Fraser azzurro…o no?

La notizia ha scosso positivamente l’ambiente del rugby azzurro: l’apertura del Cammi Calvisano Gerard Fraser ha sposato una italiana acquisendo, dunque, il passaporto tricolore. Ergo, può essere convocato da Nick Mallett alla disperata ricerca di un mediano di apertura affidabile in vista del tour di giugno contro il Sudafrica e L’Argentina. In effetti Fraser, nato a Rangiroa (Nuova Zelanda), ha i requisiti per rispondere alla chiamata.

Gioca bene da n.10 attaccando la linea del vantaggio, placcando e calciando dalla piazzola con una percentuale superiore al 90%.

Nell’ultima giornata del Groupama Super10 è stato determinante nella vittoria dei suoi sul Benetton Treviso.

Proprio quel match ha mostrato uno scontro diretto con il dirimpettaio Marcato rivelatosi impietoso per l’italiano di nascita.

Tutti contenti, dunque, ma occhio all’intoppo.

La normativa n.8 dell’International Rugby Board dichiara eleggibili per la convocazione in una nazionale i giocatori che hanno genitori o nonni di quel paese o che vi giocano da almeno 36 mesi e nessuno di questi obblighi appartiene a Fraser.

Difficile oggi prevedere come finirà, ma intanto Marcato se la ride.