Si pronunciano le “sette sorelle”, ora gli schieramenti sono più chiari. Le romane unite in favore del cambiamento

Abadie contro il Treviso - fotoDAKMuro contro muro. Questo è il senso della lettera inviata al Presidente della FIR Dondi da sette delle società del Super10, firmata al termine di una riunione svoltasi a Parma. Nello scarno documento Treviso, Calvisano, Viadana, Padova, Venezia e le due parmensi si dicono contrarie al progetto di due Selezioni gestite dalla FIR e partecipanti all’Heineken Cup. Singolarmente, all’assemblea non sono state invitate Capitolina, Rugby Roma e Rovigo.

Soprattutto le due società romane sono da sempre in prima fila nel sostenere la necessità e l’urgenza di una rivoluzione del rugby di vertice, come ribadito in un comunicato ufficiale congiunto diffuso nel pomeriggio.

A questo punto, la presa di posizione delle “sette sorelle” costituisce un punto di rottura e, di fatto, delinea due schieramenti contrapposti.

Da un lato i firmatari della lettera, raccolte intorno ai tre club guida Treviso, Calvisano e Viadana che non intendono rinunciare all’improduttivo status quo, dall’altro quelle che sostengono la presidenza Dondi nella volontà di cambiamento di una realtà che ha urgente bisogno di sprovincializzarsi e di rivolgersi verso mercati capaci di produrre sviluppo.

 Il fatto che la rottura giunga alla vigilia del Consiglio Federale che si terrà domani nella sede della FIR a Roma e che vedrà Dondi sottoporre all’organismo la propria soluzione, suona come un tentativo di forzatura.

Perlatro, dietro alla posizione assunta dai club che da anni dominano il Super10 producendo risultati catastrofici nelle coppe europee potrebbe esserci proprio la voglia di attaccare la gestione-Dondi, mai completamente condivisa, soprattutto in Veneto.

Siamo allo scontro decisivo, di fronte interessi particolari e necessità di sviluppo.

Dall’esito della battaglia dipendono le sorti del rugby italiano negli anni a venire.


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