Tri Nations, l’Australia batte gli Springboks. Gli All Blacks sperano ancora

O'Connor marca la meta della sicurezza La macchina perfetta di de Villiers inciampa nella migliore Australia dell’anno che, battendo il Sudafrica 21-6, dimostra una volta di più che non esistono squadre imbattibili. Al Suncorp Stadium di Brisbane si celebra il trionfo della nuova generazione di talenti Wallabies. Su tutti brilla la stella di Will Genia, 21enne talento dei Reds, che con una prestazione scintillante ipoteca la maglia oro n.9 per i prossimi 10 anni.

La precisione dei suoi passaggi oscura le prestazioni di Burgess, il ritmo e la velocità di esecuzione esaltano le doti di Giteau e lo sviluppo del gioco della squadra di Robbie Deans.

Intorno a lui crescono Barnes, autore di un prezioso assist in occasione della meta di Ashley-Cooper, il falcia-erba Palota-Nau autore di una serie di placcaggi devastanti, Horwill, Pocock e O’Connor, autore della meta finale.

Interrotta la striscia negativa l’Australia sembra poter costruire un futuro radioso sulla base di questa vittoria.

Il Sudafrica scende in campo senza la rabbia necessaria ad intepretare al meglio il proprio rugby, forse appagato dalle vittorie precedenti.

Il risultato è che sui punti di incontro i canguri dominano, la touche non è più così sicura, la mischia vacilla.

Ora i confronti in casa degli All Blacks, potenzialmente ancora in corsa per la vittoria finale, fanno paura.

Il match offre un primo tempo memorabile per ritmo e intensità, ed il merito è soprattutto dell’Australia.

 Al 6′ e al 27′ Giteau piazza i primi due calci per il 6-0, cui risponde un drop di Steyn al 29′.

 Già al 15′ un prodigioso recupero di Habana su Turner salva una meta già fatta, la superiorità nel gioco dei padroni di casa è netta.

Si va al riposo sul 9-6 per un piazzato di Steyn al 37′, ma l’Australia regala l’impressione di poter raccogliere molto di più.

Succede nella ripresa, quando il ritmo cala fisiologicamente ma il Sudafrica non riesce a mutare l’inerzia del match.

 Colpa anche della mischia chiusa che crolla letteralmente nel finale sotto l’azione di Robinson e Alexander, consentendo agli Wallabies di riuscire fuori e marcare altre due mete.

 La prima al 64′ con Ashley-Cooper imbcccato perfettamente da Barnes dopo una combinazione Smith-Genia da mischia ordinata.

 La seconda al 76′ con O’Connor che chiude una fase eccitante ma confusa con gli Springboks che provano a giocare tutti i palloni per risalire il campo, perdendone molti.

 Il 21-6 sancisce la netta superiorità Aussie, adesso il Torneo è riaperto.

AUSTRALIA-SUD AFRICA 21-6
Sabato 5 settembre, ore 12 – Suncorp Stadium, Brisbane
Australia:
15 James O’Connor, 14 Lachie Turner, 13 Adam Ashley-Cooper, 12 Berrick Barnes, 11 Drew Mitchell, 10 Matt Giteau, 9 Will Genia, 8 George Smith (capt), 7 David Pocock, 6 Rocky Elsom, 5 Mark Chisholm, 4 James Horwill, 3 Ben Alexander, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Benn Robinson.
In panchina: 16 Stephen Moore, 17 Pek Cowan, 18 Dean Mumm, 19 Wycliff Palu, 20 Luke Burgess, 21 Quade Cooper, 22 Peter Hynes.
Sud Africa: 15 Ruan Pienaar, 14 Odwa Ndungane, 13 Jaque Fourie, 12 Jean de Villiers, 11 Bryan Habana, 10 Morne Steyn, 9 Fourie du Preez, 8 Pierre Spies, 7 Juan Smith, 6 Heinrich Brüssow, 5 Victor Matfield, 4 Bakkies Botha, 3 John Smit (c), 2 Bismarck du Plessis, 1 Tendai Mtawarira.
In panchina: 16 Chiliboy Ralepelle, 17 Jannie du Plessis, 18 Danie Rossouw, 19 Schalk Burger, 20 Ricky Januarie, 21 Adi Jacobs, 22 Frans Steyn.
Arbitro: Wayne Barnes (Inghilterra)


Leave a Reply