby v Gladiatori Sanniti 05 – 09 (1 – 4)
Fiamme Oro Roma v Cammi Calvisano 13 – 18 (1 – 4)

Classifica: San Gregorio Catania punti 63; Fiamme Oro Roma e Cammi
Calvisano 58; Med Italia Pro Recco 49; Franklin&Marshall Cus
Verona 44; Rugby Riviera 38; Amatori Catania e Asti Rugby 33; Banca
Farnese Lyons Piacenza e Gladiatori Sanniti punti 31; Novaco Alghero
punti 21; Rugby Mirano punti 19.

Prossimo Turno domenica 28 marzo 2010
Med Italia Pro Recco – Amatori Catania; Gladiatori Sanniti – Mirano;
Francklin&Marshall Cus Verona – Novaco Alghero; Riviera – Banca
Farnese Lyons Piacenza; San Gregorio – Fiamme Oro Roma; Cammi
Calvisano – Asti Rugby.



7 Responses to “Serie A, continua la corsa della Lazio”

  • Controller Says:

    La Lazio continua a vincere ed a non convincere. La Lazio gioca male ma per fortuna la maturita’ dei singoli giocatori, non tutti, ed il livello degli avversari consentono solitamente di portare a casa il risultato. E’ evidente a tutti che questo non e’ un anno di crescita per la Lazio, ma neanche un anno di consolidamento, che si sarebbe avuto solo se la Squadra avesse giocato in modo convincente, nella continuita’ dello stile Eugenio. In campo gli Atleti non si parlano, qualcuno dice perche’ sanno gia’ cosa fare, io dico perche’ non sono soddisfatti del loro modo di giocare e tra alcuni di loro non c’e’ sintonia. La scelta dei giocatori-allenatori non paga neanche in funzione di continuare a fare crescere i ragazzi della giovanile, quest’anno praticamente assenti dai campi della serie A, che rappresentano un valore enorme per la Lazio, a loro si preferiscono i consolidati trentenni acciaccati ed ancora in cerca di gloria. Negli anni di Eugenio ed anche negli anni precedenti, abbiamo visto giocare tra gli altri i Giacometti, i Riedi, i Lorenzotti e i Colabianchi, che possono rappresentare la continuita’ della Squadra Seniores. I giocatori-allenatori invece non riescono a prendere decisioni coraggiose e le poche occasioni di inserimenti di atleti delle giovanili avviene non perche’ parte di un progetto di crescita ben definito ad inizio anno, ma in sostituzione di atleti seniores infortunati. Questo non va bene. I giocatori-allenatori poi non fanno ruotare la panchina orientati al risultato a breve, e senza costruire almeno a medio termine (non parliamo del lungo termine). Vogliono la gloria del Super10 a tutti i costi. L’ulteriore problema e’ che la dirigenza non interviene ad orientare ed aiutare gli pseudo-allenatori, si limita a vedere la partita la domenica, e spesso e’ anche assente.
    Sia che la Lazio raggiunga il Super10, cosa che gli auguro, sia che la Lazio resti in Serie A, perseverare nella scelta/non-scelta dei giocatori-allenatori sarebbe diabolico. Gli pseudo allenatori tra l’altro nel loro doppio ruolo non sono attendibili quando alla fine della partita strigliano forte gli atleti-compagnidisquadra che hanno vinto contro Firenze.
    Commenti?

