Claudio Mannucci, bandiera a modo suo

Claudio MannucciA suo modo è una bandiera. Claudio Mannucci ha sempre preso il rugby come uno dei suoi interessi, non l’unico. Nell’era del rugby professionistico rappresenta un caso anomalo. Di lui dicono, da qualche anno, sempre la stessa cosa:con quelle potenzialità potrebbe essere titolare in nazionale, se solo lo volesse. Qualche giorno fa è arrivata pure la convocazione nella nazionale Emergenti.


Classe 1981, alto 192 cm. per 125 kg., il n.8 della Mantovani Lazio sembra un lusso per la categoria cadetta.

Lo scorso anno ha messo a segno dieci mete, quest’anno due in due partite:”Ho saltato le prime cinque gare per un problema alla schiena che – spiega Mannucci –, insieme con quello al ginocchio, mi aveva messo in crisi.

Non li avrei superati senza le sedute di fisioterapia alla studio Fisiolab.”

Sette partite, sette vittorie, l’ultima addirittura a Treviso.

Cosa è cambiato nella Lazio?:” Sono arriviati giocatori di grande esperienza, ma il lavoro del nuovo allenatore(Eugenio Eugenio, n.d.r.) ha un’importanza fondamentale.

Il fatto che non ci conoscesse ha rappresentato uno stimolo per tutti a dare il massimo, e poi i suoi sistemi sono motivanti.

Usiamo molto di più il pallone – spiega Claudio – il che rende tutto più divertente.

Inoltre, il coach riesce ad utilizzare molti giocatori e a dare uno spazio a tutti.

Ho sempre pensato che l’ultimo della rosa è importante quanto il capitano e questo è lo spirito che anima la Lazio.”

Siete nettamente primi, il gioco è in costante ascesa così come le prestazioni dei singoli.

Cominciate a sognare il bersaglio grosso?:”Vogliamo arrivare più in alto possibile, ma continuiamo a lavorare con i piedi bene a terra.

Certo, un sogno lo coltivo.

Il gruppo portante della squadra viene dal vivaio e siamo cresciuti insieme con alcuni giocatori – come i fratelli Nitoglia, Manozzi, Leonardi, etc. – oggi in Super10.

Io li sento spesso e gli farò frimare un contratto morale.

Sarebbe bellissimo giocare tutti insieme in una Lazio in Super10.”

A suo modo, Claudio Mannucci è la bandiera della Lazio.

Chissà che il suo sogno non regali al rugby azzurro un giocatore in più e a quello romano un’altra pagina di storia.


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