Domani Argentina – Italia. La formazione

Il ricordo dell’ultima volta che l’Italia ha affrontato l’Argentina in casa sua ha il dolce sapore della vittoria. Era il 17 giugno 2005, all’alba della gestione-Berbizier, e gli azzurri vinsero 29-30 a Cordoba. Domani (ore 14 locali, le 19 in Italia. Troppo esose le richieste argentine per la diretta tv) a Mendoza l’Italia affronta di nuovo i Pumas in un match la cui attesa ruota tutta intorno al rendimento di una mediana nuova di zecca.


Quest’anno il tradizionale tour di giugno è schiacciato dal calendario internazionale tra la fine di massacranti competizioni nazionali e la prospettiva della World Cup in arrivo a settembre.

Logico per tutti i ct fare luogo agli esperimenti.

Vi è per Berbizier, finalmente, la possibilità di provare la soluzione- Canavosio mediano di mischia.

Accanto a lui verrà avanzato all’apertura Burton, un altro degli esperimenti del tour.

Per l’italo-australiano un test davvero severo dopo il comodo esordio da estremo con l’Uruguay.

Al suo posto con la n.15 rientrerà Bortolussi, mentre saranno confermate le ali Robertson e Pratichetti, autore di uno splendido Hat-trick sabato scorso.

Ai centri l’esperienza di Stoica accanto alla freschezza di Galante.

Detto dei mediani il pack vedrà Barbieri a n.8 in luogo dell’infortunato Zanni, con Sole e Mandelli flanker.

Le seconde linee Bernabò e Dal Fava, tra gli azzurri più positivi contro l’Uruguay, rimarranno al loro posto, mentre in prima linea Berbizier si affiderà all’esperienza di Nieto, Ongaro e Lo Cicero.

La tradizionale forza del pacchetto argentino ha imposto al ct azzurro, alla sua 25esima presenza, di portare in panchina ben cinque avanti (Festuccia, Staibano, Aguero, Ravanello e Orlando) e solo due tre-quarti (il mediano Griffen e l’utility-back Galon).

“Il primo obiettivo del test era sperimentare – ha chiosato Berbizier – e, dunque, continuiamo a vedere nuovi giocatori. Si tratta di un test internazionale dal coefficiente di difficoltà elevato, avremo la possibilità di sfruttare le indicazioni di una prova davvero attendibile.”


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