  • Alessandro Says:

    Sul fatto che la Lazio esprima in questa stagione un gioco meno convincente della gestione-Eugenio sono d’accordo e l’ho scritto già da tempo. Tra l’altro, mi pare che la rosa a disposizione del duo De Angelis-Jimenez sia più completa di quella delle stagioni passate. Detto questo, prendo atto delle tue osservazioni sulla dirigenza, ma mi sento di spendere due parole in merito. Nessuna società dell’intero centro-sud ha lavorato meglio e ha prodotto tanto in termini di risultati e di crescita dei giocatori quanto la Lazio del presidente Alfredo Biagini, soprattutto rispetto alle possibilità e agli investimenti. Serio, appassionato, affidabile e competente, il leader del sodalizio biancoceleste ha ricostruito un ambiente in pochi anni restituendo orgoglio e risultati ad una maglia gloriosa, come dimostrano le tre finali raggiunte lo scorso anno (ancorchè perdute). Per il resto si può condividere molto di quello che dici ma ho un amichevole appunto da rivolgerti. Quando si critica in maniera così circostanziata qualcuno – e ti ringrazio per i toni civili – mi piacerebbe ci si firmasse senza nascondersi dietro un nickname, giusto per dare agli interlocutori la possibilità di rispondere, ove lo ritenessero giusto, ad un nome.
    Grazie per il tuo intervento e vediamo se si apre un dibattito in merito,
    a presto!

  • Controller Says:

    Alessandro,
    la critica vorrebbe essere costruttiva e non altro, conoscendo bene il potenziale della Lazio e’ un peccato che non lo si debba/voglia utilizzare al meglio, e se non c’e’ un avanzamento nello sport vuol dire che c’e’ una regressione in atto. Di fatto poi ho solo enunciato i fatti e non ho aggiunto illazioni personali, che sarebbero state opinabili per chiunque. Ho solo messo per iscritto sul tuo attento blogsite, quello che si dice sugli spalti la domenica e quello che si sente e si vede guardando la partita anche da piu’ vicino. Piu’ che una critica cerco di segnalare all’attenzione della Dirigenza una occasione perduta afficnhe’ vi si porga rimedio al piu’ presto. Sul fatto che Biagini abbia fatto molto non ho dubbi e sono d’accordo con te.
    Lo pseudonimo e’ d’obbligo.

  • Alessandro Says:

    Va bene,prendo atto della spiegazione con simpatia e ti ringrazio. Ovvio, si deve sempre cercare di migliorare ed il tuo intervento è pieno di spunti condivisibili. Su quello che si dice sugli spalti mi sento di aggiungere nua cosa. L’ambiente-Lazio degli ultimi anni, al di là dei numeri, è una delle cose più piacevoli prodotte dal rugby romano e sarebbe un peccato se non si mantenesse l’armonia e l’unità di intenti che è alla base di questo risultato. Per il resto ti ringrazio ancora dell’intervento

  • C.Nardi Says:

    il duo DeAngelis Jmenez certamente non è Eugenio che ha una “discreta” esperienza e paragonare il lavoro dei 2 giovani allenatori al suo è irriveroso. Ciò nonostante il clima in squadra ed in panchina non è dissimile da quello dello scorso anno, dove cambi e turn over sembravano perfino eccessivi. Anche quest’anno alcuni turn over ci sono stati, ma forse la panchina della prima squadra non è altrettanto lunga.
    Per quanto riguarda poi i giovani, penso che la decisione di puntare al titolo abbia condizionato la possibilità di scelta tra gli atleti della Giovanile. Lo stesso Giacomentti non ha piacere di cedere i giocatori alla prima squadra!
    E poi c’è anche il problema del divario tra i due preparatori atletici…
    Se il duo trova i play off nonostante le brutte partite viste, non ultima questa contro il Firenze, ha fatto il suo dovere, e merita rispetto. Non so se poi in caso di promozione sia adatto per una riconferma, ma certo avrebbe ottenuto più di Eugenio….

  • c.garfagnoli Says:

    “E’ evidente a tutti che questo non e’ un anno di crescita per la Lazio, ma neanche un anno di consolidamento”
    -rimango incredulo a questa affermazione e vorrei invitare il nostro Controller a riguardarsi la classifica.

