Sei Nazioni, soddisfatte le squadre che hanno cambiato

VickeryFacce nuove nei ritiri delle squadre del Sei Nazioni. Impatti devastanti e ritmi vertiginosi impongono cambiamenti frequenti. Per l’Italia è andata nemmeno male, considerato che il solo Canavosio ha registrato un problema alla spalla che lo tiene, al momento, fuori dal gruppo integrato con l’arrivo del tre-quarti centro Enrico Patrizio(1 cap all’attivo) dalla nazionale A. Diverso il discorso relativo al rientro del pilone Carlos Nieto, reduce dalle esequie per la scomparsa del padre Carlos Alberto “el Chango” Nieto, cantante popolarissimo in Argentina.


Le altre squadre hanno pagato dazi più salati al primo appuntamento del Torneo.

Il Galles ha perduto il 2° linea Alun Wyn-Jones, l’Irlanda ci ha rimesso D’Arcy ma chi sta peggio è proprio l’Inghilterra che scenderà al Flaminio domenica prossima(ore 15.30, diretta tv su La7).

Sono quattro gli indisponibili per Ashton dopo la sorprendente sconfitta casalinga contro il Galles.

Tindall, Rees, Strettle e Moody lasciano la squadra completata dalle convocazioni di Dickson, Geraghty e Lund, tutti elementi dalla scarsa esperienza internazionale.

Intanto, il torneo non dimostra i suoi 125 anni continuando a sorprendere tutti.

Il Galles espugna a sorpresa Twickenham, l’Italia spaventa l’Irlanda e la nuova Francia spadroneggia in Scozia.

Tutte e tre le squadre uscite soddisfatte dal primo turno sono quelle che, dopo la World Cup, hanno cambiato allenatore.

Un caso? Per la risposta rivolgersi alla stampa irlandese che ha crocefisso O’Sullivan dopo il mezzo fallimento contro l’Italia.

“Beati voi che avete Mallett” risuonava nei commenti degli addetti ai lavori.

Teniamocelo stretto.


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