Castrogiovanni:”O’Gara?Se lo prendo…”

Martin CastrogiovanniUn tempo le copertine erano per i tre-quarti o i mediani di apertura. Prestanti, belli e atletici rubavano l’occhio segnando mete e correndo a perdifiato sui verdi prati del rugby. Oggi non è più così. Nel campionato inglese- con il Top14 francese il massimo in Europa – i più pagati sono i piloni. Grandi e grossi, spesso poco raffinati, incarnavano la concretezza. Adesso che la palla ovale sta diventando un mestiere, tutti riconoscono la loro importanza.


Su di loro regge, il nome del ruolo non è un caso, la stabilità della mischia e con essa l’equilibrio dell’intera squadra.

La nuova frontiera del pilone moderno è rappresentata da Martin Castrogiovanni.

Nominato giocatore dell’anno 2007 proprio nella Guinness Premiership inglese, ha appena firmato un rinnovo del contratto per tre anni con i Leicester Tigers, di cui sta diventando una bandiera.

La cifra?:”Non si dice…(ride) Certamente oggi i piloni stanno diventando merce rara.”

Soprattutto se, come lei, sono in grado di giocare sia a destra che a sinistra.”Questa è un’evoluzione degli ultimi tempi.

Del resto, giocare in Inghilterra mi sta facendo crescere molto.

Lassù la battaglia in prima linea è sempre dura, anche quando non giochi contro squadre di primo livello.” Sabato prossimo(2 febbraio ore 15 a Dublino Irlanda-Italia, diretta tv su La7) inizierà il Sei Nazioni.

Oggi Mallett renderà nota la formazione, cosa si aspetta la squadra?:”Abbiamo grande voglia.

Dopo la World Cup siamo consapevoli che avremmo potuto fare meglio e vogliamo dimostrarlo.”

La prima linea è un punto di forza degli Azzurri:”Sì e lo sanno anche gli irlandesi.

Cercheranno di attaccarci sui nostri punti forti, sarà battaglia.

Mallett ci ha chiesto aggressività e cuore, non lo deluderemo.”

Tra le file dell’Irlanda c’è qualcuno che non le è particolarmente simpatico:”Non è un mistero che Ronan O’Gara(apertura dei verdi, n.d.r.) non è tra i miei migliori amici…In campo cercherò di “prenderlo”, ma non sarà facile.”

Gli Azzurri, invece, sono un gruppo unito:”Seguirò il mio fratellino Parisse ovunque, sarà un grande capitano.”

A guardare Castrogiovanni, non vorremmo essere nei panni di O’Gara.


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