Tinari:”Vogliamo dare uno shock positivo, il rugby italiano ha bisogno di cambiare”

Myring vs Catania - foto MTF “Abbiamo solo voluto accelerare un processo inevitabile”. Attraverso uno scarno comunicato l’AlmavivA Capitolina ha reso nota la decisione di uscire dalla Lega del Super10. Il presidente dei bluamaranto Claudio Tinari parla del gesto, che di fatto sancisce la fine operativa della L.I.R.E., come di un passaggio necessario:”Inutile ricordare che la rappresentatività della Lega era già seriamente compromessa dall’uscita (da più di un anno, n.d.r.) di Benetton Treviso e Calvisano, le due società che hanno raggiunto i migliori risultati tecnici negli ultimi anni.


Come club non siamo soddisfatti dell’operato della Lega sotto molti aspetti.

Per esempio – spiega Tinari – ad oggi non c’è un contratto televisivo per la prossima stagione e le lacune riguardano tutti gli aspetti gestionali.

Del resto, i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Partite con spalti desolatamente vuoti, un campionato dal livello tecnico scadente e non formativo, come dimostrato dai risultati nelle coppe europee e sviluppo bloccato, nonostante lo straordinario traino della Nazionale.

La L.I.R.E. ha diffuso un comunicato in cui parla di decisione di difficile comprensione a fronte dei successi organizzativi e di pubblico(!) delle manifestazioni sotto la sua giurisdizione (Super10, Supercoppa e Coppa Italia).

La lontananza dall’effettiva situazione in cui versa il massimo campionato della posizione della Lega guidata da Manzoni è emblematica.

La crescita del movimento, dimostrata dai numeri, chiede a gran voce competenze che siano in grado di guidare il processo di sviluppo secondi competenze specifiche e manageriali, mentre all’orizzonte crescono le probabilità che presto vi sia il varo delle franchigie.

L’impressione è che il prossimo sarà l’ultimo Super10 per come lo conosciamo.


4 Responses to “Tinari:”Vogliamo dare uno shock positivo, il rugby italiano ha bisogno di cambiare””

  • pattio Says:

    sono d accordo con la scelta della capitolina e con il mercato che sta portando avanti , una scelta mirata a portare tanti giovani italiani nella capitale, per quanto concerne la lazio che fine faranno i gioiellini sepe,bonavolonta, gargiullo,dilaura?

  • alessandro fusco Says:

    Per quanto è dato sapere, i gioielli della Lazio rimarranno ancora in biancoceleste. Il progetto tecnico che ha nel coach Eugenio il suo perno continua a crescere e, se continuerai a seguirci, presto leggerai di grandi novità riguardo ai nuovi arrivi per rinforzare l’organico. Rispetto alle strategie della Capitolina mi trovano d’accordo. Le società italiane devono fare un passo indietro e sviluppare una vocazione di valorizzazione del vivaio più adeguata alle loro risorse. Grazie per il tuo intervento e a presto!

  • Francesco Says:

    Si ma o lo fanno tutti, e questo vuol dire alzare enormemente gli italiani a referto, o sara’ la festa del più furbo o del più granoso.
    O forse vale la pena di pensare all’invito della Celtic League.
    Certo lamentarsi degli spalti vuoti dopo aver scelto di giocare al Flaminio non sembra da capolavoro di coerenza logica

  • alessandro fusco Says:

    Bentornato Francesco!Per quanto ne so, la scelta di giocare al Flaminio per la Capitolina è stata obbligata dai parametri della Lega, in ogni caso mi riprometto di approfondire. Secondo me, e ci torneremo sopra presto, l’occasione della Celtic League andrebbe colta al volo. Ormai è chiaro che i club italiani non hanno le risorse per competere ai livelli europei, meglio pensare ad un paio di franchigie che costituiscano un livello intermedio tra la Nazionale e i club. Lo fanno con ottimi risultati nazioni molto più evolute rugbisticamente della nostra. Grazie e a presto!

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