L’Italia chiude con decoro, 27-6 a Christchurch

Bergamirco contro gli All Blacks “Sono orgoglioso dei ragazzi”, è la felice sintesi offerta da Sergio Parisse ai microfoni dello stadio di Christchurch. Il match che vede prevalere la Nuova Zelanda 27-6 sugli Azzurri è appena terminato e per Sergio il bilancio del tour, durissimo, è positivo. Il punteggio rappresenta il miglior risultato della storia ottenuto dall’Italia in casa All Blacks, ma i numeri non sono il solo motivo di orgoglio per il capitano coraggioso. In realtà, gli italiani tengono splendidamente il campo mostrando (finalmente) una grande organizzazione difensiva e una ancora più grande voglia di battersi, come si capisce subito dall’interpretazione dell’Inno di Mameli e dagli sguardi che sfidano la Haka.

La prova scintillante dell’intera terza linea Parisse-Bergamasco Mauro-Zanni oscura gli avanti avversari, l’area del break-down è pascolo azzurro così come nei cieli torna a dominare un grande Bortolami, principe della rimessa laterale.

Tebaldi, con tutti i propri limiti, dimostra coraggio, lucidità e voglia di confrontarsi.

Se proseguirà a lavorare duro potrà migliorare molto. Gower continua a studiare da mediano di apertura, alternando scelte giuste ad altre meno acute, ma la personalità e, soprattutto, la capacità di creare pericoli in attacco promettono bene in ottica Sei Nazioni.

Al termine del tour la squadra allarga la propria rosa con i vari Tebaldi, Favaro, Quartaroli e Sgarbi, ed è già molto.

Ma ciò non deve far dimenticare che il lavoro di Mallett e del suo staff deve basarsi su una maggiore programmazione e che deve crescere l’organizzazione sia della fase di possesso dell’ovale sia nella fase difensiva.

 Peraltro, il ct deve avere più fiducia nei giovani italiani che, quando responsabilizzati, dimostrano di reggere il livello.

Magari fermarsi di più in Italia tra un impegno della Nazionale e l’altro e girare sui campi dello stivale a vedere partite e allenamenti delle squadre italiane (anche delle serie inferiori) trascurando un poco il golf potrebbe aiutare, ma è qualcosa che dovrebbe partire da chi governa le sorti del rugby italiano, i cui interessi andrebbero protetti con maggiore forza.

Va detto che gli All Blacks visti oggi sono una meravigliosa barca senza timone, per via delle assenze dei propri leader Carter, Mc Caw, So’oialo e Ali Williams, e che l’Italia raramente mostra di essere pericolosa in attacco.

In ogni caso,  la partita vive della supremazia territoriale italiana e della grande pressione azzurra cui gli All Blacks faticano a sottrarsi.

 Il primo tempo si chiude sul 13-3 e i punti italiani firmati da McLean arrivano al termine di uno splendido attacco sull’asse da rimessa laterale che costringe al fallo i neozelandesi.

 Anche nella seconda frazione Parisse e soci tengono, consentendo ai padroni di casa solo le due mete di Ross e Whitelock che garantiscono il risultato agli All Blacks.

Ma per gli Azzurri chiudere così questo terribile tour è più che una mezza vittoria.

Christchurch, sabato 27 giugno 2009
Test match
NUOVA ZELANDA – ITALIA 27-6 (13-3)
Nuova Zelanda
: Muliaina (cap); Masaga (28′ st. Jane), Toeava, Nonu, Rokocoko; McAlister, Leonard (10′ st. Weepu); Read, Latimer (10′ st. Whitelock), Kaino; Ross, Thorn; Afoa (19′ st. Francks), Mealamu (34′ st. De Malmanche), Crockett (10′ st. Woodcock)
All. Henry
Italia: McLean; Robertson, Canale G. (12′ st. Pratichetti) M., Garcia (31′ st. Burton), Bergamasco Mi.; Gower, Tebaldi (34′ st. Toniolatti); Parisse S. (cap), Bergamasco Ma., Zanni (17 st. Favaro); Bortolami (22′ st. Del Fava), Geldenhuys; Rouyet (10′ st. Staibano), Ghiraldini L. (22′ st. Sbaraglini), Perugini S.
All. Mallett
Arbitro: Clancy (Irlanda)
Marcatori: p.t. 8′ cp. McAlister (3-0); 24′ m. Rokocoko tr. Rokocoko (10-0); 27′ cp. McAlister (13-0); 32′ cp. McLean (13-3); s.t. 14′ cp. McLean (13-6); 16′ m. Ross tr. McAlister (20-6); 26′ m. Whitelock (27-6)


2 Responses to “L’Italia chiude con decoro, 27-6 a Christchurch”

  • Gianluca Curzi Says:

    Certamente passi in avanti rispetto all’ultimo 6 nazioni sono stati fatti. Ora vedremo nei 3 test autunnali a che punto è la situazione. C’è da restituire un cucchiaio a Marzo.

  • Simone Says:

    Si è allargata la rosa ma bisogna dare fiducia ai nuovi almeno sul medio termine, non dare una sola chances. Su Mallett, dai tempi della follia Bergamasco mediano, continuo ad avere forti riserve. Nel tour ci si possono permettere scelte che poi bisogna avere il coraggio di confermare al 6 Nazioni. Speriamo.

Leave a Reply