Italia – Australia, test per le ambizioni azzurre

Torna allo Stadio Flaminio, la casa degli azzurri, il grande rugby internazionale con il match che vedrà gli uomini di Berbizier, reduci dalla agevole qualificazione mondiale ottenuta ai danni di Portogallo e Russia, ospitare domani(diretta tv su La7, dalle ore 14.30) l’Australia, unica nazione due volte campione del mondo. I wallabies si sono preparati nel bunker di Ponte Galeria ospiti delle Fiamme Oro recuperando i “feriti” dopo la battaglia di Cardiff, terminata sul 29-29.


Gli allenamenti del team guidato dal coach Connoly sono stati concentrati sulle rimesse laterali, uno dei fondamentali più temuti soprattutto dopo l’infortunio che impedirà a Vickermann, depositario delle chiamate degli schemi di salto giallo-oro, di scendere in campo.

Connoly teme particolarmente il pack azzurro:”Non è un mistero che gli italiani giochino quasi tutti nei club europei più prestigiosi. In particolare, gli avanti appaiono temibili, basta pensare al livello di gioco espresso nel Sei Nazioni.”

Per questo, Connoly recupera nel XV iniziale rispetto a Cardiff veterani del calibro di Smith, Elsom, Baxter e Cannon.

Tra i tre-quarti continua l’esperimento dello staff tecnico di schierare tre playmaker puri.

Il talento di Matt Giteau alla mischia, la classe di Rogers all’apertura e il carisma di Larkham nella posizione di centro.

Appare proprio questa la novità più ghiotta del match contro gli azzurri, oltre al ritorno del capitano Stirling Mortlock al fianco proprio di “Ghost” Larkham, mentre per Lote Tuquiri è previsto il ritorno all’ala.

Il coach dei tre-quarti azzurri Cariat non si sbilancia, ma ha l’aria di saperla lunga intorno all’argomento:”Giteau è un grandissimo centro, ma da mediano di mischia ha la tendenza a giocare troppo per se stesso più che a far girare la squadra, e poi contro il Galles in difesa non è stato perfetto…”

Per Berbizier, dopo la tegola-Perugini squalificato per quattro settimane per la testata rifilata ad un avversario dell’Ulster nell’Heinekhen Cup, altre assenze per infortunio hanno caratterizzato la vigilia del match.

Ongaro è tornato con una spalla malconcia dopo la battaglia perduta dai suoi Saracens contro il Gloucester di Bortolami e Nieto, mentre Galon ha dovuto lasciare la Borghesiana per il riacutizzarsi di un problema muscolare. Al loro posto sono stati convocati Ghiraldini e Michele Sepe, ventenne ala romana dell’AlmavivA Capitolina a segno sabato scorso contro L’Aquila.

Proprio da L’Aquila due ritorni eccellenti nel XV titolare, quelli di Gert Peens ad estremo al posto dell’infortunato Bortolussi e del pilone Andrea Lo Cicero che comporrà la prima linea con Festuccia e Castrogiovanni.

Alla seconda uscita dal 1’ di gioco il giovane Zanni, flanker del Calvisano.

Il coach francese ha definito il piano di gioco da adottare contro i canguri e conta di mettere in campo tutto l’entusiasmo di una squadra in crescita:”Da questo match mi aspetto una definizione della nostra dimensione internazionale.

Dopo la qualificazione alla Rugby World Cup questa è l’occasione per confrontarsi con il meglio del pianeta.”

Il presidente Dondi guarda lontano:”Contro l’Australia abbiamo una magnifica occasione per metterci alla prova rischiando pochissimo, vista la caratura dell’avversario.

Il match successivo contro l’Argentina è il nostro vero confronto diretto contro una nazione che ci precede immediatamente nel ranking dell’International Rugby Board.”


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