    “…In campo gli Atleti non si parlano, qualcuno dice perche’ sanno gia’ cosa fare, io dico perche’ non sono soddisfatti del loro modo di giocare e tra alcuni di loro non c’e’ sintonia…”
    -prendere il singolo caso di una partita per arrivare alla conclusione che noi giocatori non siamo in sintonia è un pò superficiale, visto che il signor controller ,sicuramente “lontano” dalla nostra realtà spogliatoio, non conosce le problematiche cha abbiamo dovuto superare insieme, giocatori e allenatori, che indirettamente hanno coeso ancora di piu questa squadra, e comunque vorrei ricordare che con il Firenze anche con Eugenio abbiamo avuto sempre problemi e inoltre anche se il nostro gioco non è spumeggiante è abbastanza efficace da averci reso uno dei migliori attacchi della serie A.

    “…La scelta dei giocatori-allenatori non paga neanche in funzione di continuare a fare crescere i ragazzi della giovanile….preferiscono i consolidati trentenni acciaccati ed ancora in cerca di gloria. Negli anni di Eugenio ..abbiamo visto giocare Giacometti, i Riedi, i Lorenzotti e i Colabianchi. I giocatori-allenatori invece non riescono a prendere decisioni coraggiose e le poche occasioni di inserimenti di atleti delle giovanili avviene non perche’ parte di un progetto di crescita ben definito ad inizio anno, ma in sostituzione di atleti seniores infortunati…”
    1° la scelta dei giocatori -allenatori paga perchè vinciamo;
    2° Eugenio faceva giocare i giovani sia per premio verso la fine della stagione a giochi conclusi, sia per necessità ,visto che la rosa della squadra non era completa come quella di quest’anno e comunque vorrei ricordare che oliviero fabiani classe 90 sta giocando titolare in prima linea dove di certo la concorrenza non manca. Forse la mancata scelta di far giocare i giovani da parte degli allenatori potrebbe essere il poco impegno che viene dimostrato o la non necessità di schierarli visto l’organico della lazio di quest’anno. Per il resto io mi sarei elegantemente risparmiato “..trentenni acciaccati e ancora in cerca di gloria..”
    ma d’altronde cosa ci si può aspettare da una persona che fa parte della nostra società e si nasconde dietro uno pseuodonimo. Complimenti, la via delle critiche non-costruttive è sempre la più facile. Continui cosi che NOI una risata al campo su di lei la spendiamo sempre… volentieri

  • Controller Says:

    Per crescere e’ necessario effettuare cambiamenti non quando le cose vanno male, questo lo fanno tutti, ma quando le cose vanno bene. La Lazio si e’ distinta in passato per le scelte innovative, ma cio’ ora non accade come in passato; voglio dire che se si effettuano cambiamenti quando le cose vanno bene, e sono stato Io il primo a sottolineare il primato in classifica, si mostra maturita’ nella gestione delle risorse umane e visione di dove si vuole andare e sopratutto di come ci si vuole arrivare. Quest’anno cio’ non avviene vista la, giustificabile, ansia da risultato degli allenatori-giocatori alla prima esperienza. Non basta vincere, e’ necessario vincere bene con una mentalita’ ed un approccio che consenta di vincere potenzialmente tutte le partite anche cambiando i giocatori. A meta’ anno, con Eugenio, avevano gia’ giocato una trentina di atleti, aggiungendo con cio’ valore al Gruppo che aveva cosi’in panchina praticamente dei Titolari. La Squadra giocava sempre allo stesso modo quasi indipendentemente dall’avversario, e dagli atleti scelti. Questa si che e’ forza !! Solo in questo modo il successo e’ misurabile e ripetibile. Ora e’ evidente che Eugenio quest’anno non allena la Lazio, ed e’ evidente che gli pesudo allenatori sono alle prime armi, e non riescono a gestire le risorse in modo corretto. Queste considerazioni discendono dai fatti, come il fatto che avete ottenuto comunque degli ottimi risultati.
    P.S. Ti sarai forse accorto che non e’ necessario offendere nessuno per ragionare sui fatti.

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