De Villiers alla guida degli Springboks, giù un altro muro

Peter de WilliersFino a ieri il suo nome era conosciuto solo dagli appassionati di rugby. Da oggi in poi, Peter de Villiers sarà noto al mondo intero per aver sbriciolato uno degli ultimi muri ancora in piedi. Per la prima volta nella storia un nero guiderà gli Springboks, la nazionale sudafricana lasciata dall’ex-ct Jake White all’indomani del trionfo nella Rugby World Cup 2007.


La portata epocale della decisione è stata sottolineata dal presidente della federazione Hoskins :”Ho il dovere di essere sincero con l’intero paese – ha detto -.

La scelta di de Villiers è una scelta di trasformazione, in linea con quanto succede nel resto del Sudafrica.

Questo non offusca le sue grandi capacità come allenatore.”

Pluridecorato come coach degli Springboks U.21, de Villiers ha allevato diversi talenti protagonisti nell’ultima World Cup, ma non vuole perdere quanto costruito dal suo predecessore:”Sarebbe stupido non ripartire da quanto costruito da White – ha spiegato –convocherò solo giocatori che lo meriteranno per talento, capacità e attitudine al lavoro.”

Sembra una risposta indiretta a quanti hanno chiesto in passato l’uso delle quote razziali per le convocazioni:”Voglio che, da oggi, io smetta di essere visto come il primo coach nero del Sudafrica.

Voglio essere visto semplicemente come il prossimo allenatore dei Boks.”

Comprensibile da parte sua ma difficile, perlomeno fino a quando non vincerà qualcosa di importante.


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