La Rugby Roma cerca il riscatto

Domenica (ore 17, Rugby City Tre Fontane) la Futura Park Rugby Roma sarà con le spalle al muro. Sembra un film già visto. La memoria corre alla scorsa stagione quando di fronte allo stesso avversario, il Prato, i bianconeri persero la semifinale di andata in trasferta e riuscirono a ribaltare il risultato nel ritorno al Tre Fontane.


In effetti, domenica scorsa allo stadio “Chersoni” solo il punteggio è stato diverso rispetto ad un anno fa, anche se il 24-3 subito da Visser e soci non cambia la sostanza della situazione.

Per fortuna della Roma il Prato ha conquistato solo quattro punti fallendo il quinto punto di bonus, lasciando così aperta la porta alla speranza per gli uomini di Ringeval.

Marcando quattro mete i romani passerebbero in finale esattamente come un anno addietro continuando il proprio cammino verso il Super10.

Difficile spiegare, al di là dei meriti evidenti del Prato allenato da Gaetaniello, una giornata nera come quella in cui sono incappati i giocatori della Roma.

Nulla ha funzionato nei meccanismi di gioco dei bianconeri.

Le fonti del possesso sono state dominate dai toscani, basti pensare alle 8 touche perdute su 10, la difesa non ha mai reagito al gioco avversario e in un paio di occasioni la Roma ha fallito situazioni da meta per banali errori di manualità.

Il coach francese Ringeval, dopo aver studiato a fondo filmato e statistiche del match, ha torchiato per bene i suoi che, peraltro, non si sono tirati indietro.

Le cronache dal Tre Fontane narrano di allenamenti durissimi in cui nessun si è risparmiato, contatti veri e punti di sutura per molti giocatori.

Proprio i protagonisti in campo sono i primi delusi dalla prestazione di Prato e hanno dimostrato una gran voglia di rivalsa.

La formazione verrà resa nota solo all’ultimo momento ma è presumibile, e auspicabile, che Giampiero Mazzi e il seconda linea Aldrige possano trovare spazio dal primo minuto.

L’obiettivo della finale è ancora possibile e tutti, nella Roma, sono convinti di avere le possibilità di raggiungerlo, pur rispettando il Prato.

La regia di Bambry, le incursioni di Vezzosi e Tempestini, l’esperienza di De Rossi rappresentano incubi che i romani vogliono cancellare domenica prossima.

Proprio per il match decisivo della stagione sono state mobilitate tutte le componenti di una società antica e radicata nella capitale, a cominciare dai ragazzi di un settore giovanile che comincia a dare i suoi frutti grazie alla ricostruzione avviata da Roberto Fazzini.

Al tradizionale appuntamento del Trofeo Topolino di Treviso gli U.7 sono arrivati terzi su 64 squadre partecipanti mentre le altre categorie hanno ben figurato al Trofeo “A. Nori” città di Roma.

La Rugby Roma costruisce il suo futuro ma per vivere un presente vincente fa appello alla sua storia.

Domenica sugli spalti del Tre Fontane i vecchi giocatori bianconeri di tutte le epoche risponderanno alla chiamata della Roma.


Leave a Reply