RWC ‘ 07, Italia – Scozia dentro o fuori

giro d'onore a MurrayfieldDue squadre, un pallone ovale, lo stesso sogno. Domani sera(ore 21, diretta dalle 20 su Skysport2) Italia e Scozia si giocano in 80 minuti ben più dei quattro anni di attesa che separano una Rugby World Cup dall’altra. Per gli scozzesi – con un movimento in grave crisi che registra calo di spettatori, pochi soldi, calo di praticanti – perdere sarebbe una catastrofe. In pochi anni sono passati dai vertici del rugby europeo all’11° posto del ranking dell’IRB.


Per l’Italia di Berbizier, invece, sarebbe certamente il fallimento di due anni di speranze, ma non cancellerebbe i progressi degli ultimi anni.

I semi cominciano a dare frutti e la crescita del movimento azzurro, stavolta, parte dal basso.

I settori giovanili delle società di rugby in tutta Italia scoppiano di nuove adesioni confermando e, in alcuni casi, moltiplicando una tendenza inarrestabile negli ultimi anni.

Certo, in caso di risultato negativo la delusione resterebbe profonda e amarissima, ma non bisogna dimenticare cos’era il rugby italiano fino a qualche anno fa.

Grande pressione per entrambe le squadre, dunque, ma la Scozia di Frank Hadden lotta per la sopravvivenza.

L’Italia arriva al match decisivo dopo tre esibizioni poco brillanti in questa Rugby World Cup.

Inserita in un girone non impossibile (l’unico ostacolo verso i quarti di finale è, appunto, la Scozia dominata a marzo nel Sei Nazioni, n.d.r.), baciata dalla sorte in virtù di un calendario favorevole, la squadra di Pierre Berbizier ha registrato un avvio psicologicamente difficile.

Dopo la disastrosa mezz’ora iniziale contro gli All Blacks, gli Azzurri hanno mostrato di trascinarsene le tossine anche contro Romania e Portogallo, battute senza brillare.

Il XV annunciato da Berbizier farà a meno del capitano Bortolami, fermato da un infortunio al rachide cervicale, ma recupera Santiago Dellapè, che in campo si sente eccome.

Rimessa laterale, ricezione aerea, placcaggio.

Il “lupo” azzurro, così lo chiamano i suoi compagni, darà il suo contributo.

Altre prestazioni chiave saranno quelle di Parisse e Pez.

Il n.8 dovrà vedersela con Jason White, vera anima e leader emozionale della squadra scozzese che guiderà i suoi all’ultimo assalto.

Per Ramiro Pez l’ennesima grande occasione di rendere il suo talento determinante.

Una volta conquistato l’ovale dal pack azzurro dovrà essere il n.10 a gestirlo ponendo quesiti alla difesa degli Highlanders, magari calciando l’ovale alle spalle della linea difensiva avversaria.

Anche l’estremo Bortolussi è chiamato a riscattarsi dopo un brutto avvio, mentre su Troncon, domani sera capitano, si può contare ad occhi chiusi.”Domani – ha detto Berbizier - non voglio risposte individuali, voglio risposte dalla squadra. Voglio la vera Italia.”

Conquista, difesa, concretizzazione.

Agli Azzurri “basterà” seguire il credo del ct per entrare nella storia.

Saint Etienne, Stade Geoffroy Guichard – sabato 29 settembre 2007
RWC, I fase, IV giornata, Pool C – ore 21.00, diretta Sky Sport 2 (Raimondi-Munari)
SCOZIA – ITALIA
Scozia: Lamont R.; Lamont S., Webster, Dewey, Paterson; Parks, Blair; Taylor, Hogg, White (cap); Hamilton, Hines; Murray, Ford, Kerr
a disposizione: Lawson, Smith, MacLeod, Brown, Cusiter, Henderson, Southwell
All. Hadden
Italia: Bortolussi; Robertson, Canale G., Bergamasco Mi., Masi; Pez, Troncon (cap); Parisse S., Bergamasco Ma., Sole; Del Fava, Dellapè; Castrogiovanni, Festuccia, Perugini
a disposizione: Ongaro, Lo Cicero, Bernabò, Ghiraldini, Griffen, De Marigny, Galon
All. Berbizier
Arbitro: Kaplan (Sudafrica)
Note: previsto cielo coperto e temperatura intorno ai 10 gradi centigradi. In tribuna Marcello Lippi, ex-CT Nazionale Italiana di calcio. Attesi da 12.000 a 15.000 tifosi provenienti dall’Italia. Stadio esaurito in ogni ordine di posti.

Classifica Pool C: Nuova Zelanda punti 15; Scozia 10; Italia 8; Romania 5; Portogallo* 1
*Portogallo una partita in più


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