Domani a Pretoria il Sudafrica gioca per l’orgoglio

Dopo aver vinto matematicamente il Tri-nations la Nuova Zelanda torna a sfruttare il turn-over caro al coach Henry.


Per la partita di oggi (ore 15, diretta Skysport2) al Loftus Versfeld di Pretoria il ct degli All Blacks, che non ha mai vinto in Sudafrica, ha operato ben nove cambi rispetto al XV di partenza della settimana scorsa.

Completamente rivoluzionata la linea arretrata con il rientro di Mc Donald ad estremo e di Gear e Sivivatu alle ali, con Weepu alla mischia a fianco del confermato Carter.

Prorpio il pack vede grandi cambiamenti con Masoe a n.8 e Thorne con il 6 a fianco del capitano Mc Caw, l’inserimento di Rawlison – sudafricano di nascita, sarà curioso vederlo danzare la Haka di fronte ai suoi ex-connazionali – in seconda ed una prima linea con Sommerville, Oliver e Tialata.

Per i tutti neri l’occasione di testare la tenuta delle seconde scelte mantenendo la striscia vincente che dura ormai da un anno.

Diverso il discorso delle motivazioni per il Sudafrica. I padroni di casa, che potranno sfruttare il vantaggio dell’altura, devono ricostruire l’orgoglio ferito degli Springboks da una serie di sconfitte che ha cancellato le ottime prove fornite dalla stessa squadra appena un anno fa.

Alcuni infortuni importanti, lo scadimento della forma di elementi-chiave e una serie di episodi contrari non bastano a spiegare l’attuale crisi di risultati che rende traballante la poltrona del ct White in un paese che fa del rugby un’autentica religione laica.

Per l’occasione i Boks hanno avuto modo di prepararsi per bene nell’arco di due settimane in cui, c’è da giurarci, avranno lavorato molto sulle rimesse laterali, punto “debole” dei neozelandesi. Per questo verrà inserito con il n.7 van den Bergh, seconda linea di ruolo, un saltatore in più per White. Importante il rientro del centro de Villiers.


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