L’AlmavivA Capitolina vuole l’Europa

Giocare il primo anno da matricola nel Super10 non è mai stato facile. Spesso, da quando la massima serie del rugby è formata da 10 compagini, la squadra neo-promossa è retrocessa al primo anno. In un campionato equilibrato il noviziato si paga doppio e la selezione ha colpito, in passato, vittime illustri. Per l’AlmavivA Capitolina la regola ha fatto eccezione.


La stagione appena conclusa ha visto la squadra bluamaranto raggiungere una salvezza tranquilla giocando, nel corso del campionato, diverse partite di qualità.

Il risultato acquista ancora maggior valore se si considera che, a differenza di quanto fatto finora dalle società neo-promosse, la Capitolina ha confermato il gruppo che ha guadagnato la promozione dalla serie A.

Questo tipo di politica ha premiato le intenzioni del presidente Tinari, per il quale l’attaccamento alla maglia e ai valori del club è un obiettivo primario.

Anche il tecnico Mascioletti, uno scudetto nel ’94 alla guida de L’Aquila e già sulla panchina della nazionale, appare soddisfatto del primo assaggio al rugby d’eccellenza:”La squadra ha fatto ciò che doveva, soddisfacendo le nostre attese.

Confermare lo stesso gruppo della promozione ha comportato qualche rischio, ma alla fine dei conti ha pagato.”

In effetti, il rendimento altalenante della squadra potrebbe essere addebitato alla mancanza di esperienza:”Mantenere un rendimento costante salendo di categoria è molto difficile-spiega Mascioletti – ma, tutto sommato, la squadra ha risposto, a parte qualche errore che ritengo fisiologico.

Abbiamo giocato delle partite eccellenti contro Viadana in casa(vittoria dopo uno svantaggio iniziale di 0-11, n.d.r.), Treviso e Calvisano in trasferta e può essere interessante notare che stiamo parlando delle migliori del campionato.

Inoltre mi è piaciuto molto la reazione mentale della squadra nella vittoria di Catania, il momento più difficile della stagione.”

Buono il rendimento del gruppo, dunque, ma la presenza di un elemento dell’esperienza di Raineri ha costituito un riferimento importante per tutti:”Non faccio nomi né graduatorie – dice il coach – ma non fatico a riconoscere il contributo di Nanni Raineri in termini di professionalità, serietà e abnegazione per la causa comune, un vero modello.

Se in Italia il suo modo di fare rugby fosse più diffuso sarebbe tutto più facile.”

Ora bisogna proseguire nella crescita. Il presidente Tinari ha lamentato le difficoltà del confronto sul mercato con realtà più ricche-”abbiamo l’8% del budget del Tolosa” ha commentato – ma, nonostante ciò, la Capitolina ha già messo a segno due colpi importanti.

Si tratta dell’apertura inglese Luke Myring e del seconda linea sudafricano Benjamin Vermaak:”I due giocatori vengono da esperienze superiori(Premiership e Super14, n.d.r.) e speriamo possano alzare la qualità del gruppo in aree carenti – ha continuato Mascioletti -.

Del resto, l’obiettivo resta quello di proseguire nella crescita. La prossima stagione puntiamo a portare il grande rugby europeo per club a Roma.”


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